AMSTEL. Nibali e Sagan stelle della Liquigas Cannondale
| 14/04/2012 | 16:32 La Liquigas-Cannondale ha ultimato questa mattina la sua rifinitura in vista dell’Amstel Gold Race, in programma domani a partire dalle 10.15. Quaranta chilometri di ricognizione, comprese le ultime otto côtes, percorsi con l’obiettivo di rinfrescare la memoria di quelle che, domani, saranno il teatro delle fasi più calde della corsa. «Conosco bene queste strade – afferma Vincenzo Nibali – e le difficoltà del percorso: passaggi stretti, spartitraffico e restringimenti. Tenere le posizioni di testa è una guerra, e se per caso rimani dietro al momento di una caduta devi faticare il doppio per tornare davanti. Sarà una corsa nervosa, come sempre, e la concentrazione dovrà essere massima dal primo all’ultimo chilometro. Per vincere bisogna seguire queste regole e avere una gamba che ti permetta di fare la differenza. Io mi sento bene: ho lavorato in montagna per mantenere la condizione della “Tirreno” e la voglia di conquistare la prima classica della carriera è forte. Fare proclami però non è nel mio stile, a maggior ragione quando c’è un’incognita come il riadattamento dall’altura. Mi inserisco nel lotto dei pretendenti, consapevole che in squadra ho un compagno come Sagan altrettanto favorito: uniremo le forze per provare a fare un regalo alla squadra». «Della prima esperienza, nel 2011, ricordo una corsa logorante – spiega Peter Sagan -. Arrivai all’appuntamento dopo un intenso programma, concluso con la “Roubaix”, e superati i 200 chilometri finii le forze. Fu però importante perché capii che il percorso era adatto alle mie caratteristiche. Mi ricorda un “Fiandre” senza pavè: salite brevi, scattanti, da affrontare con potenza. Questa mattina abbiamo ripercorso le fasi finale proprio per memorizzare i punti più difficili, quelli dove bisognerà marcare stretto i favoriti di giornata. La mia condizione è buona, spero solo di non sentire troppi fastidi a causa della caduta di mercoledì a Brabante: le contusioni sono state assorbite ma le abrasioni, specialmente sulla schiena e sulla coscia, sono ancora sensibili. Sono fiducioso, poi sarà la corsa a definire le forze in campo: una coppia come me e Nibali, però, non sono in tanti ad averla… » .
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