CORTE FEDERALE. Legittima la disposizione sullo stop ai dopati

| 22/06/2011 | 15:15
La Corte Federale della Federciclismo, presieduta dall'avv. Jacopo Tognon, ha emesso, al termine della riunione, tenutasi in data odierna, presso gli Uffici Federali dello "Stadio Olimpico" in Roma, la propria decisione, riguardante la richiesta di interpretazione e di valutazione della legittimità della delibera Presidenziale n° 30/2011, presentata dall'atleta professionista, Sig. Danilo Di Luca, ciò, con specifico riferimento al divieto di partecipazione ai "Campionati Italiani", di ogni specialità e categoria, per gli atleti sanzionati per doping, per come disposto dalla predetta delibera. Dopo ampia discussione ed intervento di tutti i Componenti presenti, la Corte Federale ha dichiarato, la validità ed efficacia della delibera Presidenziale, rigettando, al contempo, tutte le, ulteriori, domande proposte. La Corte, altresì, si è riservata il deposito delle motivazioni del provvedimento, nei termini stabiliti dalle normative vigenti in materia.
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COMMENTI
...tolleranza zero!!!!!
22 giugno 2011 16:12 robycarl
.................tolleranza zero, Signori, altrimenti diventiamo una barzelletta!!!Chi è rientrato ha il diritto a correre Campionato Italiano e maglia azzurra, altrimenti cosa vuol dire, che il Tour, il Giro, una Roubaix o un Lombardia sono corse minore e possono parteciparvi tutti!!!

D'ora in poi, ma da adesso, chi sbaglia, 5 anni di squalifica!!!!!

Attenzione al Caso Bani
22 giugno 2011 17:14 Bufalino
Bella questa disposizione che finalmente hanno messo in campo gli uomini della federazione, anche se è arrivata in ritardo perchè Fanini aveva promulgato già in passato questa idea.

Però bisogna riflettere, perchè un caso come quello di Bani, squalificato ingiustamente più di un anno e poi riconosciuta tutta la responsabilità alla squadra che lo ha dopato, la Vangi, con tutti i suoi membri implicati sanzionati è una vicenda non comune. Ecco, in questo caso Bani dovrebbe avere la possibilità di correre e avere la maglia della nazionale, ma non possiamo rovinare una carriera a un ragazzo come Bani che non solo ha pagato, ma ha pagato senza colpa. Quindi per un caso limite come questo la Federazione dovrebbe fare delle eccezioni.

Mi auspico che la federazione ne tenga conto, sperando che questo ragazzo non abbia ulteriori problemi nel passaggio al professionismo. Dato che questo caso è stato simbolico e ha permesso di varcare nuove frontiere nella lotta al doping in Italia.

Michele Bufalino

Io...
22 giugno 2011 18:22 Fra74
invece vorrei vedere la lista dei corridori che non potranno partecipare a tali manifestazioni/eventi..BENNATI è ricompreso o meno?!? Lui ricevette solo un ammonimento...ora..come si interpreta tale termine?!? Io sarei per l'estensione più ampia...nel senso che, seppur non squalificato, andrebbe ricompreso fra quelli che non possono parteciparvi...
Anzi, oltre alla linea ferrea e rigida...ci vorrebbe la RADIAZIONE immediata...cosa che molti si auspicano..IO in primis...

Doping non intenzionale
22 giugno 2011 19:34 mak1968
Scusate ma, nonostante sia d'accordo con la lotta al doping, non credo giusto fare di tutt'erba un fascio. Prendiamo il caso di Colo' che, in pratica, é stato riconosciuto colpevole di doping non intenzionale considerando che é stato ammesso il fatto che l'assunzione é avvenuta per via di carne contaminata in Messico, dove il problema del clenbuterolo nella carne é piuttosto elevato. Pensonalmente non credo sia giusto che il corridore sia trattato alla stessa stregua di chi é stato trovato positivo all'epo, al cera oppure con il forte sospetto di aver praticato l'autoemotrasfusione... e come ben sapete, non é certo l'unico caso di assunzione involontaria di un prodotto vietato.

Qui si e' passato il limite!
22 giugno 2011 19:53 agape
Mi trovo di nuovo a dover rispondere a aime ' a Fra74, prima cosa se io fossi in Bennati ti querelerei! Se uno come Bennati,a tuo avviso merita la radiazione,un'ignorante come te cosa meriterebbe? Intanto studiati un po' di Diritto ed accertati su cos' e' realmente e giuridicamente un' AMMONIZIONE,poi torna a scuola o vai dalle suore a farti insegnare le buone maniere,il rispetto e soprattutto una regola base: Prima di parlare attiva il cervello ( se ce l'hai) . Devi star proprio male x sparare certe cose!!!

INDIGNADO!
22 giugno 2011 20:02 stargate
Sarà interessante conoscere le motivazioni del provvedimento, ma, in prima battuta, credo si sia fatto strame del generale principio della irretroattività delle norme che non siano favorevoli al cittadino. Interessanti le obiezioni di Bufalino su Bani, nonchè quelle degli altri lettori su Bennati e Colò. Dal mio canto, mi sento "indignado", perchè la tolleranza zero verso il doping non passa, nè può passare, per provvedimenti dal sapore demagogico e comunque ingiusti. Un principio sacrosanto, da rispettare in ogni campo e in ogni epoca, è quello che chi commette la violazione di una norma deve essere condannato alla pena vigente in quel momento, che si suppone conosca. Altre sanzioni accessorie, che in ogni caso ne limitino i diritti, cozzano col principio generale suddetto. Petrucci, Di Rocco e i loro accoliti tentano di mascherare con un tardivo e sbagliato pugno di ferro tutte le carenze della loro gestione. Ne prendano atto e si sanzionino con le dimissioni. (Alberto Pionca - Cagliari)

amico fra 74
22 giugno 2011 23:20 trame
poche parole per chi ignora ,ma vattelo a stroncare !!!grande agape!!

Quanta ipocrisia!!!
23 giugno 2011 09:51 valentissimo
Il nostro presidente è anche Vice presidente UCI, al posto di fare regole che qualunque tribunale potrebbe revocare per carenze elementari nel rispetto dei diritti più elementari, dovrebbe fare le sue battaglie dove si reca solo per dire:"Signor si!!!"
Se i dopati gli stanno sulle scatole, così come lo stanno a tutto il settore, li squalifichino a vita, se invece gli danno la licenza di correre, non possono escluderli da nessuna gara aperta a chiunque abbia la licenza. Altro discorso è quello dei mondiali dove si deve essere selezionati e tranquillamente si può decidere di non selezionarli. Purtroppo Di Rocco, all'UCI fa la pecora ed in FCI fa il leone tardivo, ma solo per salvare la poltrona sulla pelle di altri e non per seguire una precisa e coerente idea o ideologia.
SI DIMETTA PRESIDENTE!!!!

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