
La vittoria dell’ultima Milano-Sanremo, dopo un finale mozzafiato, è andata ad uno straordinario Mathieu van der Poel, che con forza e strategia ha superato Tadej Pogacar e Filippo Ganna sul rettilineo di via Roma. Al centro delle discussioni degli appassionati le prestazioni, la velocità e la potenza raggiunti su Poggio e Cipressa. Se Tadej Pogacar non ha tagliato per primo il traguardo della Classicissima di Primavera, a lui va il merito per aver scritto un nuovo record, il tempo più veloce di sempre sulla una delle due salite della Milano-Sanremo. I dati sono stati pubblicati su Strava e autorizzati proprio dallo sloveno, che a differenza di quanto accade negli allenamenti, condivide i suoi valori registrati nelle competizioni. Sulla Cipressa il campione del mondo è sceso sotto il magico limite dei nove minuti, registrando anche il tempo più veloce di sempre in un altro segmento importante della gara.
Come da programma, gli uomini dell'UAE Team Emirates-XRG hanno spinto al massimo sulla Cipressa, la penultima salita della Milano-Sanremo. Prima con Tim Wellens e poi con uno scatenato Jhonatan Narvaez che ha lanciato Pogacar verso un record assoluto di scalata. Alla fine lo sloveno ha segnato un tempo di 8 minuti e 59 secondi e la sua velocità media è stata di 37,6 chilometri orari su una salita di 5,6 chilometri con una pendenza media del 4,3 per cento.
Mathieu van der Poel non ha condiviso nulla su Strava, ma guardando quanto accaduto, l’olandese ha fatto lo stesso tempo di Pogacar. Filippo Ganna invece ha impiegato due secondi in più. Il precedente miglior tempo era stato stabilito da Alexandre Gotchenkov e Gabriele Colombo che nel 1996 avevano scalato la Cipressa in 9 minuti e 17 secondi. Secondo Strava "Pogi" ha percorso in media 37,6 chilometri orari sulla Cipressa, mentre secondo il computer della sua bici ha raggiunto una velocità massima di 50,4 chilometri orari nel tratto con pendenza del 4,5 percento.
Si poteva immaginare che sul Poggio il ritmo sarebbe stato più basso, ma così non è stato e nei primi 1,8 chilometri della salita finale lo sloveno, in base ai dati registrati su Strava, ha segnato un ulteriore record, con 3'01", migliorando di tre secondi il tempo dello scorso anno.
Il Poggio è una salita di 3,6 chilometri al 4,1 per cento, Pogacar e Van der Poel hanno fatto segnare alla fine il tempo di 5'45". Lo spettacolo è stato entusiasmante, ma Pogacar non poteva essere naturalmente soddisfatto perché non è lui che ha vinto e riguardo al suo tempo sulla Cipressa lo sloveno non è particolarmente stupito e pensa di poter migliorare ulteriormente. «L’ho fatto così ma so che c'è ancora margine di miglioramento: la prossima volta dovrò salire la Cipressa ancora più velocemente».
Fin qui l'analisi, poi a far saltare il banco ci pensano ancora e sempre loro, Van der Poel e Pogacar. Lo sloveno nel pomeriggio di ieri ha postato su Instagram: «Congratulazioni @mathieuvanderpoel e @gannafilippo 🔥. Sono felice di condividere il podio con queste leggende, ma non fatevi illusioni, tornerò per altro tentativo con un team fantastico @uae_team_emirates che ha fatto un lavoro superbo tenendomi al sicuro, guidandomi fuori, cambiandomi i vestiti e nutrendomi. Non potrei chiedere un'atmosfera migliore in questi giorni, grazie ragazzi, ai prossimi obiettivi».
E pronta arriva la risposta di Van der Poel, proprio come in corsa: "L'anno prossimo la Cipressa in meno di 8 minuti?" e Tadej che risponde "Sto analizzando adesso, possiamo andare un po' più veloci. Tipo 59 secondi...".
Peccato che la prossima Sanremo si corra tra un anno: con queste premesse, sarebbe bello che il 21 marzo 2026 fosse già... domani!