Lombardia, il ciclismo protesta e lancia un messaggio...

| 15/10/2010 | 20:57
In occasione de Il Lombardia, appuntamento tradizionale di fine stagione, è stata organizzata un’iniziativa per sensibilizzare appassionati di ciclismo e non circa l’impegno profuso da tutto il movimento per contrastare il fenomeno del doping.
Gli atleti e il personale delle squadre correranno indossando un adesivo giallo con la scritta “Io corro con il cuore”. Il motto scelto da chi dedica la sua vita alle due ruote non può essere frainteso: correre con il cuore significa gareggiare con passione, con correttezza e con le proprie doti naturali.
È quanto fanno i ciclisti.
Verranno inoltre distribuite alla partenza, al passaggio del gruppo sulla Madonna del Ghisallo e all’arrivo più di 2000 borracce contenenti un “message in the bottle” in cui si illustrano gli sforzi che il ciclismo sta compiendo nella lotta contro il doping.
 “Se sappiamo che nel ciclismo c’è il doping, forse è anche perché il ciclismo lo combatte seriamente” recita il volantino, dopo aver elencato tutta una serie di dati oggettivi dai quali emerge con chiarezza quanto efficace e seria sia la battaglia messa in atto in questi ultimi anni dal movimento intero contro coloro che non rispettano le regole.

Parallelamente si è altresì deciso di intraprendere un’azione legale, sia in ambito sportivo che civile, affinché la frase “tutti i corridori sono dei dopati” proferita dal Procuratore Capo Torri non venga bonariamente ridotta ad un semplice “sfogo”, bensì sia considerata come un fatto grave e destabilizzante per tutto il nostro sport e in quanto tale valutata e giudicata.
Le associazioni si sono pertanto appellate al Garante del CONI (ente deputato a giudicare il comportamento di tutti coloro che fanno parte dell’ordinamento sportivo) per ribadire che colui che ricopre la più importante funzione disciplinare sportiva non ha rispettato il codice di comportamento e, per questo, vanno presi provvedimenti.
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COMMENTI
Finalmente il Ciclismo si difende
15 ottobre 2010 21:26 superandy
Finalmente il ciclismo si difende con una bella azione che dovrebbe fare capire a tutti come funzionano le cose dentro il questo sport e perchè ci sono cosi tanti casi rilevati di doping.
Bel volantino che andrebbe distribuito dappertutto e su tutti i giornali non solo sportivi!

FINALMENTE
15 ottobre 2010 23:30 cyrano
Una iniziativa per mettere in luce quanto si fa contro il doping nel ciclismo più che in tutti gli altri sport.
Finalmente una azione verso il CONI per chiedere il rispetto degli atleti e delle regole da parte di tutti, soprattutto di chi le regole deve farle rispettare ad altri.
Finalmente una iniziativa che non pregiudicherà lo svolgimento di una gara che, per la sua storia, merita il massimo rispetto.

COMPLIMETI a chi ha deciso queste iniziative.

SCUSATECI
15 ottobre 2010 23:47 Kapelmuur89
Ottima iniziativa, spero non prevalga la rabbia, e la gara si svolga regolarmente.
Colgo l'occasione per chiedere scusa a tutti i ciclisti stranieri per le parole di Torri. Avrebbero dovuto farlo Petrucci e Di Rocco, ma probilmente avevano altro da fare, SCUSATE ANCHE LORO.

I medici dopatori
16 ottobre 2010 01:59 LorenzoFiuzzi
Bisogna NON LASCIARE IMPUNITI i medici dopatori.
E' inammissibile che i vari Lazzaro e Santuccione siano ancora là a praticare la professione medica.
I medici devono curare gli ammalati, non fare soldi sulla pelle dei corridori.
Senza i medici dopatori, il doping non è praticabile perché l'antidoping si è molto evoluto, e occorrono conoscenze mediche avanzate e continuamente aggiornate per eluderlo.
Col doping moderno c'è una differenza abissale di rendimento tra "farsi" e non farsi, ed i corridori sono le vittime del sistema. BISOGNA PUNIRE PESANTEMENTE I MEDICI DOPATORI, ED I CORRIDORI DEVONO DENUNCIARLI, ma non come Simeoni e Di Luca, ossia dopo essere stati beccati, ma prima.

INUTILI QUESTI SLOGAN
16 ottobre 2010 08:59 wanna
RADIAZIONE A VITA
al primo controllo positivo e basta!!!!!!!!!!!

Bravi ciclisti
16 ottobre 2010 09:17 Vincent
Avete ragione di protestare e difendere il vostro mestiere tifosi e appassionati siamo con voi perché il sistema deve essere rinnovato e i corridore devono essere più tutelati .

difendere gli sconfitti
16 ottobre 2010 09:45 eroico
Perché non si parla mai di quei corridori che vengono penalizzati dalle prestazioni dei loro colleghi dopati? Quante carriere mai sbocciate per dei secondi posti onesti dietro a vincitori disonesti ? Sono i corridori i primi a non dovete accettare in gruppo coloro che hanno barato.

curiosità
16 ottobre 2010 09:51 roby010
sarèi curioso di vedere gli stessi controlli e regole anti doping nel CALCIO...ma mi sembra impossibile troppo business......

16 ottobre 2010 10:56 lele
Generalizzare è sbagliato,però......!
Anche oggi chi "Corre col cuore" cioè tutti generalizza.
Mi auguro sia una cosa positiva e non vorrei magari leggere sul giornale fra due o tre settimane che qualcuno ha corso con troppo cuore! ...alle volte l'eccesso di zelo!

ANTIDOPING SEMPRE
16 ottobre 2010 11:25 falco
Se il ciclismo vuole combattere veramente il doping, senza ipocrisia, devono essere effettuati i controlli anche in tutte le gare minori juniores, dilettanti
e soprattutto per cicloamatori. SE LO VUOLE.

"io corro con il cuore"
16 ottobre 2010 12:23 Giulietta
Lele, è vero che generalizzare è sbagliato e soprattutto quando chi lo fa è estraneo al gruppo come il caro Procuratore Torri che, per il ruolo che riveste, si doveva dimettere immediatamente.
Auspico che la Giustizia trionfi comminando una sanzione esemplare proprio perché c’è bisogno di tornare a credere nella Legge e non c’è occasione migliore di questa.
Ma questa grande iniziativa di oggi “Io corro con il cuore” viene proprio dal cuore di tutti coloro, ciclisti e non, che lottano quotidianamente contro il doping e, mi creda, sono veramente tanti.
Questa giornata segnerà la storia, una storia nuova del Ciclismo con la C maiuscola perché come da tempo si punisce chi “fa il furbo” è arrivato il momento di premiare pienamente e senza ombre di sospetto, chi è onesto!
E’ questo che chiedono quei corridori, di credere in loro senza riserve!
La Giustizia, se veramente funziona, piano piano non lascerà scampo a chi non è giusto che faccia parte di questo sport!
Ma, per gli altri sport che si fa?

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