
La Hooplà ha iniziato in modo positivo e ieri i ragazzi di Claudio Lastrucci hanno vinto il 2° Trofeo Città di Loreto con Marco Manenti, che ha fatto sua la volata sul traguardo marchigiano davanti a Lorenzo Magli della Gallina Lucchini Ecotek Colosio e al suo compagno di squadra Riccardo Lorello.
Sono 11 i ragazzi della formazione toscana che stanno lavorando molto bene e che ieri hanno centrato la seconda vittoria stagionale, dopo quella colta da Matteo Regnanti e dopo una serie di piazzamenti che fanno ben sperare. In ammiraglia a Loreto con i ragazzi c’era il direttore sportivo Stefano Roncalli, che con grande passione segue gli 11 ragazzi che vivono tra il centro e il nord Italia. «I risultati sono dalla nostra parte, le vittorie sono sempre l'obiettivo per cui uno va a correre – ha spiegato il tecnico della Hopplà -: i ragazzi sono motivati e gli obiettivi che ci siamo prefissati stanno arrivando. A loro ho insegnato che in gara si deve sempre dare il massimo e mi stanno ascoltando».
Tra i corridori da tenere d'occhio quest’anno c'è il giovane britannico Oliver Dowson, atleta promettente che Dario Cioni, tecnico della Ineos Grenadiers, ha voluto affidare al team toscano.
Domenica c’è stata la corsa, ma sabato la squadra si è riunita vicino a Vinci, dove Claudio Lastrucci ha messo a disposizione dei ragazzi la casa di famiglia, che spesso viene usata per i ritiri e gli incontri prima delle gare. Sabato era il giorno della Milano-Sanremo e i corridori della Hooplà, nati tra il 2001 e il 2006, hanno guardato insieme la Classicissima di primavera, sognando un giorno di diventare come i campioni che hanno visto in televisione.
«E’ stato bello vedere la corsa insieme, naturalmente da italiani facevamo il tifo per Ganna, ma poi ogni ragazzo ha il proprio idolo e sabato lo spettacolo è stato veramente bello. In questi momenti poi si fa ancora più gruppo e tutto serve a far crescere la squadra».
Il prossimno appuntamento per il team toscano sarà a San Gimignano domenica prossima, poi l'internazionale Giro del Belvedere e via con una primavera intensa fino all’impegno più grande per questa prima parte di stagione, quel Gran premio della Liberazione che la Hooplà ha già vinto nei suoi lunghi anni di attività.
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