Dal sole di Palma di Maiorca, in Spagna, arrivano buone notizie sul conto di Giacomo Nizzolo. Il brianzolo sta bene, si allena con determinazione e ascolta i consigli dei campioni con i quali condivide la stessa maglia del Team Leopard-Trek, uno squadrone di 25 uomini fra cui militano Fabian Cancellara e i fratelli Andy e Frank Schleck. "Sono stupito dalla grandezza e dall'organizzazione di questo team - dice Nizzolo, 21 anni.- Prima d'ora non mi era mai capitato di toccare con mano una realtà di queste dimensioni, dove neppure una situazione banale passa in secondo piano". Che effetto fa pedalare a fianco di un campione del mondo come Cancellara? "E' una cosa incredibile, Fabian lo guardavo sempre alla televisione e ora gli sfioro i mozzi della ruota e sento il suo respiro. E' davvero pazzesco e non è un sogno". Giacomo Nizzolo è l'unico neo professionista del Team Leopard-Trek formazione lussenburghese in cui ha trovato posto un altro brianzolo come lui, il caratese Davide Viganò che a differenza di Nizzolo si trova in questo momento in Australia dove, dal 18 al 23 gennaio, esordirà in gara nel Tour Down Under. A Nizzolo abbiamo chiesto come si sta preparando e in quale manifestazione farà il proprio debutto fra i professionisti. "Rimarrò sull'isola delle Baleari fino il 23 gennaio, poi starò un paio di giorni a casa prima di riprendere il volo ancora per Maiorca, dove probabilmente correrò una serie di cinque corse in linea, che ha luogo proprio sull'isola nel mese di febbraio. Sono qui per imparare e anche per mettermi a disposizione dei miei capitani, che in questa squadra sono davvero tanti". Come trascorri la tua giornata? "Mi alzo molto presto, verso le 7, mi vesto, faccio colazione, salgo in bicicletta e vado ad allenarmi con i compagni. Poi torno in albergo, cena con la squadra e qualche volta navigo in rete".
Danilo Viganò
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