Dopo aver ricevuto il suo secondo Flandrien come miglior corridore fiammingo dell'anno, Remco Evenepoel ha voluto riavvolgere il nastro del 2024 e analizzare alcuni momenti di una stagione dove ha vinto tantissimo. Evenepoel, che non era presente alla consegna del premio perché in vacanza in Marocco, ha comunque registrato una lunga intervista con il quotidiano Het Nieuwsblad che assegna il Flandrien, parlando anche del suo rapporto con Pogacar e definendosi fortunato a correre contro di lui. Il belga non si sente secondo ed è certo che misurarsi con corridori come lo sloveno e Vingegaard rappresenti uno stimolo per cercare di migliorarsi sempre di più.
Remco, come tutti gli altri, è rimasto impressionato dalla superiorità di Pogacar e spera di potersi avvicinare a lui già il prossimo anno. Evenepoel non pensa di superare lo sloveno, ma è convinto di poter diminuire i distacchi.
«Al Tour quando eravamo sul Plateau de Beille, ho raggiunto i suoi stessi valori ma ero ancora tre minuti dietro di lui. Quel giorno è stato veramente folle. Ed è stato impressionante anche al Lombardia. È scattato a sette chilometri dalla fine della salita, in cima aveva un minuto di vantaggio e lo stesso anche dopo la discesa, ma nella parte pianeggiante ha preso altri due minuti. In momenti come questi ti rendi conto che lui è il miglior corridore del mondo e che si sta dirigendo verso la perfezione».
Roglic in una intervista rilasciata in Giappone, dov'era per partecipare al Saitama Criterium, ha detto che correrà nelle gare dove non sarà presente Pogacar, per avere così maggiori possibilità di vittoria. Per Evenepoel invece, è l’esatto contrario, perché per lui correre contro lo sloveno rappresenta una sfida continua.
«E’ vero che correre quando c’è Tadej vuol dire avere ottime possibilità di arrivare secondo, ma io guardo l’aspetto positivo e penso che questa sia una sfida che ogni giorno ti porta a migliorare e a cercare di batterlo. Non adatterò il mio programma a quello di Tadej. In realtà mi piacerebbe davvero correre contro di lui. Oltre ad essere un grande campione è anche un bravo ragazzo e penso che sia un onore competere contro di lui e correre con lui. Ho già vinto gare in cui lui era al via e spero che ce ne siano altre ogni tanto nella prossima stagione».
Evenepoel ha il numero di cellulare privato di Pogacar e di tanto in tanto si scambiano dei messaggi. I due fuoriclasse non sono amici fuori le gare, ma hanno molto rispetto uno per l’altro.
«Su Instagram di Velon c’era il suo wattaggio medio - 340 - dell'ultima ora e mezza al Lombardia. Non poteva essere vero, perché avevo la stessa potenza ma io ero tre minuti indietro. Allora gli ho mandato un messaggio: Voglio sapere qual è il tuo wattaggio vero. Tadej non me l'ha detto ma la mia era una domanda scherzosa e anche un po' sarcastica. Occasionalmente ci mandiamo messaggi gioviali. Ad esempio, quando uno di noi compie gli anni. Non è il mio migliore amico, ma è un buon collega».
Il prossimo anno l’obiettivo sarà ancora il Tour de France e l’intento non è vincere, ma migliorare diminuendo i distacchi. «Al Tour tutti devono essere al 110%. Non dico che quest'anno non sia andata bene, ma penso che avrei potuto fare meglio. Se vogliamo essere competitivi contro squadre come Visma-Lease a Bike e UAE Emirates, dobbiamo alzare collettivamente il nostro livello. Per quanto riguarda il mio programma, la prossima stagione non parteciperò al Giro delle Fiandre. Resta aperta come opzione la Milano-Sanremo, a seconda della scelta tra Tirreno-Adriatico o Parigi-Nizza. In realtà non abbiamo ancora parlato di programmi in termini concreti e resterà comunque sempre la Liegi-Bastogne-Liegi».