TUTTOSPORT. Scarponi: prima il Giro, poi i gemelli

| 17/04/2012 | 14:29
Michele Scarponi sarà al via da oggi al Giro del Trentino come uno dei due sorvegliati speciali in ottica Giro d’Italia (l’altro è Ivan Basso). E’ una stagione fondamentale per l’Aquila di Filottrano, che vuole il suo primo Giro “vero” (dopo quello vinto a tavolino) e che ad agosto diventerà padre di due gemelli. Ecco le confessioni di Scarponi, rintracciato ieri pomeriggio mentre faceva rulli in vista del Trentino.

Michele,l’impressione è che lei voglia vincere un Giro sulla strada. Sbagliato?
«No, esattamente. Gli albi d’oro mi danno al primo posto nella Corsa Rosa 2011, ma in effetti non ho assaporato il gusto del podio più alto a Milano, perché lassù c’era Contador. No, non è stata la stessa cosa e non sento mia quella vittoria a tavolino».

E’ per questo che ha deciso di preferire il Giro al Tour?
«La corsa francese è straordinaria e prima di terminare la carriera vorrei veramente disputarlo con propositi ambiziosi. Ma non potrei farlo quest’anno, dopo aver concluso un Giro che affronto per arrivare a Milano in maglia rosa. E dunque ho cambiato programmi: sì al Giro, no al Tour. Ma ci sono anche altri motivi...».

Ci dica, Michele...
«L’affetto della gente del Giro è inimitabile. Lo diceva anche Contador, che è spagnolo. E poi il Giro è la corsa che sognavo da bambino. C’è poco da fare: per noi italiani si tratta proprio di una corsa particolare».

In questa stagione lei ha più volte detto che le sono mancati i chilometri non percorsi al Giro di Sardegna che è stato annullato: ce l’ha fatta a recuperare?
«Ho corso la Tirreno e i Paesi Baschi per colmare il gap. E adesso vado al Trentino per perfezionare l’opera, ben sapendo però che l’anno scorso mi presentai al Giro “troppo” in forma sin dalla prima settimana. Stavolta sarà diverso».

Cambia qualcosa nella sua Lampre con la presenza di Cunego al Giro?
«La squadra e Damiano devono ancora decidere in merito. Si saprà qualcosa soltanto dopo la Liegi.Ma io resto comunque tranquillo: il team conosce il mio valore e mi appoggerà come si conviene per cercare di arrivare in rosa a Milano».

Che cosa risponde a chi sostiene che al prossimo Giro non si sarà un cast di prima grandezza?
«Dico che ci vorrebbe un po’ più di rispetto per chi sarà al via. E poi sono certo che soprattutto Basso, Kreuziger e Rodriguez saranno avversari fortissimi. E’ scorretto sminuire il livello dei partecipanti ed è offensivo per una grande corsa come il Giro».

C’è un punto fondamentale o una tappa che le piace in modo particolare del prossimo Giro?
«Emotivamente direi l’arrivo a porto Sant’Elpidio, perché quel giorno si percorreranno le strade dove solitamente mi alleno. Ma devo pensare alla classifica, senza concedere troppo ai sentimenti. E allora dico che mi piacerebbe un sacco arrivare primo a Cortina».

Cancellerebbe la cronosquadre se ne avesse la possibilità?
«La Lampre sarà competitiva anche quel giorno, a Verona. Ne sono certo,pur ammettendo che quella disciplina mi è sinceramente un po’ indigesta. Ma saprò reagire nel migliore dei modi».

Dopo il Trentino lei volerà d’un fiato verso Liegi: che cosa si aspetta?
«E’ una delle classiche più dure del calendario,una delle poche in cui possa vincere anche un uomo da grandi Giri. Uscendo bene dal Trentino, potrei anche dire la mia».

E dopo la Liegi?
«Devo ancora decidere se fare un breve periodo in quota in vista del Giro d’Italia».

E dopo la Corsa Rosa?
«Ho un traguardo straordinario che mi vede protagonista con mia moglie Anna, che ad agosto mi regalerà due gemelli!».

Congraturazioni. Le parla un gemello: sarà un’esperienza unica, un vero trionfo per un padre...
«Sono molto emozionato all’idea. E mi voglio vivere questa grande emozione passo dopo passo».

Nonostante la Vuelta?
«In effetti, saltando il Tour potrei correre in Spagna, anche se devo vedere come staranno Giacomo e Tommaso. Perché i gemelli si chiameranno così. Sono due maschietti!».

Niente Mondiali, purtroppo...
«Già, noi che abbiamo un trascorso legato al doping siamo dei galeotti. L’azzurro è vietato, mi dispiace molto. Anche perché credo di aver pagato. E poi arrivare sul Cauberg mi sarebbe piaciuto un sacco...».

di Paolo Viberti, da Tuttosport del 17 aprile
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COMMENTI
AUGURI
17 aprile 2012 18:11 Fra74
alla famiglia Scarponi ed ai due gemelli in arrivo...che bella VITTORIA, anzi, DOPPIA VITTORIA per lo scalatore marchigiano, con sincerità, AUGURI....;poi...gli faccio anche un grosso In Bocca al Lupo per il Giro...
Francesco Conti.

gemelli...
17 aprile 2012 19:28 filos71
ewwiwa...uno scarponi e due scarponcini!

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