CASO ARMSTRONG. Pound attacca l'Uci: sapevano tutto

| 15/10/2012 | 09:43
Il dubbio per lui non esiste. L’Uci ha chiuso gli occhi sulle pratiche dopanti di Lance Armstrong e dei suoi compagni di squadra. A dirlo a chiare lettere alla agenzia AFP è Richard Pound, direttore della Wada dal 1999 al 2007. «Non è credibile pensare che non sapessero quello che accadeva. Per anni me ne sono lamentato direttamente con i vertici dell’UCI. Quella squadra aveva sempre i controlli per ultima, erano avvisati, avevano tutto il tempo che volevano a loro disposizione. E accedde anche per la Astana al Tour 2009».

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COMMENTI
ERA ORA!!!!
15 ottobre 2012 11:47 ewiwa
Finalmente qualcuno inizia a parlare ma ancora nessuno, compresi i giornalisti, parla dei centomila dollari dati da Armstrong e accettati incredibilmente dall'UCI per aiutare questo organismo alla lotta al doping...una vera vergogna.Solo un paio di anni fa al processo alla tappa la De Stefano fece questa domanda a McQuaid che con una faccia come il c...o disse che per lui era normale....e poi come si fa a parlare di lotta al doping? se ci sono figli e figliastri allora il doping deve essere libero!!!!altrimenti succede come la famosa scenetta del duello tra Cochi e Renato che quando fu il momento di scegliere le armi al povero Renato insistevano per fargli prendere una "mazzafionda" invece di un bel pistolone!!!chiaroooooooooooooooooo

150.000 dollari
15 ottobre 2012 17:11 panyagua
L'UCI ha già parlato tempo fa di quei soldi e chiese scusa dicendo che non si doveva accettarli.
Adesso però anche quei soldi verranno usati come prova contro sia LA che l'UCI.


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