
A due mesi dalla sua classificazione come atleta disabile vince due titoli di campione del mondo, a cronometro e su strada, a Bogogno (NO), ed il titolo mondiale, con record, nell’ inseguimento Pista a Manchaster, Prima, due ottimi posti agli Europei della Federciclismo e una miriade di gare in mountain bike. In mezzo, un incidente sull'amata bici, che non gli ha tolto un briciolo di grinta, anzi, gli ha "regalato una nuova, meravigliosa famiglia, quella paralimpica" È successo tutto a luglio 2009, e da lì in poi, per Michele Pittacolo, è cambiata la vita. Prima ha chiuso la pompa di benzina che gestiva con il suocero, "tanto guadagnano solo i petrolieri - dice Michele,, i gestori quasi nulla", poi viene classificato al Comitato Italiano Paralimpico come atleta disabile (CP4 la sua categoria) e due giorni dopo già vince due titoli italiani Cip sulle due ruote. Ad agosto presumibilmente si prende qualche ora di svago e di vacanza, ma poi a settembre è in pista, con la maglia azzurra ai Mondiali su strada di Paraciclismo di Bogogno, Lì, non ce n'è letteralmente per nessuno, nella sua categoria: tanto che Michele taglia per primo il traguardo per due volte, nella prova in linea e in quella a cronometro, entrando di diritto nell'Olimpo del Paraciclismo. "Sono arrivato al Comitato Paralimpico in punta dei piedi - racconta - dopo 7 anni di dilettantismo e 2 in mountain bike, la mia passione. Ma facevo anche gare con la Federazione Olimpica. In tutto conto 370 vittorie nella mia carriera. Non volevo pestare i piedi a nessuno, e loro mi hanno accolto come un fratello. È magnifico il gruppo che ho trovato, dal punto di vista umano". Friulano, niente grappa e polenta, ma pastasciutta e mozzarella tra le sue tentazioni a tavola, Michele Pittacolo è un ragazzo di 40 anni, che lascia presto gli studi, per problemi familiari, parla a raffica e passa più tempo sulla sua bici che a piedi. Era in bici pure quando una macchina, lungo la strada, non si è accorta di lui e l'ha investito, nel 2007, due mesi dopo aver conquistato un grande quinto posto agli Europei di Ciclismo di Praga. Michele non indossava il casco, e il danno più grave l'ha riportato proprio alla testa: "Me l'hanno ricostruita, la testa - dice -, e parte del braccio destro. Tecnicamente ho riportato trauma cranico con ematoma epidurale". Poi si risveglia da 5 anestesie totali, interventi chirurgici complicatissimi, che ricuciono testa, braccio e mano destra. È un miracolato. All'inizio, gli sembrava nulla di che, si era ripreso, "anche se la riabilitazione poteva fare poco, essendo compromesso in parte il sistema nervoso", correva ancora come prima con i normodotati, e all'Europeo del 2009 aveva portato a casa un ottimo quarto posto, stavolta "purtroppo tra l'invidia e la cattiveria di molti colleghi, davvero brutta cosa". Poi si è accorto di stancarsi prima di un tempo, di non riuscire più a fare tante cose insieme, di ritrovarsi la mano atrofizzata dopo due ore di bici, di fare ogni tanto cilecca con la memoria. Ha capito che poteva gareggiare, anche, con i colleghi disabili, sotto le insegne del Cip e con la sezione paralimpica della Federciclismo. "Monto sulla mia bici adattata, con il freno sul manubrio sinistro perché con la destra non ho più molta presa, e vado". Va, Michele, va che è una meraviglia: e con il Cip, dopo il lusinghiero quarto posto europeo con i colleghi normodotati, trova la sua gloria sportiva, diventa tre volte campione del Mondo E oggi Michele Pittacolo, che è sposato con Raffaella e nel tempo libero restaura mobili antichi, ha trovato nel Cip una "grande famiglia" e ora anche la Società Ciclistica Fontanafredda, società Friulana che da 35 anni svolge attività giovanile. Per il 2010, dopo diversi incontri e colloqui tra la Presidente del Comitato Regionale Paralimpici proff ssa Marinella Ambrosio, il Presidente del Com. Reg. FCI sig. Bruno Battistella e la presidente del Com. Prov. FCI sig.ra Eliana Bastianel si è giunti ad un accordo per tesserare Michele con la nostra Società. Importante ed indispensabile è stato e sarà l’appoggio della Regione Friuli V.G. che, tramite il Vice Presidente dott. Luca Ciriani, lo ha nominato testimonial della Regione in prospettiva “Londra 2012”. E’ un onore ed un orgoglio per noi aver tesserato un atleta cosi prestigioso che sicuramente sarà di traino per tutto l’ambiente ciclistico e non solo paralimpico. Appuntamento per Venerdì 12 Marzo p.v. ore 18.00 presso la sede di “DEL BEN Formaggi” per la “Presentazione Ufficiale delle Squadre ed Attività 2010” della Società Ciclistica Fontanafredda nell’occasione, alla presenza del Presidente Nazionale FCI Renato di Rocco, di Michele Pittacolo e di numerose altre autorità politiche e sportive.
Il Friuli Venezia Giulia è la prima regione italiana ad avere, fra i propri testimonial, un atleta paralimpico. Si tratta di Michele Pittacolo, che ho incontrato ieri mattina per ufficializzare questa partnership. E’ un onore per il Friuli Venezia Giulia avere fra i propri testimonial questo grande campione del ciclismo; come Regione lo sosterremo nella sua preparazione agonistica anche in prospettiva delle Olimpia di Londra 2012. All’incontro erano presenti anche Mauro Chiarot (Vicepresidente regionale della Federazione Ciclistica Italiana), Marinella Ambrosio (Presidente Comitato Regionale Paralimpico) e Gilberto Pittarella (Presidente S.C. Fontanafredda, società con cui Pittacolo è tesserato). Pittacolo gareggerà portando sulla maglia il logo del Friuli Venezia Giulia e contribuirà quindi a far conoscere la nostra terra nel mondo. La tenacia, l’impegno e la perseveranza che l’hanno portato a conquistare numerosi successi sono le qualità tipiche della nostra gente, non potevamo quindi trovare atleta migliore per farci rappresentare nel resto d’Italia e all’estero. Pittacolo è reduce da una annata agonistica di altissimo livello: ha infatti conquistato tre titoli mondiali paralimpici di categoria: nella cronometro e nella corsa su strada ai mondiali di Bogonio e, a quelli su pista di Manchester, nell’inseguimento, specialità nella quale ha stabilito anche il nuovo record del mondo. Sempre a Manchester Pittacolo ha conquistato anche la medaglia di bronzo nel chilometro da fermo, mentre al velodromo Bottecchia di Pordenone l’atleta originario di Ronchis ha vinto i campionati italiani paralimpici di inseguimento e del chilometro da fermo.
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