VIDEO. Conosciamo Matej Mohoric, talento di gambe e testa
MONDIALI | 27/09/2013 | 19:45 Grandi gambe, ma anche bella parlantina. Matej Mohoric non ha deluso in corsa quanto in conferenza stampa, nonostante la giovane età (compirà 19 anni ad ottobre, ndr) lo sloveno iridato ha infatti risposto alle domande dei giornalisti offrendo molti spunti interessanti. 186 cm per 66 kg, arriva da Podblica, un piccolo villaggio sulle colline ad est di Kranj in Alta Carniola, «la Slovenia non sarà tra le nazioni storiche del ciclismo, ma ha un movimento florido e vi assicuro è proprio un bel posto, dovreste venire a farvi una vacanza dalle mie parti». A Valkenburg l'anno scorso si laureò campione del mondo juniores e argento a cronometro, «ma ho cambiato molto la mia preparazione, ho perso due chili rispetto al 2012, migliorando in salita ho peggiorato un pochino le mie prestazioni contro il tempo e in volata». All'esordio con gli Under 23 ha vinto "solo" due corse, quelle giuste con in palio due maglie prestigiose: il titolo nazionale a cronometro e quello ancor più ambito di oggi. «Il percorso non mi è sembrato duro, ma gli strappati del circuito hanno fatto la differenza. Volete sapere della strana posizione che assumevo in discesa? So che fa ridere, i miei compagni a volte mi prendono in giro, ma è efficace, permette di andare più veloce». Matej al momento milita per la Continental slovena Sava, ma dall'anno prossimo sarà a tutti gli effetti tra i big del ciclismo. La Cannondale ci ha visto lungo e l'ha già fatto firmare, per due anni potrà avere tra le sue fila questo campioncino di sicuro avvenire. «Non vedo l'ora, ma non ho fretta. Ho solo 18 anni e so di avere tanta strada davanti a me. Ho bisogno di qualche anno per maturare, senza troppa pressione. Mi impegnerò al massimo e vedremo cosa mi riserverà il futuro».
Gambe e testa, dicevamo. Farà strada.
Cliccando qui una sintesi della conferenza stampa con Mohoric e il 2° e 3° classificato del Campionato del Mondo Under 23, vale a dire nell'ordine il sudafricano Louis Meintjes e il norvegese Sonder Enger.
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