E si scoprì che il procuratore Torri non fa parte del Coni

| 13/01/2011 | 12:50
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Un documento destinato a passare alla storia. Il Capo della Procura Antidopong del Coni non fa parte del Coni. Un piccolo capolavoro di italianità. Commentate pure, se ve ne resta la voglia...
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COMMENTI
ma non il 1° aprile...
13 gennaio 2011 13:37 gianni
Spiegatevi meglio (il documento che riportate in fotocopia non è leggibile), perchè questa notizia fa morir dal ridere... è degna del miglior Primo aprile!
gianni c.

NIENTE DI NUOVO
13 gennaio 2011 14:07 lucca
Siamo alle solite. Purtroppo non riesco a leggere quello che c'è scritto sul documento allegato, ma se il giornale pubblica una cosa del genere si sarà ben documentato. Se così fosse, chi è Torri per rompere i sacrosanti ai professionisti se non ne ha alcun titolo? Ovviamente ora Petrucci e chi per lui troverà la scappatoia dandogli un incarico retroattivo da esterno....Purtroppo questo è lo specchio della società in cui viviamo. Un vero schifo: forse aveva veramente ragione Ginettaccio con la sua famosa frase. L'E' TUTTO SBAGLIATO, L'E' TUTTO DA RIFARE!!!!

Procuratore Torri
13 gennaio 2011 14:24 TIME
Bisogna accertarsi se non ha mai ricoperto un ruolo specifico all'interno del CONI o se è stato allontanato attualmente. Comunque non mi meraviglio + di tanto, poiché chi non ama molto il ciclismo e non conosce i sacrifici, tende sempre a denigrare questo sport in misura assurda.

in pratica...
13 gennaio 2011 15:02 limatore
non lo possono sanzionare perchè non è tesserato CONI , però molto probabilmente lo pagano!! licenziatelo!!! ah ma poi ricordo che la procura ha squalificato tutta la famiglia Bernucci (non tesserati) allora.... non ci capisco più niente...
morale?... oltre che ladri di stipendi non sapete nemmeno lavorare, incompetenti.

La scoperta dell'acqua calda.
13 gennaio 2011 15:13 Bartoli64
Per prima cosa vorrei fare una piccola premessa su chi ha scritto il trafiletto che compare su questa vicenda perché o non ha molta conoscenza della materia giuridica, oppure ha voluto semplicemente lanciare una provocazione giornalistica.

Considerato che chi svolge una professione difficile come quella del giornalista è (o almeno dovrebbe) essere una persona dotata di una cultura poliedrica e decisamente superiore alla media, spero vivamente che la seconda ipotesi sia quella più attendibile.

Dettò ciò….. qual è il problema?

Mi spiego meglio: i Magistrati, che pure sono alti Funzionari dello Stato, sono forse dei dipendenti del Ministero di Grazia e Giustizia? Certo che no, ci mancherebbe altro!

Con questo voglio semplicemente dire che chi si trova a dover svolgere indagini su una persona (come lo stesso Dr. Torri) oppure a doverla giudicare DEVE essere assolutamente SVINCOLATO da ogni rapporto di subordinazione e/o di dipendenza.

La stessa Costituzione della Repubblica Italiana, infatti, cosi recita: “I Giudici sono soggetti soltanto alla Legge” (art. 101).

Questo sacrosanto principio democratico (già pronunciato dai grandi giuristi del ‘700) è, evidentemente, stato adottato anche dal CONI che ha voluto che i Giudici sportivi che lavorano all’interno dello stesso Comitato Olimpico Nazionale beneficiassero delle stesse prerogative di cui godono i loro colleghi Giudici Penali nell’Ordinamento Giuridico italiano.

Chiarito ciò e accertato che il Capo della Procura Antidoping del CONI ha, con lo stesso Comitato, un rapporto molto particolare e delicato che NON può necessariamente porlo sullo stesso piano di un normale tesserato o dipendente, cosa poteva fare il Garante del Codice di Regolamento Sportivo del CONI se non ribadire che il Dr. Torri NON è un tesserato del CONI?

Ragion per cui, nessun “capolavoro di italianità”, nessuno scandalo e neppure nessun insabbiamento come qualcuno si è già penosamente precipitato (ed ancora si precipiterà) a scrivere.

Ricordo solo che il sottoscritto – già alcuni mesi fa – aveva consumato i tasti della sua qwerty per scrivere ciò che il Garante del CONI ha decretato il 15 dicembre u.s.

Pur provenendo da un’estrazione popolare voglio fare, almeno una volta, il signore tenendo un profilo basso ma prendendomi la mia piccola soddisfazione nei confronti di chi, anche rivolgendomi degli sberleffi, scrisse che avevo enormi interessi nella vicenda-Torri e che dicevo falsità.

Io sarò pure un maleducato ma il tempo, però, è sempre galantuomo (e chi vuol capire ha capito……….).

Bartoli64


ma c'è un ma
13 gennaio 2011 15:22 excalibur
ringraziando chi mi ha preceduto per la garbata lectio magistralis, chiedo: a qualcuno quest'uomo dovrà pur rispondere o no? da ignorante in materia insisto a chiedere: è proprio necessario percorrere la strada della giustizia ordinaria evocata dall'accpi? lo sport non può risolversi da solo i suoi guai? e comunque c'è una sottile imprecisione in quel che dice il nostro amico: i giudici non sono dipendenti del ministero, ma sono dipendenti delo stato. e il coni, per lo sport, è lo stato non un semplice ministero...
ah, applausi meritati per la lettura anticipata

Non sono per nulla stupito
13 gennaio 2011 15:56 foxmulder
Non sono per nulla stupito, e prevalentemente per ragioni pratiche. Ma vi pare che un Torri, alla sua veneranda età, non percepisca la pensione da magistrato quale è stato per la sua lunga carriera? Il fatto che non sia organico al CONI è semplicemente lo specchio di questa circostanza. Come accade in tutti gli ambiti lavorativi sia pubblici che privati avrà un contratto a progetto o una collaborazione esterna di qualche genere. Magari emetterà fattura a fine mese. Di cosa ci meravigliamo? Non mi pare una gran notizia...
Certo che se il CONI avesse ravvisato nelle dichiarazioni di Torri una qualche forma di censurabilità, in questa non-organicità dello stesso al CONI, avrebbe avuto un grande alleato e soprattutto mani libere per poterlo fare fuori. Evidentemente nessuno ha ravvisato...

Nessun "ma" e nessun se.
13 gennaio 2011 15:58 Bartoli64
Ringrazio per i complimenti il Sig. Excalibur (anche se non era poi così difficile capire come sarebbe andata a finire) ma credo proprio di non aver commesso alcuna “piccola imprecisione”.

Quello di “Stato” è un concetto davvero molto ampio - enormemente più ampio del CONI - ed è per questo che i Giudici rispondono solo alla Legge (dello Stato) ma, pur rientrando nello sterminato campo dei suoi funzionari/dipendenti, essi hanno un proprio organo giudicante (leggi Consiglio Superiore della Magistratura e non lo Stato in senso lato) oltre a rispondere, come ho già detto, SOLTANTO ALLA LEGGE.

Da ciò ne deriva che se i regolamenti del CONI non possono essere applicati a chi non è tesserato, fatta salva l’eccezione di non frequentare i propri impianti e/o manifestazioni sportive gestite e/o organizzate sotto l’egida del CONI (es. caso-famiglia Bernucci), non vedo proprio come lo “Stato-CONI” possa intraprendere (ammesso che lo voglia) azioni contro il Dr. Torri quando questi NON è un proprio tesserato e, soprattutto, NON ha violato alcun regolamento dello stesso CONI o Legge dello Stato Italiano.

La Liquigas e l’ACCPI, però, non la pensano così ed avrebbero (il condizionale è d’obbligo perché non se ne è saputo più nulla) intrapreso azioni legali di carattere civilistico contro il Capo della Procura Antidoping del CONI……. staremo a vedere.

Detto ciò l’assioma “Coni=Stato per lo sport” mi pare, quantomeno, azzardato.

Cordialmente.

Bartoli64

OTTIMO LAVORO
13 gennaio 2011 16:02 azalai
tutto ciò non toglie nulla all'ottimo lavoro svolto

NOTIZIA
13 gennaio 2011 16:42 Fra74
destabilizzante...perchè TUTTOBICIWEB non espone in un articolo il perchè tale notizia faccia ridere (anche se per precisione TUTTOBICIWEB parla solo di "avere voglia di commentare"?!? Facile mettere un documento in questa pagina..ma occorre anche spiegare i motivi relativi al fatto...tipo regolamenti, codici, molto di più insomma che di una lettera di questo tipo...

Chi altri?
13 gennaio 2011 17:24 cyrano
Abbiamo il primo esempio, di un giudice che non è tenuto a rispettare le regole che applica agli altri.
Grandioso!
Non a caso siamo la culla del diritto.

Cyrano

C'è poco da ridere
13 gennaio 2011 17:35 nonno
Dopo lunga e penosa malattia oggi è venuta a mancare la giustizia sportiva.

Non fiori ma opere di bene. Magari è venuto il momento di fermare qualche classica.

NONOSTANTE L'EVIDENZA
13 gennaio 2011 18:57 jaguar
Quello che ha detto così chiaramente Bartoli64 io lo sapevo, Il giudice Borrelli quando agì per la FIGC mica era un dipendente della federazione calcio tanto meno del CONI? ma quello che più è incredibile che nonostante l'evidenza ( Bartoli64 docet) c'è ancora chi interviene scrivendo a vanvera

ed ora...possiamo giudicare noi..
13 gennaio 2011 18:58 CIPO81
chi risarcisce...tutti i corridori che ha giudicato colpevole...
e che ha lasciato in mezzo ad una strada...
deve pagare...
spero che vi farete rispettare...
VERGOGNA....

non capisco
13 gennaio 2011 19:30 ev
Sinceramente non capisco questa uscita di Tuttobiciweb, il problema doping non è Torri, ma i maneggioni che sono nell'ambiente, con queste uscite se la ridono.

ev

Il Garante "ad hoc"
14 gennaio 2011 01:00 buendia
Egregio Direttore,
Mi scusi se abuso ancora una volta della Sua cortesia, ma ci sono alcune cose che ritengo necessario dire.
Innanzitutto vorrei sottolineare alcune singolari circostanze, già segnalate in un commento alle dichiarazioni del Dott. Scaglia pubblicate su Tuttobiciweb.
Mi riferisco al fatto che:
1) La deliberazione della Giunta Nazionale del Coni che propone la nomina del Dott. Paolo Salvatore e la denuncia del Dott. Scaglia a nome dei sui rappresentati sono entrambe del 14/10/2010.
2) Il Dott. Paolo Salvatore si occupa della denuncia del Dott. Scaglia non in quanto “nominato, su proposta della Giunta Nazionale del CONI, dal Consiglio Nazionale del CONI con la maggioranza non inferiore ai tre quarti dei componenti con diritto di voto” come previsto dall’ Art.2 del Regolamento del Garante, bensì su deliberazione del Presidente del 15/11/2010.

Assodato che abbiamo un Garante molto particolare, o per meglio dire non abbiamo un Garante, cerchiamo di capire la sua deliberazione.
Il Garante scrive:

“RITENUTO che il Dott. Ettore Torri, procuratore Capo della procura antidoping del CONI, nello svolgimento delle funzioni non fa parte degli organici del CONI, né riveste la qualifica di tesserato: DISPONE ai sensi dell’art 2, comma 6 del Regolamento, il non luogo a procedere”

Assolutamente chiaro e cristallino: non fa parte degli organici del CONI, non è tesserato, quindi non è perseguibile.
Leggiamo il Codice per avere conferma.
Nella premessa troviamo la risposta che cerchiamo:
“I tesserati delle Federazioni sportive nazionali (…) e gli altri soggetti dell’ordinamento sportivo in eventuali qualifiche diverse da quelle predette (…) sono tenuti all’osservanza del Codice”

Ebbene, Egregio Direttore, Le viene un dubbio?

Anche a me, perché una cosa è non far parte degli organici del CONI, tutt’altra cosa è non essere un soggetto dell’ordinamento sportivo.

Ma tant’è. Probabilmente scrivere che il Procuratore Nazionale Antidoping non è un soggetto dell’ordinamento sportivo era troppo anche per un Garante “Ad hoc”.

Lei che ne pensa?

Cordialmente,
Massimo Casavecchia

disdicevole
14 gennaio 2011 07:31 cesco381
è disdicevole parlare del Dr Torri in questo modo, un uomo dell Istituzioni che merita rispetto. Altri, a partire dai Vertici Federali dovrebbero farsi un esame di coscenza di ciò cheè avvenuto fino ad ora, e dei conflitti di interessi in essere nellaFederazione Ciclistica. A questo si dovrebbe pensare...

Egregio Direttore......
14 gennaio 2011 12:24 Bartoli64
Egregio Direttore,
citando appena i contenuti di alcuni (e non pochi purtroppo) post traboccanti d’ignoranza, redatti da gente che apre bocca e gli dà fiato senza aver capito un’acca della vicenda e senza averne la benché minima conoscenza, desidero soffermarmi su altri interventi (certamente più dotti ma assolutamente preconcetti) per porre i seguenti interrogativi:

1)Quando fu redatto il Codice di Comportamento Sportivo del CONI?
2)Quando è stata istituita la Procura Nazionale Antidoping?
3)Quando è stata creata la figura del Garante del Codice di Comportamento Sportivo?

Credo che sarebbe fondamentale saperlo, prima di sparare supposizioni dietrologiche……

Vede Direttore, fra le centinaia di migliaia di Leggi e leggine dello Stato Italiano, capita spesso che il Legislatore non sia sufficientemente attento e/o veloce nel cassare o modificare una Legge che - per mutate ragioni sociali ed ambientali - non ha più ragione di esistere.

Per carità, una Legge finché è operante va applicata però è altrettanto vero che certe Leggi e certi regolamenti (ancorché in vigore) non sono più applicabili – in toto o in parte – a specifiche fattispecie verificatesi in epoca contemporanea.

Per poter dirimere queste non certo semplici questioni legali esiste la Corte di Cassazione che sovente, a volte anche suscitando un certo clamore, sovverte totalmente l’esito di processi civili o penali celebrati per violazione di una determinata Legge o Regolamento dello Stato, inducendo così il Legislatore a provvedere, eventualmente, in tal senso.

Riducendo il tutto in un ambito certamente più contenuto come quello sportivo, si può affermare che il Garante in questione (nel suo piccolo, lo ripeto) è stato chiamato a dirimere la questione oggetto dell’articolo di Tuttobici.web, magari sollevata da un legale un po’ sofferente per la crisi economica che ha colpito anche il settore.

In altre parole, egregio Direttore, qui c’è un Garante (non certo “ad hoc”) e c’è una sua deliberazione sin troppo esaustiva, limpida ed ineccepibile. PUNTO!

Tutto il resto è solo ignoranza, dietrologia, preconcetto ed incapacità di accettare la sconfitta totale delle proprie aleatorie (e presupponenti) posizioni.

Cordialmente.

Bartoli64

Articolo 2 comma 6
14 gennaio 2011 23:34 buendia
Non so se sono catalogato tra gli ignoranti oppure tra i dietrologi, preconcetti e presupponenti, ma sinceramente la cosa non mi interessa.
Sicuramente non posso essere catalogato tra i maleducati ed i bugiardi, perché non ho offeso nessuno ed ho virgolettato esclusivamente:
- frasi tratte dalla disposizione del Garante che Tuttobiciweb ha pubblicato
- articoli del Codice e del Regolamento del garante disponibili su (www.coni.it)

Che il Dott. Paolo Salvatore sia un garante “ad hoc” non lo affermo io, ma lo scrive lui:
“Vista la deliberazione del Presidente del CONI n. 105/54 del 15/11/2010 con la quale si autorizza il Dott. Paolo Salvatore, ad esaminare i ricorsi depositati presso la segreteria del Garante, che rivestono carattere di urgenza”

In questo caso non si può invocare la giungla normativa, infatti abbiamo un Codice composto di 10 articoli per un totale di 3 paginette scarse ed un Regolamento del Garante che prevede 9 articoli per poco più di 4 pagine.

Chi chiede a quando risale l’istituzione del Codice e del Garante, dimostra poca attenzione nella lettura del documento che giudica e commenta, infatti il Dott. Paolo Salvatore nel suo documento riporta:

“Vista la deliberazione n. 1270 del 15/7/2004 con la quale il Consiglio Nazionale del CONI ha approvato il Codice di Comportamento Sportivo….”

“Vista la deliberazione n. 428 dell’8/11/2007 con la quale la Giunta Nazionale del CONI ha approvato il Regolamento del Garante”

A tal proposito posso aggiungere che dal sito del CONI si può scaricare il Codice risalente al 2004, ed il Regolamento che porta la data del 5/2/2008. Probabilmente è stato modificato, ma senza alcuna clausola salva PNA, che come figura dell’ordinamento era all’epoca senz’altro presente.
Infatti l’articolo 1 comma 5 nella versione 2008 riporta indiscutibilmente: “Per tesserati si intendono gli atleti, tecnici, dirigenti, ufficiali di gara e tutti gli altri soggetti dell’ordinamento sportivo in eventuali altre qualifiche diverse dalle predette”.

Ma passiamo ad un aspetto che nella mia precedente ho omesso per brevità.
Riprendiamo la disposizione del Garante:
“RITENUTO che il Dott. Ettore Torri, procuratore Capo della procura antidoping del CONI, nello svolgimento delle funzioni non fa parte degli organici del CONI, né riveste la qualifica di tesserato; DISPONE ai sensi dell’art. 2 comma 6, del Regolamento, il non luogo a procedere.”

Cosa dirà mai il comma addotto per la decisione del Garante?

Leggiamolo insieme:
“Entro quarantacinque giorni dalla ricezione della denuncia, la Federazione sportiva nazionale, qualora del caso, è tenuta ad informare la Segreteria del Garante della sussistenza di un procedimento in corso o dell’intervenuta adozione di un provvedimento da parte dei competenti organi disciplinari con riferimento ai fatti oggetto di denuncia. In tal caso il Garante dispone l’archiviazione della procedura, provvedendo ad informare tempestivamente il soggetto denunziante, il tesserato nonché la Federazione sportiva nazionale di appartenenza di quest’ultimo.”

Che vuol dire?

Il Garante, che prima sembrava argomentare le motivazioni di una propria decisione, DISPONE ai sensi di un articolo del regolamento che disciplina le comunicazioni seguenti l’avvio di un procedimento o l’adozione di un provvedimento da parte di una Federazione sportiva nazionale.
Qualcuno ha avviato un procedimento, lo ha chiuso con il non luogo a procedere ed ha informato il Garante che a sua volta informa il denunziante?
Chi?
Quando?
Di tutto questo non c’è notizia nella disposizione del Garante. Sono riportati tutti gli atti, anche i più banali, come la deliberazione con cui si è istituito il Codice, ma non una decisione in merito ai fatti denunciati.
Non sarà un mero errore dattilografico, per cui si cita un comma errato?

Magari il Dott. Scaglia, che ha ricevuto la comunicazione e che ha le conoscenze necessarie, si è fatto una idea di quel che è avvenuto e ci vuole illuminare?
Forse il Direttore di Tuttobici ha qualche idea in merito?

Per chiudere una nota di colore, che chiarisce il grado di confusione di tutta la vicenda.
Secondo il comma sopra riportato, il Garante informa tempestivamente:
Il denunziante - che in questo caso è l’avvocato Scaglia
Il tesserato – che in questo caso non esiste
La federazione di appartenenza del tesserato – che conseguentemente non esiste

Il Garante ha informato:
Scaglia, Torri (forse per un comprensibile atto di cortesia) e la segreteria generale della Federazione Ciclistica Italiana, che in questa storia non c’entra assolutamente nulla.
Coraggio Garante, da queste basi non può che migliorare.

Massimo Casavecchia

Complimenti a Bartoli64 e due inviti...
15 gennaio 2011 13:37 renzobarde
Complimenti a Bartoli64, davvero eccezionale nei suoi ripetuti interventi tanto che gli chiedo : perchè non indichi il tuo nome e cognome ? Noti giustamente quanta gente ignorante interviene al riparo dell'anonimato...A Tuttobici : ci potete rendere leggibili le lettere, per favore ? Come si può commentare uno scritto "intuendone" il contenuto ma ignorandone alcuni passaggi ? Su Torri : per favore, gente, preserviamo questa splendida onesta persona che ha fatto un lavoro eccezionale per salvare un ciclismo che fa acqua da tutte le parti. Renzo Bardelli

La classe non è acqua
15 gennaio 2011 14:58 JoseManuelFuente
Preg.mo Renzo Bardelli,

non La conosco, non so se il suo è un nome reale, un nick o altro e poco mi interessa.

Lei si complimenta con un blogger anonimo perchè “nota giustamente quanta gente ignorante interviene al riparo dell’anonimato”. Esca Lei dall’anonimato e ci faccia sapere i nomi di quei blogger che Lei ritiene essere ignoranti. Abbia il coraggio di dare un nome e cognome a quanti Lei ritiene ignoranti. E provi a convincere Bartoli 64 a fare lo stesso. Almeno si sentiranno sollevati gli altri (sicuramente rarissimi) ai quali Lei e Bartoli vorrete risparmiare il poco simpatico epiteto di “ignorante”.

Preg.mo Bartoli64

Lei invece afferma che “alcuni (e non pochi purtroppo) post traboccanti d’ignoranza, redatti da gente che apre bocca e gli dà fiato senza aver capito un’acca della vicenda e senza averne la benché minima conoscenza” e poi ancora “la questione oggetto dell’articolo di Tuttobici.web, magari sollevata da un legale un po’ sofferente per la crisi economica che ha colpito anche il settore” e infine “tutto il resto è solo ignoranza, dietrologia, preconcetto ed incapacità di accettare la sconfitta totale delle proprie aleatorie (e presupponenti) posizioni”.

Una sequenza di più o meno velate offese agli altri partecipanti al blog. Lei, forse, ci vuole dire quali post nello specifico sono da considerare “traboccanti di ignoranza”? Vuole spiegarci perché, riferendosi all’Avv. Scaglia, afferma “sollevata da un legale un po’ sofferente per la crisi economica che ha colpito anche il settore”?

Insomma carissimi Renzo Bardelli e Bartoli 64 non ritenete che in un blog si possa e si debba intervenire senza offendere gli altri partecipanti? Quindi con educazione, classe e senza pregiudizi.

Qualora, poi, qualcuno di Voi due, o entrambi, nella risposta, citando i nick dei blogger incriminati di ignoranza, dovesse scrivere nero su bianco qualcosa di non eticamente corretto state pure tranquilli. Le pagine di internet possono essere tranquillamente oscurate. O no . . . ?

Il tesserino giornaliero del Procuratore
15 gennaio 2011 23:48 cyrano
Sul sito della FCI, alla pagina http://www.federciclismo.it/notizie/dettaglionotizia.asp?mcodice=10376 potete leggere:
“Sermoneta Scalo (LT) (16/7) - Successo della finale Tricolore Forense di Crono Individuale e a Coppie promossa dal Comitato Nazionale A.I.M.A.N.C. (Associazione Italiana Magistrati, Avvocati, Notai Ciclisti) (…) protagonista in gara il Procuratore Capo Antidoping Coni Ettore Torri.“

Per i più curiosi, che volessero conoscere anche l’ordine d’arrivo consiglio invece la pagina http://www.aimanc.it/classifiche.asp.

E’ disponibile anche un commento tecnico su: http://www.pedaletricolore.it/2010/10/sermoneta-scalo-latina-campionato-italiano-categoria-forensi-cera-anche-ettore-torri/

Probabilmente il Garante ignorava questa notizia, quando ha scritto che il Dott. Ettore Torri non riveste la qualifica di tesserato.
Oppure sapeva che il Dott. Torri può partecipare a gare pur non essendo tesserato. (provateci voi !!)
Oppure sapeva che il Dott. Torri può ottenere il rilascio di un tesserino a validità giornaliera, come il biglietto dell’autobus.

Per lui non esistono regole.
Può dire qualunque cosa, può fare tutto, c’è sempre una giustificazione, una soluzione, un cavillo.

Sembra la personificazione del motto della “Fattoria degli animali”di Orwell.

“Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri”.

Cyrano

P.S. Naturalmente ho già provveduto a salvare le pagine internet, ultimamente hanno una strana propensione a sparire.

Le guerre perse degli azzeccagarbugli (risposta al Sig. Bardelli).
16 gennaio 2011 21:16 Bartoli64
Egregio Sig. Bardelli,

per prima cosa voglio dire che, sia pur non condividendo sempre alcune Sue prese di posizione, La stimo molto per il Suo impegno civile e sportivo, e il Premio intitolato alla memoria del Suo caro Papà ne è una delle tante dimostrazioni.

Detto questo mi preme rilevare come, tra le varie regole che disciplinano le attività dei blog, non è previsto l’obbligo di dichiarare le proprie generalità e questa scelta del blogger va rispettata.

Per quanto riguarda la mia persona, Le posso dire che le mie posizioni di intransigenza verso il doping mi hanno causato nell’ambiente ciclistico della mia regione più di qualche inimicizia (strano eh?), senza considerare il fatto che la mia figura professionale mi impone di tenere una posizione non troppo “esposta” di fronte ad una platea che può essere davvero notevole per numero di lettori.

In ogni caso, l’anonimato non deve essere usato per calunniare persone (le Redazioni devono vigilare su questo) anche se le fattispecie di scorrettezza che possono verificarsi nei blog sono più di qualcuna ed anche piuttosto meschine miserabili nei modi come quella, ad esempio, di utilizzare doppi (se non tripli) nichkname, oppure di scrivere una montagna di bla, bla, bla e ancora bla, per dimostrare la propria (inconsistente) saccenza con l’evidente fine di “buttarla in corner”, anche quando la REALTA’ DEI FATTI imporrebbe, invece, un sano mutismo……… ma tant’è.

Detto questo, rimarrò per tutti Bartoli64. L’importante per me - oltre al rispetto delle regole - è che il “messaggio” arrivi (e mi pare che arrivi, anche piuttosto bene).

Delle chiacchiere degli azzeccagarbugli davvero poco me ne cale; so di essere tacciato di maleducazione perché ho definito traboccanti d’ignoranza alcun post (e non certo i blogger che li hanno scritti) ma Lei, Sig. Bardelli, come definirebbe un intervento dove - com'è successo per questa vicenda - si sono persino sollevati dubbi sulla legittimità delle indagini condotte dal Dr. Torri perché non è un normale tesserato del CONI?

Non definirebbe Lei, Sig. Bardelli, come colmo d’ignoranza anche al post dove un arguto blogger (dal nick bifronte come Giano) ha scoperto che lo stesso Procuratore - nelle vesti di partecipante ad una gara ciclistica riservata a Giudici e Avvocati - deve per forza di cose avere almeno il tesserino da corridore e che, dunque, è un tesserato del CONI?

Mi capisce Sig. Bardelli? Secondo queste persone (non certo ignoranti ma certamente faziose) il Torri-corridore è sullo stesso piano del Torri-Procuratore(!?)

E cos’altro ancora dire su un altro blogger (molto arguto anche questo) che ironizza sul fatto che il Dr. Torri abbia ricevuto la comunicazione del Garante pur non essendo un tesserato CONI e che altrettanto abbia fatto con la F.C.I. che, sempre a detta del blogger in questione, non c’entrava nulla nella vicenda come se una persona (operante all’interno del CONI con un ruolo di importanza primaria) non avesse il diritto di conoscere l’esito di un procedimento istaurato nei suoi confronti, o come se la F.C.I. non avesse alcun rapporto con l’Associazione dei Corridori Professionisti.

Ecco, Sig. Bardelli, quali sono le guerre perse degli azzeccagarbugli (meschini, pretestuosi e in malafede) con i quali mi scontro sovente sulle pagine di Tuttobici.web.

Le uniche “note di colore”, nelle loro figure tragicomiche, artefatte e paradossali, sono proprio le loro.

Buon per loro che le pagine dei siti internet possono essere oscurate dopo qualche tempo (anche per motivi di opportunità), almeno così non rimarrà più traccia delle immani “panzane” che hanno avuto la leggerezza e l’incoerenza, di scrivere.

Personalmente, però, ho scelto di essere magnanimo con questi reietti……… non salverò i loro cialtroneschi interventi per poterli poi sbandierare in futuro (anche perché non mi va di “sporcare”il mio povero PC).

Auguro a Lei ed a tutti i lettori che - più volte - sono dimostrati interessati ai miei interventi, una lieta serata.

Bartoli64

Per Bartoli64
16 gennaio 2011 23:39 buendia
Ho già avuto modo di dire che lei dovrebbe leggere, prima di scrivere, ma vedo che non ha recepito il consiglio.
L’art.2 comma 6 del Regolamento dice chiaramente che il Garante informa la federazione del Tesserato, non quella del Denunciante.
Poiché il Garante scrive che Ettore Torri non è tesserato, non ha alcun motivo di informare una Federazione.

Ignori pure tranquillamente quanto ho scritto finora, ma faccia bene attenzione a quello che scrivo di seguito.

Lei ha pieno diritto di esprimere le proprie idee, ma nessun diritto di offendere chi ha idee diverse.
Cyrano, Fuente, Nonno ed altri, hanno subito pesanti ingiurie da parte sua, ma con me si sbaglia.
Purtroppo per lei, non sono magnanimo quando si tratta di buona educazione, e non ho alcuna intenzione di tollerare offese da parte sua.
Non si permetta mai più di riferirmi termini come reietto, meschino, pretestuoso e in malafede.
In caso contrario lei avrà modo di conoscere il mio avvocato, ed io di conoscere il suo nome.

Massimo Casavecchia

Qualcuno ha visto questi documenti qua sopra?
17 gennaio 2011 09:28 Bartoli64
Qualcuno ha visto cosa c'è scritto in questi documenti qua sopra?

Si? E allora........ sscccccc!! (ho il dito indice alzato davanti al mio naso e l'aria che sibila fra lingua e incisivi).

Avvocati? Cause? Sono già tutto tremante!

Bartoli64

Non Volevo
17 gennaio 2011 19:17 buendia

Massimo Casavecchia

Non volevo toglierle la parola,
17 gennaio 2011 19:19 buendia
ma solamente le offese.
Se in assenza di queste è costretto a tacere, mi dispiace per lei.

Massimo Casavecchia

Repetita iuvant......
17 gennaio 2011 21:18 Bartoli64
...... mi ripeto: qualcuno ha visto bene cosa c'è scritto nei documenti che compaiono in testa all'articolo?

Allora perchè continua a sparare "panzane a raffica", con tanto di minacce legali per reati insussistenti (come tutte le accuse formulate al Dr. Torri).

Ma perchè non si sta zitto e continua (imperterrito) a fare queste figure "edificanti"?

Mah, misteri delle perversioni mentali umane!

Bartoli64

Caro Bartoli64......
18 gennaio 2011 20:41 renzobarde

Ricambio la sua cortesia. Se mi sono indotto a questa interlocuzione ( dopo avere deciso di NON prendere più in considerazione gli anonimi ) è perchè i suoi scritti hanno un “taglio” serio e tipico della persona di livello. E poi le giustificazioni che Ella ha addotto per “giustificare” il suo anonimato hanno una motivazione di cui mi sento di prendere atto, anche se preferirei che ella si rivelasse con cognome e nome.
Però è certo che ella NON approfitta dell'anonimato per offendere ma per sviluppare confronti dialettici. Io comunque, per principio convinto, non me la sento di prendere atto della tolleranza che i responsabili di “Tuttobici”hanno verso i linguaggi cialtroneschi ed offensivi.
Quando per esempio quel “Fuente” ( e chi è ?) insinua che il mio nome e cognome sarebbe uno pseudonimo, i responsabili di “Tuttobici” ( con la cui testata ho collaborato per 3 anni negli anni '90) non dovevano sentire il dovere di smentire quel ridicolo dubbio ?
Ed ancora perchè si “sviluppa” questa pantomima di “dibattito” sulle lettere di cui sopra che NESSUNO può avere letto, perchè sono illeggibili : ma i soliti responsabili non soddisfano una richiesta corretta e democratica e lasciano che si parli del nulla !
Pier : perchè ?
Quanto a quel che lei dice ovvero che le sue “posizioni di intransigenza verso il doping

( le ) hanno causato nell’ambiente ciclistico più di qualche inimicizia “ anch'io mi trovo da 15 anni in codesta situazione, ma MI SENTO ONORATO che questa massa di
-anonimi
-incolti
-personaggi presumibilmente dopatori e dopanti
-certo compromessi col doping
-personaggi verso i quali ( proprio perchè anonimi) ogni dubbio è lecito-
mi critichino.
E chissenefrega di questi “vigliacchi” ( epiteto corretto e non sostituibile) ?
De hoc satis : mi hanno insegnato i saggi latini.
Concordo con quel che lei dice : “ In ogni caso, l’anonimato non deve essere usato per calunniare persone (le Redazioni devono vigilare su questo)” . Ma continuo a chiedermi da tempo : “perchè la direzione di “Tuttobici” non interviene ?”Ora però non me lo chiedo più.
Non mi interessa : prendo atto che questo ciclismo cariato ed antietico di oggi vive di questi linguaggi e anzi ci prospera !
Ecco perchè un Torri, PERSONA SQUISITA ED ESEMPLARE, è sottotiro !
Perchè ha lavorato bene, ha colpito duro, ha sfidato il potere del Coni , ha dato tanti dispiaceri a quel codardo di Di Rocco !
Ora si mena scandalo perchè egli non sarebe tesserato Coni ?
Già è stato spiegato ad abundantiam come stanno le cose , ma proprio il modo come “Tuttobici” ha presentato tale “questione” ha solo seminato zizzania e fomentato critiche fuori luogo di quelli che lei giustamente chiama “ azzeccagarbugli “ .
Sottoscrivo quindi la sua frase ovvero che per “.. queste persone (certamente faziose) il Torri-corridore è sullo stesso piano del Torri-Procuratore(!?)” e che queste “ sono le guerre perse degli azzeccagarbugli (meschini, pretestuosi e in malafede)”.
Renzo Bardelli


bardelli, basta
18 gennaio 2011 21:40 excalibur
bardelli, basta lamentarsi e fare il paladino! qui sopra le lettere si leggono bene, altrimenti può sempre telefonare alla segreteria dell'accpi, gliene manderanno una copia, anche perché non c'è scritto nulla di segreto.

bardelli, basta! di santo subito ci basta il papa, Torri non è infallibile. Diciamolo che ha detto una stupidata, non vuol mica dire che mandiamo in vacca tutto quelloc he ha fatto!

bardelli, basta! la sentenza qui sopra è uno scandalo e otterrà solo l'effetto di prolungare il disastro, visto che le associazioni si rivolgeranno lala magistratura ordinaria.

bardelli, basta! siccome è un nostro diritto restare anonimi lo facciamo, non sta a lei fare classifiche di anonimi di serie a e serie b.

bardelli, basta! ci spieghi una buona volta - a noi che non lo sappiamo - perché il mondo del ciclismo non ha saputo apprezzare il suo talento di dirigente illuminato, di profondo conoscitore, di competente tuttologo. ce lo dica. e magari anche noi, irrilevanti pulci di un mondo che non ci compete, proveremo a capire.

Presidente Di Rocco, La prego, legga attentamente
19 gennaio 2011 01:12 JoseManuelFuente
Preg.mo Bardelli,

con molta classe, educazione, rispetto e sottovoce, senza urlare, Le domando: “Lei sa leggere e comprendere quello che legge?”

Lei scrive testualmente che “per esempio quel “Fuente” (e chi è?) insinua che il mio nome e cognome sarebbe uno pseudonimo”.

Io, Fuente, avevo scritto testualmente: “Preg.mo Renzo Bardelli, non La conosco, non so se il suo è un nome reale, un nick o altro e poco mi interessa”. Il che significa semplicemente che non La conosco e, pertanto, non posso sapere se Renzo Bardelli è il suo nome vero o un nick. Se un blogger scrivesse un post e si firmasse “Giorgio Rossi”, Lei cosa potrebbe dire? Appunto che non lo conosce e quindi che non può sapere se Giorgio Rossi possa essere il suo nome reale oppure no.

Capisco, caro Bardelli, che probabilmente la cosa che più Le ha fatto ribollire il sangue è che qualcuno non La conosca. E in questo le fornisco immediatamente un tranquillante. Ho una grande passione per il ciclismo ma, purtroppo, vivo lontano dai riflettori. Faccio il portiere di notte in un Hotel e mi scuso, quindi, per il fatto di non conoscerLa. Lei deve essere stato sicuramente un grande giornalista se, come dice, ha collaborato per anni con Tuttobici, giornale di cui condivido molte vedute e mi ritrovo. Ma perché, per il solo fatto che io non La conosco, Lei poi mi offenda non lo capisco e non posso accettarlo.

Mi sembra evidente, infatti, che Lei mi inserisca in una massa indistinta di soggetti con le seguenti testuali (da Lei riportate) caratteristiche:

anonimi
incolti
personaggi presumibilmente dopatori e dopanti (a proposito, illustre Bardelli, cosa significa dopanti?)
certo compromessi col doping
personaggi verso i quali ( proprio perchè anonimi) ogni dubbio è lecito
“vigliacchi” ( epiteto corretto e non sostituibile)
azzeccagarbugli
meschini
pretestuosi e in malafede

Offese pesanti, dure da accettare che, se le mie disponibilità economiche me lo permettessero (purtroppo no), sarebbero certamente da far valutare ad esperti di legge. Tutte insieme, e anche separatamente, non le avevo mai ricevute nella vita. Solo da Lei e da un altro blogger, probabilmente se non erro, giornalista come Lei.

Leggendo le sue offese il mio dispiacere iniziale di averLe potuto mancare di rispetto con la mancata conoscenza si è sopito. Grande giornalista probabilmente, ma certo molto maleducato, mi sono detto.

Non mi piacciono i maleducati e i prepotenti. Vede, caro Bardelli, quello della partecipazione, durante la notte, mentre tutti gli altri dormono, ai blog di Tuttobici è l’unico momento di soddisfazione personale di giornate difficili e pesanti. E’ bello confrontarsi con tante persone, anche famose come Lei, attraverso un blog. Mi da una grande soddisfazione il pensare che le mie opinioni possano essere lette da altri grandi giornalisti, da grandi campioni che poi vedo soffrire e ammiro sulle strade.
La mia passione per il ciclismo è innata e disinteressata. Sono contento di toccare con mano che questo splendido sport sta progressivamente, ma con grande efficacia, debellando la piaga del doping. E mi piace enormemente contribuire nel mio piccolo a questo obiettivo. Quello che ho voluto spesso sottolineare nei miei interventi è che, forse più di tutti, voglio un ciclismo pulito e senza doping ma voglio anche che la lotta al doping sia senza pregiudizi e che eviti accuratamente di fare vittime tra gli innocenti. Nulla di più. Mi piace pensare, certo, che il mondo del ciclismo possa presto avere attori credibili e di peso in grado di difenderlo. Giornalisti, Ciclisti, Direttori Sportivi, Sponsor, o, perché no, politici e personaggi noti di altri settori. Qualche volta mi fermo a sognare che qualche mio scritto possa essere letto da qualcuno che abbia poi la possibilità di far valere il mio pensiero e di riprodurlo in ambiti decisionali elevati. So bene che è un sogno. Ma, Lei forse non lo sa perché probabilmente è stato fortunato nella vita, il sogno è la speranza di tutti quelli che vivono con difficoltà.

Sogno spesso ad occhi aperti. Lo facevo anche da bambino e non ha mai smesso di farlo nonostante si avvicini sempre più il tempo della pensione.

E allora, caro Bardelli, sa cosa sta sognando ora ad occhi aperti e quasi commosso?

Che domani mattina quanto ho scritto faticosamente anche questa notte, tra un cliente e l’altro che mi chiede informazioni, venga letto dal Presidente della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco.

Sogno che non sia un “codardo” come Lei afferma offendendolo pesantemente e sogno che La denunci. E’ il minimo che possa e che deve fare.

Se non lo farà darà a tutto il mondo del ciclismo una chiara dimostrazione. Quella che non è in grado di difendere se stesso e, pertanto, tantomeno il movimento che rappresenta. In tal caso non potrà di certo rappresentare il futuro del nostro sport.

Josè Manuel Fuente

Sig. Fuente, legga bene , per favore-----,
19 gennaio 2011 16:40 renzobarde
Sig. Fuente, legga bene, per favore. A lei ho dedicato SOLO le righe che seguono :
"Quando per esempio quel “Fuente” ( e chi è ?) insinua che il mio nome e cognome sarebbe uno pseudonimo, i responsabili di “Tuttobici” ( con la cui testata ho collaborato per 3 anni negli anni '90) non dovevano sentire il dovere di smentire quel ridicolo dubbio ?".
Ora magari vada a vedere questo sito www.renzobardelli.it e così capirà chi sono e quanto e come , nella mia vita, ho praticato e diffuso solo ETICA, etica umana ed etica sportiva. Renzo Bardelli

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