JCL TEAM UKYO, UNA FORMAZIONE AMBIZIOSA PER IL GIRO D'ABRUZZO

CONTINENTAL | 15/04/2025 | 08:14

Il JCL Team Ukyo prende il via al Giro d’Abruzzo 2025 con una formazione ambiziosa, che può lottare su più fronti. La corsa italiana si disputa da oggi al 18 aprile e presenta un percorso variegato, con una possibilità per i velocisti (che si dovranno guadagnare lo sprint), due arrivi in salita a Penne e Roccaraso e il gran finale a Isola del Gran Sasso.


La squadra del JCL Team Ukyo potrà contare sull’esperienza di Nariyuki Masuda, che in Italia si è già messo in mostra andando in fuga alla Milano-Torino. Accanto a lui, il team avrà altri due corridori giapponesi: Yuma Koishi, in mostra al Tour de Taiwan 2025, e Koki Kamada, campione asiatico under 23 in linea.


Per la classifica generale, i leader designati sono Nahom Zeray e Alessandro Fancellu. L’eritreo vanta già un successo in stagione, quello al Tour du Rwanda 2025 nella tappa con arrivo a Kigali. L’italiano, invece, è stato dodicesimo in classifica generale nella Settimana Coppi e Bartali, dove è anche andato all’attacco nell’ultima frazione.

Per le eventuali volate l’uomo di riferimento è Andrea D’Amato, forte dei piazzamenti già ottenuti in questa stagione, tra cui un quarto posto di tappa al Tour de Taiwan e all’AlUla Tour. Il roster è completato da Simone Raccani, che in Taiwan ha concluso in ottava posizione in classifica generale dopo essere stato quinto nella tappa regina.

Il percorso del Giro d’Abruzzo 2025 presenta diverse asperità. La corsa si apre con la Scerni-Crecchio, 151 km con un solo GPM categorizzato ma diversi saliscendi nel finale. Potrebbe essere l’unica chance per i velocisti, che dovranno però conquistarsi lo sprint.

La classifica generale sarà scritta soprattutto dalla seconda e dalla terza tappa, con arrivi in salita. Quello a Penne è preceduto dai GPM di Forcella di Acciano e Forca di Penne, prima dell’asperità finale che misura poco più di 3 km con una pendenza media intorno al 5%

Gli scalatori più puri aspettano invece l’arrivo di Roccaraso, in cima a una salita di 18,2 km con una pendenza media del 4,8%. L’asperità è molto irregolare, con pendenze intorno al 7% nei primi 6 km, un lungo tratto più semplice e un finale con 2 km intorno al 6%, con punte al 12%.

Il gran finale è a Isola del Gran Sasso, dove potrebbe esserci un’altra volata. I corridori dovranno affrontare due volte il GPM di Sparazzano, l’ultima delle quali a 25 km dal traguardo.


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