TURISMO SPORTIVO. Firenze, attesi un milione e mezzo di tifosi

| 28/10/2012 | 17:29
Nell’ambito di Sports Days a Rimini, si e' svolto il convegno dal titolo “Lo sport crea valore. Il turismo a vocazione sportiva come risorsa per l’economia nazionale”.
Ad aprire gli interventi Roberto Ghiretti, che ha introdotto il concetto di sport destrutturato, una pratica al di fuori dell’agonismo, abbinato ad altri aspetti come la cultura o l’enogastronomia.
Concetto ribadito da Paolo Piani, del centro studi FIGC: “Oggi pensiamo al concetto di sport e cultura ed altre formule non convenzionali. Lo sport serve anche ad altri fini di importanza sociale come la diminuzione delle spese sanitarie. Porto gli esempi della città di Birmingham che ha osservato che gli abitanti della fascia popolare periferica avevano maggiori problemi cardiocircolatori rispetto alle altre aree metropolitane. 300.000 persone circa. Per questo è stata promossa un’iniziativa che prevede la palestra gratis per tutti gli abitanti di quell’area. Per attuarla, un singolo deve semplicemente chiedere una card”.
A seguire l’intervento dell’assessore allo sport di Rimini, Gianluca Brasini. “Il nostro obiettivo è quello di diventare uno dei maggiori distretti sportivi d’Italia. Abbiamo 16 milioni di presenze ma non possiamo pensare che questi vengano solo per il turismo balneare che è un settore maturo”.
Per questo Rimini ha scelto di puntare sugli eventi.
“Valutiamo alcuni elementi quando dobbiamo sostenere un evento" – precisa l’assessore – "e sono :

· La ricaduta mediatica
· Il ritorno turistico e quindi economico
· La permanenza media (requisito minimo almeno un pernotto)
· Il numero di stelle medie degli hotel coinvolti
· Il principio di destagionalizzazione

A Rimini abbiamo anche eventi poco conosciuti che hanno dato un grande ritorno come il Trofeo Paganello di frisbee che si tiene ad aprile. Un evento che si diffonde in modo virale su internet e che non ha costi in termini di comunicazione. Per contro abbiamo eventi importanti, anche nei paesi vicini, come a Cesenatico, dove si tiene il Novecolli di ciclismo (10.000 partenti) e garantiscono un ritorno turistico per tutto l’anno. Esistono per contro appuntamenti che costano tanto, come Moto GP, e che sono possibili solo grazie ad un patto territoriale”.

Fra le molteplici proposte il Comune di Rimini valuta in base ad alcuni requisiti:

· L’autorevolezza dell’evento
· La credibilità del progetto
· La ricaduta economica

Da alcune valutazioni, espresse da Ghiretti, si stima che il turista sportivo (che generalmente è accompagnato da almeno una persona) sostiene una spesa giornaliera media che ha un range che va dagli 80 euro ai 300 dei top spenders.

Mauro Voltolina, presidente del Consorzio Terme Euganee, ha invece presentato la chase history del comprensorio Abano - Montegrotto.

“Venuto meno l’effetto marco tedesco, con l’avvento dell’euro, abbiamo goduto di quello delle cure accreditate. Si è però capito che dovevamo ridefinire la nostra offerta. Per questo motivo abbiamo puntato sulle attività sportive credendo molto nel nordik walking, easy biking e ciclismo”.

“Anche noi possiamo ribadire che vince la credibilità e la reputazione di chi fa l’offerta abbinata alla nomenclatura del marketing”.

Giorgio Scarso, presidente di Federscherma ha spiegato l’esperienza della sua federazione che nel tempo ha capito l’importanza del saper organizzare eventi con migliaia di partecipanti.

“Dalle nostre valutazioni abbiamo visto che con un evento da 1.000 partecipanti, a livello giovanile, arriviamo ad avere anche 7.000 pernottamenti. Il GP giovanissimi con 3.500 atleti ne garantisce 12.000. Grazie a questi numeri possiamo avere grande attenzione dal Comune che ci ospita ed impianti a costi agevolati”.

“Siamo inoltre attenti a destagionalizzare e questo ci rende ancor più appetibile per i centri turistici. Non stiamo parlando di un modello di business ma di permettere ai nostri tesserati di contenere le spese. Ancora non abbiamo messo a regime al 100% questo meccanismo ma ci stiamo lavorando”.

E’ intervenuto di seguito il presidente Fiso, Sergio Grifoni, che ha espresso queste percentuali relative al turismo sportivo composto dal 73% da praticanti, dal 16% di spettatori e l’11% di accompagnatori per un totale, a livello italiano, di 60.000.000 di pernottamenti. “Un giro d’affari da 60 miliardi” ha precisato Ghiretti (la stima di spesa è 100 euro a testa giornalieri).

Grifoni ha fornito alcuni dettagli relativi al turismo sportivo orientistico e gli eventi a maggior partecipazione svolti, e da svolgere, in Italia. “I 3.000 partecipanti ai JWOC 2009, i 400 dei WCMTB-O 2011 a Vicenza, 2.000 ai Mondiali Master 2013 in Piemonte, 4.000 per i WOC 2014. A questi si aggiunge un evento annuale, che va avanti da 33 anni, il Meeting di Venezia con 5.000 partenti.

In chiusura Ghiretti ha presentato l'evento sportivo dell'Italia per il prossimo anno: I Campionati del Mondo di ciclismo 2013 a Firenze. Un appuntamento da 12.000.000 di euro di budget e che vedrà 1.500.000 tifosi sulle strade della Toscana. L'evento, della durata di una settimana, vedrà 250 Paesi collegati, di cui 160 in diretta TV. E' prevista una sala stampa in grado di accogliere 800 giornalisti. Una curiosità per il mondo orientistico, in una delle slide di presentazione dei Mondiali 2013 compare la campionessa azzurra, Laura Scaravonati.

Pietro Illarietti
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COMMENTI
Poveracci, sarà una delusione
28 ottobre 2012 22:37 Monti1970
Si prevedono 1.500.000 di tifosi?? Si 10anni fá. Per il 2013 togliete uno zero,se arriveranno 150.000 saranno anche troppi

ahahaha
29 ottobre 2012 03:38 lupin3
questi comunicati e le relative cifre sparate a casaccio fanno male al ciclismo quanto il doping! sembra il teatrino della politica. 150.000 spettatori sarebbe un risultato positivissimo, direi quasi irrangiungibile (verosimile un valore sui 50.000-60.000 per la gara dei prof e 10.000 sommando tutte le altre). 1.500.000 vuol dire vivere su marte. Ma li pagano i giornalisti per scrivere ste cose?

Un esame di coscenza per tutti....
29 ottobre 2012 09:09 magico47
In Italia,da troppi anni nel mondo del CICLISMO si predica bene e si razzola male,l\'interesse di ogni società,di ogni presidenza,di giornali e TV mira solo al risultato dei soldi,lasciatemelo dire che di tifo ne so' qualcosa,i tifosi NON sono stati MAI considerati,da queste persone meschine che sono ai vertici del CICLISMO,senza di noi ai lati della strada con cartelli,striscioni ed ombrelli,....si che muore il CICLISMO...lo capite o nò! "ignoranti"!

Loriano Gragnoli Tifoso storico

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