Giro del Centenario, una grande festa con otto Re

| 07/05/2009 | 21:38
Il Giro sale in gondola e va alla ricerca del suo vero padrone. Sabato il via da Venezia, con una cronosquadre che servirà solo ad assegnare la prima maglia rosa, ma in realtà il gioco dei pronostici, delle previsioni piùo meno azzardate, è già cominciato.
Oggi gli organizzatori dell'edizione del centenario hanno avuto l'idea di mettere insieme seduti intorno ad un tavolo otto big che, a vario titolo, sono già protagonisti. Otto re in cerca di una corona, molti dei quali hanno già vinto il Giro: Stefano Garzelli (2000), Gilberto Simoni (2001 e 2003), Damiano Cunego (2004), Ivan Basso (2006), Danilo Di Luca (2007), ai quali sono stati affiancati lo spagnolo Carlos Sastre (vincitore del Tour de France 2008), il russo Denis Menchov (trionfatore
della Vuelta 2007) e sua maestà Lance Armstrong, che di Tour ne ha vinti ben sette, fra il 1999 ed il 2005.
Prima il bagno di folla in piazza San Marco, per la presentazione ufficiale delle 22 squadre ammesse, poi il confronto con i giornalisti, nell'Arsenale di Venezia. Basso siede accanto ad Armstrong ed è a quel punto che si capisce come il duello (magari a livello nervoso) sia già iniziato; magari non proprio con re Lance, ma con il suo compagno dell'Astana e
connazionale Levi Leipheimer. «Non lo conoscete, Lance - dice Basso, rivolgendosi ai giornalisti - quando parte fa paura. Se dovremmo attaccarlo presto? Bisogna stare tranquilli ed aspettare il proprio momento: non si può andare a tutta ogni giorno, magari stressandosi inutilmente. Già alla prima settimana, quando affronteremo le Dolomiti, si potrà avere un'idea di come possono andare le cose».
Armstrong ascolta in religioso silenzio, poi parte al contrattacco. Almeno a parole. «I miei favoriti sono Basso e Leipheimer. Per i corridori italiani, il Giro è una competizione davvero speciale, ogni anno partono molto motivati.  Per me si tratta della prima partecipazione in carriera, ma non sono al meglio della condizione per via dell'incidente nel quale sono incappato in Spagna, a marzo. Io come Contador a Palermo l'anno scorso? E' vero, quando l'Astana venne ammessa e lui richiamato, era in vacanza, tuttavia aveva già disputato gare importanti. La sua condizione era solo
leggermente calata: io, invece, sono reduce da tre anni di inattività e da un grave infortunio alla spalla».
Sulla vicenda del mancato pagamento degli stipendi da parte dell'Astana, Armstrong taglia corto: «Nel nostro team ci sono dei seri professionisti, rimango ottimista, discuteremo con i dirigenti per trovare una soluzione al problema». Tornando al Giro, forse mai come negli ultimi anni la griglia di partenza era stata così folta, agguerrita e qualificata come nell'edizione
che celebra il centenario. «Infatti - spiega Basso - c'è molta pressione attorno a noi; io la sento, ma mi ci sono abituato. Sono tranquillo, perchè so di possedere la condizione ottimale. Vincerà il più regolare della truppa».
 «Alleanze? I migliori alleati, per me, saranno i compagni di squadra - aggiunge Simoni -. Non c'è bisogno di fare patti. E poi, per dirla alla Moser: le alleanze si fanno per strada».
Anche Di Luca è ottimista: «Credo di essere più o meno nelle stesse condizioni del 2007, quando vinsi il Giro. Posso lottare per la vittoria». Stefano Garzelli aggiunge: «Ci sono tante occasioni per attaccare e provare a vincere. Le tappe di Faenza e del Monte Petrano saranno fondamentali».

dall'inviato dell'Ansa, Adolfo Fantaccini
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COMMENTI
meno uno
7 maggio 2009 23:38 biciclando
e il campione italiano dov'é?????e la sua squadra???complimenti a tutti gli organizzatori e a chi con tanta ipocrisia vuole ancora farci credere che questo è uno sport vero!!!!!SARà SICURAMENTE un bel giro con squadre che anche ultimamente continuano a far parlare di DOPING!!! sARà SICURAMENTE UN BEL GIRO CON SQUADRE CON PROBLEMI FINANZIARIE!!!SARA' SICUEMENTE UN BEL GIRO CON SQUADRE SCONOSCIUTE MA CON BUONE PARENTELE!!!
E LA CERAMICA FLAMINIA CON FILIPPO SIMEONI CAMPIONE IN CARICA..............A CASA!!!
COMPLIMENTI!!

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