ROUBAIX. Giornata nera per la Farnese Selle Italia
| 08/04/2012 | 19:15 All'albergo SanJanshof, Quartier Generale della Farnese Vini Selle Italia, c'è un po' di dispiacere per l'epilogo della Parigi - Roubaix 2012. Il Capitano del team Filippo Pozzato, dopo l'ottimo secondo posto al Giro delle Fiandre, ha avuto una Parigi – Roubaix sfortunata, a cui si è aggiunto un errore che, alla fine della corsa, si è dimostrato fatale: “Pippo ha perso l'attimo, quando Boonen e Terpstra hanno allungato lui era li e ha perso tempo a discutere con Ballan che in quel momento non tirava”. Luca Scinto è chiaro nel suo giudizio, come nel riconoscere che il suo corridore sarebbe stato l'unico capace di reggere la forza di tornado Boonen: “Quegli attimi sono fatali. Se siamo amareggiati, e anche Pippo lo è, è perchè ; sappiamo che Filippo era in condizione, pronto, l'unico che avrebbe potuto reggere Boonen fino alla fine. Siamo rammaricati solo per questo, perchè con un Pozzato così forte è un peccato non aver poter fare la corsa”. L'analisi va avanti, e Pozzato aggiunge altri lucidi dettagli: “Quando Boonen ha attaccato, dopo la foresta, sono stato io il primo a seguirlo. Stavo bene, c'ero e siamo andati via in cinque. A quel punto, il gruppetto dietro stava rientrando ed e stata questione di attimi, Boonen e Terpstra hanno allungato, io non li ho seguiti subito. Ma nel gruppetto c'erano tre BMC e quattro Sky, pensavo che avrebbero chiuso. Mancavano ancora quasi sessanta chilometri (…) Invece Tom ha volato, e io sono finito a terra". Una caduta, quella di Pozzato a circa 45 km dall'arrivo, che ha tagliato fuori il talento di Sandrigo: "Si, avrei potuto seguire Boonen, ma avrei anche potuto giocarmi la corsa diversament e. Cadendo purtroppo sono uscito di scena senza poter fare più niente, peccato”. Peccato anche per i postumi dell'incidente: Pozzato ha il polpaccio destro gonfio e una coscia malconcia, ma si dovrebbe riprendere presto. Per il resto, il team ha lavorato compatto e bene per il suo leader, con un Oscar Gatto presente anche lui sfortunato (entrato su una caduta, ha poi forato in un momento clou) e un Kevin Hulsmans speciale, come sempre, poi 17° all'arrivo.
At SanJanshof Hotel, headquarters of Farnese Vini Selle Italia to the north, the clime is bitter for the epilogue of Paris - Roubaix 2012. The captain of the team, Filippo Pozzato, after the wonderful second place of Tour of Flanders, was unlucky at Paris – Roubaix 2012 and he added a wrong fatal, considering the end: “Pippo lost the right moment when he didn't follow Boonen, after that the race is closed. We are saddened because with a Pozzato in this condition, it's a disappointment to can't done the race” this is the report of Luca Scinto after the race. The analysis goes on, with Pozzato that add other important details: “When Boonen attacked, after the Arenberg, I was the first that closed on him. I felt good, I was there, ready. Then I didn't follow Boonen and Terpstra, for a m oment, and I lost the right moment. But there were three BMC and four sky men, I thought they would closed. Then I fell down, and I'm gone out from the race”. A fell which closed the games for the team and now it worried the team, since Pozzato has the swollen calf and thigh. But he should recover well and soon. For the rest, the team worked well with Oscar Gatto unlucky (he arrived long on a fell and then he punctures his tire) and Kevin Hulsmans, a guarantee, 17th in the velodrome.
Pozzato fa di tutto per non vincere: è nella posizione giusta al momento cruciale poi usa una tattica che neanche la categoria giovanissimi fa: lascia sfilare il favorito della corsa col suo compagno di squadra per non tirare. Ogni aggettivo è sprecato. Pozzato ottiene quello che merita la sua visione della gara, mandando a ramengo le sue enormi qualità! Più di così Pozzato non può dare, non lo fa apposta, è prorpio limitato!
Pozzato
8 aprile 2012 20:14Westphalen
E' giusto rimarcare l'errore (grave) di Pozzato, ma penso che oggi solo un incidente poteva fermare il poker di Tom Boonen a Roubaix. Era troppo più forte, correre 54 km in solitaria con vento contrario e una squadra (SKY) con 4 corridori dietro che ti insegue è qualcosa di estremamente complicato. Il miglior Pozzato si sarebbe giocato il podio, ma non poteve vincere oggi. La caduta tanto brutta quanto stupida è venuta in un momento in cui non ci credeva già più, ne ha fatte le spese anche il povero Devolder.
POZZATO non e un Vincente e basta !!!
8 aprile 2012 20:28Francoss
A le Friandria a portato BONEN su la ruota DI Ballan
A la roubaix Si e messo a perde tempo con Ballan invece Si prende la ruota DI BONEN
Basta con scusse ridicoli come sempre tutto chiachere ma la storia DI corridore che sono forte
Al bla bla nessuno ce gli ricorda la storia ricorda I campioni come BONEN e non dej POZZATO Ballan e tutta la crica eterni promessa Italiani bla bla .
pozzato
8 aprile 2012 20:31claudino
tatticamente vale o intelligenza 0!
giallo fluo
8 aprile 2012 20:44wlafuga
Che sia stata una giornata nera lo si capisce anche dal fatto che per la prima volta in due anni in un articolo della Farnese non c'è scritto "giallo fluo"
Ma dove eravate?????
9 aprile 2012 00:14Bastiano
Quanti esperti del giorno dopo!!!!!
Ma dopo il Fiandre dove eravate? Strano ma non vi ho visto scrivere, come mai?
Per favore andate a giocare al calcio..........balilla!!!!
In quanto avrebbero creduto ad uno scatto fatto a 60 km dall'arrivo ed in quanti si sarebbero portati dietro un Ballan che non tira un metro per poi farsi battere sia da lui che da un Boonen imbattibile?
Diciamola tutta, nessuno credeva in Boonen e se verrà confermato che è tutta farina del suo sacco, occorrerà solo prendere atto del fatto che oggi era imbattibile ..............per chiunque!!!!
Per Bastiano
9 aprile 2012 17:43stargate
Essendo tra coloro che, dopo il Fiandre, ha scritto un commento nel quale elogiavo Pozzato, credo di aver diritto a dire la mia anche oggi. Al di là delle gambe, che forse aveva, il ragazzo continua a non esserci con la testa, intesa nel senso di personalità e coraggio. Ieri, quando si è creato il "buco", mi ha ricordato un calciatore che, sull'attacco del centravanti avversario, alza il braccio invocando il fuorigioco, mentre l'altro va tranquillamente a rete.... Insomma, inutile, in un momento del genere, guardarsi intorno per vedere chi tira: avrebbe dovuto -in quel momento bastava un colpo di pedale, uno solo, più deciso- lanciarsi sulla ruota del belga. Che poi questo fosse più forte non c'è dubbio, ma forse in quell'occasione non sarebbe andato via con estrema facilità. Sono deluso, non perchè sperassi troppo in una sua vittoria, ma per il modo in cui, già prima della caduta, ha alzato bandiera biaca. Della serie: la personalità non la si acquista al supermercato. (Alberto Pionca - Cagliari)
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