Tre anni fa, Franco Ballerini andava in fuga

RICORRENZE | 07/02/2013 | 08:52
Tre anni fa, un tragico incidente durante un rally portava via Franco Ballerini. Oggi la sua Casalguidi lo ricorda con una giornata tutta dedica a lui, sin dall'alba tanti amici e corridori hanno cominciato a postare i loro pensieri per Franco sui vari social network, magari con una semplice parola che ne contiente tante, come nel caso del "Ciao" di Paolo Bettini, oppure con una foto, un aneddoto, un pensiero.
Noi, per ricordarlo, abbiamo scelto di proporvi le parole scritte da chi Franco lo conosceva meglio di chiunque altro, sua moglie Sabrina. Sono le parole che aprono il sito dedicato a Ballerini, sono le parole che compongono il ritratto di un uomo speciale, che ci manca tanto.

“E' proprio carino quel ragazzo”. Pensai un pomeriggio assolato di venticinque anni fa. Era a sedere sul muricciolo, nella piazzetta principale di Casalguidi, assieme ad altri ragazzi in tuta. Quando gli passai davanti con le mie amiche, mi sorrise.
Inizia così la storia mia e di Franco e non credo sia diversa da come cominciano altre storie d'amore. Mi colpirono quel sorriso e quei capelli neri che incorniciavano un bel viso con occhi vivi. In cuor mio speravo di rivederlo, un giorno.
Venni a scoprire che era un ciclista alle prime armi, era di Firenze e che per lunghi periodi stava a Casalguidi, il mio paese d'origine. È qui che si allenava ed in tanti lo apprezzavano. Le famiglie lo avevano “adottato” nel periodo in cui rimaneva in terra pistoiese: era educato, gioioso, affabile.
Da quel giorno, la mia vita è cambiata.
Abbiamo cominciato a frequentarci: avevo appena quindici anni, lui sei più di me. Andavamo in paese, tra un gelato ed una bibita, finivamo i pomeriggi sulla panchina a parlare.
Poi ci fu il primo bacio, in una stradina nascosta, con il cuore che batteva a mille e gli occhi intenti a fare la “guardia”, per timore che ci vedessero.
Ricordo anche quando di nascosto ai miei, venne a prendermi in macchina, poco lontano da casa ed andammo a fare un giro a Montecatini Alto, o quando mi disse: “Sabri, ho un regalo per te”. E dalla tasca della tuta, con frenesia, tirò fuori una scatolina di velluto blu. L'aprii e ci trovai un anellino con i brillanti. Era il suo pegno d'amore.
Gli anni del fidanzamento volarono, e dopo quattro anni, arrivò il matrimonio.
Era il 28 ottobre del 1989; eravamo giovanissimi, ma consapevoli del grande passo che avevamo deciso di fare.
Insieme abbiamo passato momenti tristi e felici: dopo pochi mesi dalla perdita del padre, Franco diventò papà. Nel 1993 arrivò Gianmarco, esattamente dieci giorni dopo la sua partecipazione alla Parigi-Roubaix. La nostra famiglia accolse nel 2000 il piccolo Matteo.
Franco passava i giorni in cui era a casa a giocare con i bambini, a vedere le partite dell'Inter, a girare con loro in moto, oppure si dedicava al giardinaggio e cucinava all'aperto, al barbeque.
Il pollo sulla griglia era il suo piatto preferito. La sera prima di dormire, anche quando si faceva tardi, si divertiva con Gianmarco e Matteo a fare a “cuscinate”.
Mi sorprendeva con regali inattesi senza una ricorrenza o in accordo con i nostri figli mi facevano oggetto di scherzi.
Non amo particolarmente le spille: Franco con la complicità dei piccoli, ne incartava una, e me la regalava. Quanto ridevano a vedere la mia faccia attonita quando scartavo il regalo...
Nelle giornate che dedicava alla famiglia non faceva mai mancare il buonumore, attento alla qualità del tempo. Incitava i figli nello sport. Era contento quando il maggiore ci comunicò che voleva iniziare a giocare a calcio. “Il ciclismo, caro Gianmarco è uno sport che ti forma caratterialmente, ti fa crescere e gioire per le vittorie, molto più di altre discipline. È una conquista continua. Il calcio è meno sofferto”. Era il consiglio del padre al figlio senza però interferire nelle scelte.
La mente, in queste pagine vola.
Vola agli anni che abbiamo trascorso assieme, a come siamo cresciuti, a come abbiamo affrontato la vita e le sue prove. Le abbiamo superate insieme.
Con forza e coraggio, non lasciandoci prendere dallo sconforto. Franco non lo permetteva: vedeva sempre qualcosa di positivo in tutto, una luce anche in fondo ad un tunnel che sembrava interminabile.
E' questo il suo insegnamento che resta come una traccia indelebile. Lui ci voleva sempre con il sorriso sulle labbra ad affrontare la vita. A testa alta.
Così come a testa alta ha accettato le sfide del ciclismo. Prima in sella, poi come Commissario Tecnico.
“Sabri, mi hanno offerto il ruolo che fu di Alfredo Martini, che faresti al posto mio?” Mi sorprese con questa domanda, appena sveglio, in un mattino di nove anni fa. Gli sorrisi.
In realtà non aspettava la mia risposta, in cuor suo aveva già deciso.
Il ciclismo era nelle sue vene. E vederlo soddisfatto, per noi tre era la gioia più grande.
Se avessi avuto tempo, avrei voluto fargli una raccomandazione. Quella di vivere con lentezza, di godersi gli attimi ed i secondi che compongono ogni giornata. Ma lui era un uomo che amava la vita e voleva viverla intensamente.

Sabrina Ballerini
Copyright © TBW
COMMENTI
Ballero...
7 febbraio 2013 12:17 salseroby
Ci manchi davvero Francone!! il tuo passaggio terreno breve e il tuo sorriso sincero sono indelebili!
R.I.P.

7 febbraio 2013 18:40 Melampo
Ricordo benissimo ancora quello che disse dal'altare della chiesa di Casalguidi Don Franco, Parroco di Barberino del Mugello:

"Franco Ballerini, la faccia pulita del ciclismo. Chi ha orecchi per intendere intenda. Guai a coloro che oggi ti piangono e magari domani torneranno a tradirti. Grazie Franco."

A tre anni di distanza da quel luttuoso giorno, Franco Ballerini manca ancor di più a tutti. Riposa in pace, Campione !

ballero perdonala
7 febbraio 2013 20:54 AERRE56
questa è la società. per uno strxxzo qualsiasi, per motivi futili, commenti a raffica, per ballero solo due. questa è la società. perdonali ballero.


Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
Si è conclusa la quarta edizione di Beking, iniziata con la pioggia, e proseguita sotto un cielo coperto e minaccioso ma l’evento ha saputo entusiasmare e coinvolgere anche quest'anno. Il vincitore assoluto è stato il campione del mondo in carica...


Momento di ottima forma per Eli Iserbyt che al successo di ieri a Kortrijk, concede la replica nella odierna prima prova della Coppa del Mondo di Ciclocross per la categoria elite che oggi è si è disputata ad Anversa, in...


Un'occasione da non perdere per imparare, curiosare, scoprire, divertirsi e festeggiare. L'evento annuale Openhouse XPC 2024 andato oggi in scena a Reggio Emilia nella sede di Beltrami TSA ha dato la possibilità a tanti appassionati di due ruote di scoprire...


Con la sua celebre scalinata, trampolino di lancio di grandi campioni come Renato Longo, Franco Vagneur, Roger De Vlaeminck, Luigi Malabrocca e molti altri specialisti del fango, si è tenuta oggi la 63sima edizione del Ciclocross di Solbiate Olona (disputato...


Sventola l'iride di Fem Van Empel nella prima prova della Coppa del Mondo di Ciclocross per la categoria donne elite che oggi è andata in scena ad Anversa, in Belgio. Già prima ieri a Kortrijk nell'Urban Cross, la campionessa del...


È scomparso in Costa Azzurra, all’età di 82 anni, l’ex corridore francese Jean Jourden che, nel 1961, ha vestito la maglia di campione del mondo nella gara dei dilettanti su strada di Berna, in Svizzera. Era nato a Saint Brieuc,...


In quale modo i soldi del ciclismo su strada potrebbero arrivare  alle discipline meno mediatiche e con meno sponsor? Secondo l’UCI un ottimo sistema sarebbe quello di sommare per le classifiche mondiali i punti conquistati in tutte le discipline. In...


Alla Notte degli Oscar tuttoBICI 2024 respireremo profumo di azzurro. Marco Villa verrà premiato come tecnico dell'anno con l'Oscar tuttoBICI Gran Premio Fondazione Iseni y Nervi. Il CT della nazionale pista ha preceduto un suo... collega, vale a dire il commissario tecnico...


Giglio d’oro. Martedì scorso, all’osteria ristorante Carmagnini del ‘500, a Calenzano. Premi e premiati, selezionatori e appassionati, una festa del ciclismo. A tavola, con Roberto Poggiali. Fra crostini e straccetti, ricordi e racconti – i suoi - di quel ciclismo...


La UCI Track Champions League del 2024 è iniziata col botto a Saint-Quentin-en-Yvelines: quasi 4.000 spettatori hanno osservato con stupore Katie Archibald (Gran Bretagna), Dylan Bibic (Canada), Emma Finucane (Gran Bretagna) e Matthew Richardson (Gran Bretagna) indossare le ambite maglie...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024