Giro d'Italia, torna il Colle delle Finestre. E nel 2012...

| 19/10/2010 | 11:12
Quarantacinque tornanti. La strada che va e torna, un balcone un davanzale una finestra più in alto, l’altezza che vista dal basso dà lo sconforto, l’altezza che vista dall’alto dà le vertigini, l’altezza che non è soltanto (soltanto?) 2178 metri, ma è 45 tornanti di agonia. Sua Altezza. I 45 tornanti e le 45 finestre del Colle delle Finestre ricompaiono al Giro dopo sei anni in cui i tornanti erano zitti e le finestre rimanevano chiuse. Piemonte, tra la Val di Susa e la Val Chisone, 18 km obliqui e trasversali, una pendenza di oltre il 12%. Nell’immaginario del popolo del ciclismo resta, impressa indelebile immortale, una foto diventata la foto: Paolo Savoldelli, lo sterrato, le urla. Un uragano di voci e colori, di salita e sassi, di biciclette e ciclismo. Ma anche l’immagine dei tornanti dall’alto di Sua Altezza — le montagne come cattedrali, la strada come una cicatrice, i tifosi come formiche, i corridori come anime a pedali— è da brividi.

Misterioso. Era il 28 maggio 2005, si celebrava la diciannovesima e penultima tappa del Giro, 190 km da Savigliano a Sestriere, Ivan Basso che se ne lavò le mani, Danilo Di Luca che attaccò per la vittoria, Gibo Simoni che si arrampicò per la maglia, Savoldelli che cercò di sposare le gambe alla testa, e il venezuelano Josè Rujano che sventolò le braccia, e anche le orecchie, solo al traguardo. E quel Colle, fino ad allora immacolato perché irraggiungibile, ignoto perciò misterioso, rullato ma sempre pietroso, fu trasformato nel teatro di una sfida primitiva, nel palcoscenico di una guerra bianca, nella pagina di un ciclismo da trincea. Anche stavolta sarà un sabato, un sabato 28 maggio, sempre penultima tappa, penultima scena, penultimo capitolo del Giro: partenza da Verbania, arrivo al Sestriere, 242 km, i primi 196 (già più di una tappa normale) come una rincorsa, un’attesa, due quadrimestri, poi il giudizio universale passando per l’inferno, interpretandolo come un purgatorio e confidando nel paradiso.

Granitico. Lo sterrato del Colle delle Finestre è montanaro, frontaliero, alpino, granitico. Quello di Montalcino è rurale, georgico, eroico, bruno anzi brunello. Lo sterrato del Colle delle Finestre è grigio e minerale. Quello di Montalcino è animale e vegetale. Ma un anno fa, fradicio di pioggia, verniciò i corridori di terra, li atterrì e li atterrò. Lo sterrato del Giro è la memoria che unisce Gerbi a Visconti, che vola da Girardengo a Basso, che stringe Bartali a Nibali. Così antico e remoto da porsi all’avanguardia.

L’Alpe. E siccome il Giro non si ferma mai, siccome si nutre di sfide e azzardi e anche sconfinamenti, nel 2012 s’impadronirà dell’Alpe d’Huez. «L’Alpe» (come la chiamano i francesi) èmezzo italiana. Il primo a salirci da vincitore, al Tour, fu Fausto Coppi nel 1952. Poi ci riuscirono due volte Bugno e Pantani, una Conti e Guerini. Altri tornanti, altre storie, altre battaglie.

Marco Pastonesi
da La Gazzetta dello Sport
Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La stagione delle Classiche del Nord 2025 si appresta a vivere gli ultimi due grandi appuntamenti. Il primo è la Freccia Vallone di domani. Tra i partenti ci saranno gli ultimi 5 corridori capaci di scrivere il proprio nome nell’albo...


Quando indovina la giornata giusta Michael Storer è un corridore davvero capace di fare grandi cose. Oggi al Tour of the Alps 2025 si è tolto di ruota atleti di spessore come Felix Gall, Giulio Ciccone, Romain Bardet e Jai...


Gara in difesa ma piazzamento lodevole per Davide Piganzoli nell’arrivo di Vipiteno, seconda tappa del Tour of the Alps 2025. Lo scalatore valtellinese ha sofferto le sfuriate in salita della Decathlon e poi di Michael Storer, ha perso qualche metro,...


Giulio Ciccone non cerca scuse e non si nasconde dietro un dito. Come è solito fare parla con schiettezza e riconosce i meriti dell’avversario. «C’è poco da dire: è stata una questione di gambe e Storer è andato più forte...


Il ciclismo piange oggi un grande amico, Antonio Pisoni, per tutti, ma proprio tutti «Piso». Un grande fotografo, un compagno di viaggio che praticamente per quarant'anni ha raccontato il ciclismo attraverso le immagini, con una grande passione quale che fosse...


È un colpo importante che potrebbe rivelarsi anche un colpo da ko, quello messo a segno da Michael Storer nella seconda tappa del Tour of the Alps. L'australiano della Tudor, infatti, ha fatto la differenza nel secondo passaggio sulla salita...


In seguito alla morte di Papa Francesco, il CONI e di conseguenza le Federazioni sportive italiane hanno annullato numerose manifestazioni sportive nella giornata di Pasquetta. Una direttiva che però non riguardava il prosieguo della settimana, durante la quale ogni competizione...


La comunità ciclistica e della BGY Airport Granfondo si unisce al cordoglio per la scomparsa di Papa Francesco. La notizia della sua morte ha commosso il mondo intero, toccando il cuore non solo dei fedeli della Chiesa cattolica, ma...


All'età di 48 anni ci ha lasciato Davide Picozzi. L'ex corridore e vice presidente milanese del Pedale Senaghese è stato stroncato da un  male incurabile che da alcuni mesi lo aveva duramente colpito. Dopo una discreta carriera come corridore nelle...


Era inevitabile, gli occhiali volanti di Giulio Ciccone sono tornati al centro delle discussioni questa mattina al villaggio di partenza della seconda tappa del Tour of the Alps 2025 e il leader della corsa ha accettato di parlarne con serenità...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024