
Gli avversari li aveva già staccati da una decina di chilometri, poi a circa 3,5 chilometri dal traguardo un nuovo rivale... In mondovisione tutti hanno visto quel piccolo ciclista che nel finale della Ronde tentava di andar via veloce come il campione del mondo Tadej Pogacar: uno sulla strada per la vittoria, l'altro sulla ciclabile che lo ha fatto conoscere al mondo.
Una storia tipica di quel Belgio nel quale il ciclismo è una religione, una storia che ha incuriosito i cronisti di Het Nieuwsblad che sono andati a cercare quel bambino. E allora eccolo qui, Charles-Victor, con i suoi 9 anni carichi di entusiamo e passione per le due ruote e soprattutto per Tadej Pogacar.
«Sono un fan di Tadej perché è sempre dolce con i bambini. Li saluta sempre. L'ho visto un paio di volte durante le gare, ma il mio grande sogno è quello di riuscire a incontrarlo».
Reduce da una gara disputata domenica mattina nella quale è arrivato quarto, Charles-Victor vive a pochi chilometri da Oudenaarde e ha chiesto ai genitori di poter andare a vedere il Fiandre. Si è appostato sulla ciclabile, ha atteso di vedere all'orizzonte la sagoma del campione del mondo e poi ha iniziato a pedalare più forte che poteva. «Quando Tadej è passato gli ho chiesto una borraccia. O non mi ha sentito o gli serviva ancora per il finale, ma poco dopo si è voltato e mi ha guardato. Volevo vedere quanto velocemente pedalano davvero quei ragazzi. E sapere per quanto tempo avrei potuto seguirli».
Le idee di Charles-Victor sono confuse come è bellissimo che sia a nove anni: gioca a calcio, corre in bici (per chi li conosce, ha già superato il Wolvenberg, il Kattenberg e il Molenberg senza mettere piede a terra, ndr) ma «se mai dovessi scegliere, diventerei un pilota automobilistico» spiega. Poi però aggiunge «Un giorno voglio partecipare anch'io al Giro delle Fiandre».
Le idee chiare, però, sono per la foto che potete vedere: «La farò stampare e la metterò in cornice sopra il mio letto. È stato davvero speciale quando Tadej mi ha guardato dritto negli occhi».