Gf Selle Italia, a Cervia è festa Viner

| 12/04/2010 | 14:34
L'ex prfessionista Luca Fioretti ha vinto a Cervia la ''Via del Sale - Selle Italia'', battendo in volata altri due ex professionisti, cioè Gianluca Cavalli del Team Maggi e Ivan Fanelli del Team Giordana Tuttosport. La gara di 165 km si è subito incendiata con una fuga dopo pochi chilometri dove Fioretti e Cavalli erano i protagonisti insieme a Rizzi. Nella parte centrale della gara soltanto Fanelli è riuscito a recuperare i battistrada che si sono giocati l'arrivo in volata, con il giovane Fioretti che ha avuto la meglio sui compagni di fuga, conquistando il successo in una delle più affascinanti granfondo della stagione.
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COMMENTI
ex prof
12 aprile 2010 16:27 scratch
Capisco poco di ciclismo di alto livello come quello delle granfondo ma leggendo l'ordine d'arrivo di questa importante gara ho contato sette ex professionisti tra i primi nove e tra le donne ha vinto pure la Luperini... Complimenti ai nostri eroi che si sfidano a colpi di pedale e si esaltano proprio come hanno sempre sognato fin da bambini. Nel giorno del trionfo di Cancellara alla Roubaix, il movimento delle granfondo ci ha regalato ancora una volta una una bella pagina di sport. Le società giovanili chiudono, le gare (quelle vere) diminuiscono a vista d'occhio e qua ci si esalta mettendo in bella evidenza lo stato di "ex professionista". Il ciclismo è lo sport più bello del mondo ma mi chiedo perchè uno che è stato professionista, e dunque ha raggiunto il massimo, debba fare queste cose; un po come un medico che dopo essere stato primario di un ospedale va a fare l'infermiere, del resto l'ho premesso: capisco poco di ciclismo... Mah....

ed io lavoro
12 aprile 2010 17:00 incredibol
sono anni che partecipo alle granfondo, oltre a levare ore alla famiglia,mi privo di ogni squisitezza a tavola, mi alleno e mi alleno, però ogni domenica mi scontro con chi di lavoro fà solo il corridore, 1200,00/1500,00 euro al mese di stipendio, senza contare tutti i problemi di doping che hanno avuto quando correvano, perciò perdono il pelo ma non il vizio, se questi ex prof corressero fuori classifica ogni domenica mi piazzerei nei primi cinque, ditemi voi se questo è sport.

incredibol????
12 aprile 2010 17:30 fabri77
caro incredibol...invece di dire cavolate e prendere scuse statti a casa che è meglio...!non vedo perche dovrebbe comparire il tuo nome nell albo d oro delle granfondo piu prestigiose dato che come hai detto tu appunto lavori. se lavori durante la settimana la domenica vai a correre e divertiti....no che vai a correre e poi siccome non hai il motore cerchi le scuse! se lavori vuol dire che il corridore non sei mai stato in grado di farlo....quindi falla finita e lascia in pace questi atleti che ieri si sono fatti 5 ore di fuga al freddo e al gelo...e non sono certo venuti a casa tua a cercarti da mangiare! e se davvero fossi stato un cicloamatore, il vero cicloamatore non toglie tempo alla famiglia e non rinuncia a niente a tavola e mangia tutto...e soprattutto non prende scuse quando non ce la fa! sai come si dice, la volpe quando non arriva a prendere l uva dice che è marcia!!

fabri 77
12 aprile 2010 18:08 overend
ci volevi proprio tu.. a commentare...mi dai un ottimo spunto.
da come hai risposto a incredibol, si direbbe che questi tre pseudo ciclisti che sono andati a podio sarebbero dei corridori?? fioretti?cavalli?fanelli? corridori? ma dove? in che gare? nelle gare come la via del sale in mezzo ai panettieri e ai ragionieri forse la spuntano......forse... hanno fatto cinque ore di fuga al freddo e al gelo? ma poveretti...che bravi. Pensavano di essere alla Roubaix? Peccato... Ma il tuo amico Fioretti che decantavi qualche mese fa a quanto pare si è rassegnato a primeggiare nelle gare dove il primo premio è una mortadella (quando va bene). Smettetela, parliamo di CICLISMO x favore

con Incredibol
12 aprile 2010 18:20 scratch
Dire che condivido al 100% quanto ha scritto Incredibol è poco e dire che sono sconcertato dalle parole di fabri77 è altrettanto poco!!!
Apprezzavo Fioretti, Cavalli, Fanelli, Rizzi, Kairelis, Krol e Bertuola (questi sette si sono piazzati nelle prime nove posizioni alla Granfondo di Cervia) quando erano tra i protagonisti delle gare tra i dilettanti. Se li metti insieme nelle categorie giovanili avranno vinto più di un centinaio di corse, ma dire che sono grandi atleti ora che il mondo dei prof li ha scaricati in malo modo e ora che lottano contro impiegati statali o pensionati mi sembra troppo.
Caro Fabri77, se mi posso permettere ti do un consiglio: vai a vedere ogni tanto una gara di allievi o juniores, lì ti renderai conto di cosa significa avere passione e fare tanti sacrifici per raggiungere un sogno; altro che i tuoi eroi da "fuga al Giro del Trentino"!

UNA VOLTA
12 aprile 2010 18:30 vampiro
Bei tempi gli anni addietro quando
Per trovare una notizia sul mondiale under 23 dovevi aspettare con ansia e scovarla.

Ora il giorno dopo Robauix nella prima pagina dell impresa di cancellara non si ha piu notizia,risalta agli occhi una Granfondo catg cicloamatori...

Bei tempi!

La soluzione sarebbe quelle di catalogare le notizie come fa ciclonews

Almeno li hanno rispetto per i VERI corridori
e hanno un occhio di riguardo
per chi lo vorrebbe diventare
e chi lo è stato.

vampiro
12 aprile 2010 19:36 claudino
concordo in pieno io sono stato il primo e forse l unico a scrivere facendo i complimenti all impresa di cancellara per una gran fondo hanno gia scritto in 9.bravi come ho gia scritto giorni fa polemici gufatori tanti ma appassinati e amanti del ciclismo in questo blog pochi.

X FABRI77
12 aprile 2010 20:43 velo
Non condivido quanto tu pensi, io personalmente dico a tutti i veri cicloamatori di non andare più alle gran fondo che sono diventate buisiness per chi organizza, questi non ho parole per chiamarli ex, dico di provare andare a lavorare e poi trovare il tempo per allenarsi. Fioretti la pubblicità che fà allo sponsor gli permette di vagabondare. Il patetico scrive lettere di rammarico percè non l'hanno confermato, ma va a lavurar.

un po' di chiarezza...
12 aprile 2010 21:27 ciclismochepassione
@scratch
mi piacerebbe sapere per quale ragione tu debba prendere in giro dei corridori che, siano ex-prof o meno, hanno sicuramente faticato e sofferto per quella che è la loro passione (mi riferisco alla frase "Complimenti ai nostri eroi che si sfidano a colpi di pedale e si esaltano proprio come hanno sempre sognato fin da bambini" ).
Vorrei anche capire dove l' articolo, a tuo parere, "esalta mettendo in bella evidenza lo stato di ex-prof" perché a me sembra che lo faccia più che altro a titolo di cronaca.
Già che ci sei ti pregherei di spiegarmi cosa intendi per “gare vere”: solo quelle dei prof? O anche i dilettanti? E gli juniores e le altre categorie giovanili? Insomma su quale parametro basi il tuo giudizio di “gara vera”? L' età? L' importanza? Il ritorno mediatico? Per quello che può contare il mio parere, per me la gara potrebbe essere anche quella tra due ottant' enni che si sfidano su un cavalcavia in allenamento. Non conterà niente per nessuno ma per loro è gara (o sfida o competizione, chiamala come vuoi). Quindi per coloro che prendono la Gran Fondo come competizione essa diventa gara vera (che sia per il primo posto o per il millesimo). Per chi invece la prende come gita turistica essa diventerà una bella pedalata tra amici.
Infine vorrei cercare di rispondere al tuo quesito “perchè uno che è stato professionista, e dunque ha raggiunto il massimo, debba fare queste cose”: la risposta è semplice e complessa allo stesso tempo perché ognuno potrebbe avere motivazioni diverse. Potrebbero esserci quelli che lo fanno perché sperano di tornare tra i prof e nel frattempo vogliono mantenere un discreto stato di forma senza doversi soltanto allenare. Oppure alcuni potrebbero farlo per divertimento e per continuare a coltivare la passione di una vita senza dover rinunciare all' agonismo. Altri magari lavorano e lo fanno per arrotondare lo stipendio (cosa che può far comodo in questi tempi). Qualunque sia la motivazione comunque non vedo perché, a coloro che sono stati prof, debbano essere precluse le gran fondo visto che sono a tutti gli effetti delle gare (cosa che mi pare tu voglia sottintendere con il tuo intervento).

@ incredibol
lavori?...buon per te in questi tempi di crisi in cui molti si sono trovati senza lavoro direi che è un' ottima cosa. Non capisco però perché tu ti debba lamentare con chi va solo in bicicletta e poi ti arriva davanti come se loro non facessero sacrifici (allenamenti, ore tolte alla famiglia, ecc...). Se volessi, potresti sempre licenziarti e fare il gran fondista per lavoro...non penso che ti converrebbe ma sarebbe indubbiamente un enorme sacrificio.
Se potessi evitare di (S)parlare di doping te ne sarei grato, visto che dei 4 nominati nell' articolo nessuno,che io sappia, ha mai avuto problemi di doping.
La frase che hai scritto alla fine mi sembra un po' da “rosicone”...ovvero che ti rode perché ci sono corridori che ti privano del piazzamento tra i cinque...ma mi domando: alla fine a te cosa importa visto che non lo fai per lavoro?...cosa te ne viene in tasca?...non puoi comunque essere soddisfatto per essere arrivato (sparo a caso) 30° superando quasi 6000 partecipanti, piuttosto che lamentarti perché ci sono degli ex-prof davanti a te in classifica?

@fabri77
non è detto che chi non è riuscito ad arrivare tra i professionisti non abbia il motore o non sia stato in grado di fare il corridore, magari ha scoperto tardi il ciclismo o non ha avuto possibilità di praticarlo (non vuole essere una critica ma soltanto un invito a moderare i termini).
Per il resto mi trovo d' accordo con te quando dici “se lavori durante la settimana la domenica vai a correre e divertiti” nel senso che, fermo restando lo spirito di competizione, le gran fondo (e lo sport in generale) dovrebbero essere fatte soprattutto per divertimento e passione.

@overend
vale quanto detto a scratch ovvero non capisco perché tu debba denigrare dei corridori (sì per me sono corridori, alcuni dei quali vanno più forte di certi professionisti che trovano squadra grazie allo sponsor o a conoscenze varie) che fanno fatica e sacrifici resi forse ancora più “onerosi” dal fatto che in queste gare “il primo premio è una mortadella” (non è la Roubaix dove chi vince prende, giustamente direi, parecchi soldi).

@scatch 2
“Apprezzavo Fioretti, Cavalli, Fanelli, Rizzi, Kairelis, Krol e Bertuola (questi sette si sono piazzati nelle prime nove posizioni alla Granfondo di Cervia) quando erano tra i protagonisti delle gare tra i dilettanti...ora che lottano contro impiegati statali o pensionati mi sembra troppo” ...più che altro direi che lottano tra di loro...perché lo facciano non lo so (non posso entrare nelle loro menti) ma non mi permetto nemmeno di giudicare le loro scelte (visto che non li conosco e non so quali problemi possano aver avuto nel mondo dei prof che “li ha scaricati in malo modo” )

@vampiro
completamente d' accordo sul fatto di catalogare gli articoli per una maggior fruibilità del forum, un po' meno quando sottintendi che i cicloamatori non sono VERI corridori in quanto per me ogni persona che va in bicicletta merita rispetto (sia per i sacrifici sia perché con la gente che c' è in giro in macchina bisogna aver “coraggio” ad avventurarsi sulle strade)

@velo
completamente d' accordo con te sul fatto che le gran fondo siano diventate un business perdendo, in questo modo, il vero spirito di corse amatoriali che, a mio parere, dovrebbero essere fatte per divertimento, per ammirare paesaggi nuovi e magari per sfidare i propri amici in salita. Per concludersi poi con un bel panino col salame e una bottiglia di buon vino rosso...per chi guida solo acqua però :)


Concludo facendo i complimenti a chi è arrivato a leggere fino a qui e scusandomi per l' intervento forse troppo prolisso. Spero di non aver offeso nessuno con le mie parole (nel caso assicuro che non era mia intenzione) e invito tutti gli appassionati di ciclismo ad aver rispetto per coloro che praticano, in primo luogo per passione, questo splendido sport, a qualsiasi livello, dal bambino che lo fa per gioco, al professionista che lo fa per lavoro all' amatore che lo fa per divertimento.

ciclochepassione
12 aprile 2010 22:37 vampiro
Hai ragione bisogna aver coraggio per avventurarsi sulle strade.

Bisogna xò esser coerenti che corse storiche non devono passare i secondo piano dopo 1 giorno.

X ciclismochepassione
12 aprile 2010 22:41 scratch
Caro appassionato di ciclismo, ho premesso che capisco poco di questo sport e ti ringrazio per avermi aperto su alcuni apetti che ignoravo. detto questo rispondo ai tuoi quesiti per quanto mi riguarda:

- Non ho certo preso in giro nessuno; mi sembra molto strano che ragazzi che hanno inseguito e raggiunto un sogno, quello del professionismo, e che fino allo scorso anno gareggiavano in gruppo con Boonen o Cancellara oggi si sfidino in manifestazioni (non le chiamo "gare") alle quali partecipa il ragionier Fantozzi.
- L'articolo secondo me (capisco poco di giornalismo) esalta lo stato di ex. Non bastava scrivere "Fioretti ha battuto in volata Cavalli e Fanelli"? Allora si dovrebbe scrivere anche "bella prestazione per il postino Rossi che nella volata per la novantesima posizione ha preceduto l'ex impiegato del catasto Bianchi"
- Per me le gare vere, come hai ben intuito, sono quelle riservate agli esordienti, allievi, juniores, dilettanti e professionisti. Insomma quelle gare con le quali si da la possibilità ai giovani di coltivare una passione e ai professionisti di svolgere un mestiere. Per gli ottantenni ci sono le cicloturistiche che sono bellissime. Mi fa abbastanza ridere sentire un signore di 60 anni che dice "vado a correre"
- Per quanto riguarda il discorso degli ex prof alle granfondo sono contrario per lo stesso motivo che ha spiegato incredibol. Queste manifestazioni devono dare spazio ai cosiddetti "pedalatori della domenica"; gli ex dovrebbero almeno avere il buongusto di non influire sul risultato. Sarebbe come se uno juniores partecipasse ad una gara per esordienti... Ti piace vincere facile? Ma forse correre in bici è sempre meglio che lavorare.
- Secondo me il loro problema tra i professionisti è stato uno solo: la mancanza di risultati. Come ho scritto questi sette ex professionisti nelle categorie giovanili hanno vinto tantissimo mentre tra i professionisti in sette non credo abbiano finito 20 corse e dunque i loro datori di lavoro non gli hanno rinnovato la fiducia. Questo mi pare che accada anche nel mondo del lavoro "vero": conosco aziende che hanno licenziato alcuni dipendenti per "scarso rendimento". Quindi sognano di ritornare prof a 30/32 anni? Capisco che con la crisi di oggi sia difficile trovare un'occupazione seria ma almeno potrebbero mettere a disposizione dei giovani la loro grande esperienza e il loro bagaglio tecnico facendo un corso per direttore sportivo.

Questo, caro ciclismochepassione, è il mio punto di vista, quello di una persona che forse apprezza troppo gli sforzi delle piccole società e dirigenti che dedicano tempo e danaro allo sviluppo di questo sport e che non apprezza carrozzoni creati per fare businnes e per fa giocare ex professionisti... Forse sono troppo romantico e forse capisco un po poco di ciclismo.

x fabri77
13 aprile 2010 08:23 luciano55
caro Fabri 77, dammi una risposta:
Fioretti è dell'84, perchè, anzichè fare l'amatore e vincere le Granfondo (e già il termine "vincere", per una manifestazione che in origine non era neanche competitiva, mi fa ridere) non s'è cercato una squadra dilettantistica italiana o straniera (magari appena oltre confine) per correre la Internazionali e allora sì, se lo meritasse, tornare con dei risultati VERI fra i prò??

Certo, la risposta credo di saperla...

ciclismoreale
13 aprile 2010 08:51 overend
Grazie per tutte le delucidazioni che ci hai dato, quasi in forma privata a ciascuno di noi, del resto anch'io come scratch, capendo pochissimo di ciclismo, non immaginavo certo che Fioretti,Cavalli e Fanelli fossero cosi forti e cosi meritevoli. Peccato che superati i trent anni da che mondo è mondo riuscire a tornare a fare i professionisti mi pare improbabile ma, capendo poco di ciclismo, chissà che il ciclismo di oggi sia cambiato e l'anno prossimo vedremo in magia SKY, LAMPRE,GARMIN, questi tre eroi che si allenano sei ore al giorno per battere coloro che la domenica partecipano alle gran fondo. Certo è che,caro ciclismo reale, il CICLISMO, quello che parte dagli esordienti ,giovanissimi,allievi, junior ,dilettanti,elite, prof, è tutt'altra cosa. Quello che mi preoccupa è la mentalità di questi ragazzi. Per intenderci: dimmi quali Professionisti Veri(e quanti) conosci che hanno deciso di fare i granfondisti. Solo coloro che facevano fatica tra i Prof hanno ripiegato su queste manifestazioni.

overend
13 aprile 2010 14:39 claudino
non avevamo dubbi ma neanche un po che capivi poco ,io direi niente di ciclismo. vai a cercare un sito di bocce.

...
13 aprile 2010 17:32 ciclismochepassione
@ vampiro
certo alcune gare dovrebbero essere tenute in prima pagina per più tempo ma, comunque, per coloro che frequentano il sito non è un grosso problema trovare le notizie (fermo restando quanto detto in precedenza riguardo alla separazione tra le varie categorie)

@ scratch
- se non era tua intenzione prendere in giro tanto meglio. Ad ogni modo non è poi così strano vedere ex- prof che si sfidano in queste manifestazioni perché chi ha corso in bici (soprattutto coloro che lo hanno fatto per anni) sente il bisogno di confrontarsi con gli altri (ovvio che il confronto sarà ristretto a pochi corridori, non credo che un ex-prof trovi molti stimoli a staccare il “ragionier Fantozzi”...che comunque ha pur sempre vinto la coppa Cobram :) ...) ;
- per saperlo bisognerebbe chiederlo al giornalista ma più che esaltare direi che, al massimo, ha voluto sottolineare il fatto che in passato erano professionisti ;
- è un tuo modo di vedere e lo rispetto, io preferisco non fare distinzione tra gare “vere” e non (ad esclusione di quelle manifestazioni fatte solo per spettacolo e decise a tavolino prima della partenza);
- secondo me finché rimangono manifestazioni competitive (con classifiche, premiazioni,ecc.) tutti hanno il diritto di parteciparvi. L' errore, se mai, è aver messo un limite di età tra i dilettanti togliendo di fatto la possibilità agli ex-prof giovani e a coloro che non sono riusciti a passare tra i prof di gareggiare se non con gli “amatori” (questo limite d' età esiste solo in Italia da quando si è passati dai dilettanti di prima e seconda serie al sistema Under 23-Elite s.c.).
Fermo restando che, a mio parere, le gran fondo dovrebbero essere rese amatoriali con partenza “alla francese” e senza classifiche (ripristinando però il vecchio sistema dilettantistico).
Vincere non è poi così facile (viste le medie e le velocità che tengono i primi in salita) e non è detto che chi partecipa (e arriva davanti) alle gran fondo non svolga anche un lavoro.
- non so quale possa essere stato il loro problema poiché non li conosco (e non mi piace esprimere pareri o emettere sentenze su persone che non conosco) però se vogliono partecipare alle gran fondo (qualunque scopo si prefiggano) non vedo perché debba essergli impedito.
Trovare società dove fare i direttori sportivi non penso sia così semplice e poi non è detto che ne siano capaci (soprattutto nelle categorie giovanili).

Credimi anche io non apprezzo “carrozzoni creati per fare businnes e per fa giocare ex professionisti” e preferirei che si spendessero risorse per rilanciare il ciclismo agonistico piuttosto che quello amatoriale ma non me la sento nemmeno di disprezzare queste manifestazioni.

@ luciano 55
provo a darti io una risposta (magari poi mi sbaglio)...di squadre che tengono corridori “fuori età” (nel senso che possono fare solo le internazionali) in Italia non ce ne sono e all' estero non è semplice trovarle (a meno di non avere conoscenze).
Poi magari ci sono altri motivi.

@ overend
-mi sa che hai fatto confusione con il nickname...comunque immagino rispondessi a me;
-“del resto anch'io come scratch, capendo pochissimo di ciclismo” non ho mai detto che capite poco di ciclismo e non credo che il post precedente sottintendesse una cosa del genere.
-“non immaginavo certo che Fioretti,Cavalli e Fanelli fossero cosi forti e cosi meritevoli” parole tue, non certo mie (non mi sembra di averli elogiati in nessun modo);
-“Peccato che superati i trent anni da che mondo è mondo riuscire a tornare a fare i professionisti mi pare improbabile ma, capendo poco di ciclismo, chissà che il ciclismo di oggi sia cambiato e l'anno prossimo vedremo in magia SKY, LAMPRE,GARMIN, questi tre eroi che si allenano sei ore al giorno per battere coloro che la domenica partecipano alle gran fondo”
non mi sembra nemmeno di aver detto che il loro scopo sia quello di tornare tra i prof...come detto sopra potrebbe (condizionale ovvero ipotesi) essere quello per alcuni, per altri...non sto a ripetermi visto che le mie ipotesi le ho già scritte nel post precedente...
-Sul fatto che il ciclismo sia cambiato non c' è dubbio...peggiora ogni anno che passa.
-Non capisco perché seguiti (in tono sprezzante direi) a chiamarli “eroi”...non mi sembra che facciano niente di male da doverne parlare con disprezzo.
-“Certo è che,caro ciclismo reale, il CICLISMO, quello che parte dagli esordienti ,giovanissimi, allievi, junior ,dilettanti,elite, prof, è tutt'altra cosa”
gradirei che mi spiegassi perché il ciclismo praticato da un bambino di 7 anni sia diverso da quello praticato da un amatore (ex-prof o meno) di 30 anni...a parte l' età ovviamente.
Perché vedi se la differenza sta nel fatto che il bambino può coltivare il sogno di diventare professionista mentre per l' amatore quel sogno ormai si è (salvo casi eccezionali) infranto, ciò non toglie che sempre di ciclismo si tratti, ovvero di fatica, di sacrificio,di passione,di divertimento, di spirito di competizione,etc...
-“Quello che mi preoccupa è la mentalità di questi ragazzi” ...non capisco cosa ci sia di preoccupante nelle menti di ex-prof che fanno le granfondo...non sono mica dei criminali.
-“Per intenderci: dimmi quali Professionisti Veri(e quanti) conosci che hanno deciso di fare i granfondisti. Solo coloro che facevano fatica tra i Prof hanno ripiegato su queste manifestazioni”
mi sembra ovvio che se uno ha la possibilità continuerà a fare il professionista, comunque c' è anche qualche ex-prof “vero” (tipo Bartoli o Cassani) a cui piace prendere parte a qualche gran fondo (per divertimento o per nostalgia, non saprei dire).

x ciclismochepassione
13 aprile 2010 18:47 luciano55
se uno come Fioretti (e chi come lui) faticherebbe a trovare squadra fra i dilettanti (italia o estero) anche potendo "solo" correre le internazionali, allora è proprio meglio che abbandoni il sogno di tornare professionista...
Altrimenti i vari Alberio, Costanzi, Pedrazzini, cosa dovrebbero dire???

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