Dopo un primo momento di confusione, Radioshack ha reagito alle notizie pubblicate dalla stampa spagnola e rimbalzate in tutto il mondo riguardo Chris Horner: «Non c'è nessun problema - ha spiegato a Velonation il portavoce del team Philip Maertens- . La Usada è arrivata all'hotel sbagliato. Horner aveva deciso di scendere all'hotel della moglie e ieri mattina aveva aggiornato per questo il proprio profilo Adams, indicando nome e indirizzo dell'hotel stesso, ottenendo conferma della ricezione del messaggio. Chris era in un hotel a circa mezz'ora di distanza dal nostro, ha scelto così per essere più vicino all'aereoporto che oggi lo riporterà negli Stati Uniti. Le notizie che sono apparse rappresentano una chiara violazione della privacy di Chris e valuteremo se chiedere un risarcimento danni alle agenzie antidoping protagoniste di questo fatto increscioso».
A sostegno delle proprie affermazioni, il team statunitense ha anche pubblicato l'email di riscontro che il sistema centrale dell'Uci ha inviato al corridore che ieri mattina alle ore 5.01'22" aveva comunicato la sua decisione di cambiare hotel e quella di partire oggi stesso dalla Spagna verso la sua casa in Oregon.
In serata poi è arrivato il comunicato della Usada che ha confermato la versione di Horner e della Radioshack, ha sgombrato il campo da qualsiasi ulteriore sospetto e sottolineato che non si parla in alcun caso di controllo saltato. L'Agenzia statunitense ribadisce l'importanza del rapporto con i colleghi dell'agenzia spagnola e sottolineano che a questi ultimi non era stata data l'informazione circa lo spostamento di albergo di Horner.