
Gli occhi del mondo sportivo sono puntati su Costa Navarino, sulla costa greca, dove sono iniziati i lavori della 144a sessione del Cio che culmineranno giovedì con l'elezione del nuovo presidente del Comitato Olimpico Internazionale.
Sette i candidati alla presidenza, in ordine alfabetico:
SAR il Principe Feisal Al Hussein, Giordania, classe 1964,
Lord Sebastian Coe, Gran Bretagna, classe 1959
Kirsty Coventry, Zimbabwe, classe 1983
Johan Eliasch, Gran Bretagna, classe 1962,
David Lappartient, Francia, classe 1973
Juan Antonio Samaranch, Spagna, classe 1959
Morinari Watanabe, Giappone, classe 1959
Secondo gli esperti i favoriti sarebbero lo spagnolo Samaranch, il cui padre guidò il Cio dal 1980 al 2001, il britannico Coe, attuale presidente della Federazione internazionale di Atletica Leggera, e l'olimpionica del nuoto Kirsty Coventry, 41enne ministro dello sport e dei giovani dello Zimbabwe. Se fosse eletta quest'ultima, sarebbe la prima donna e la prima presidente africana della storia.
Meno chance sembra avere il presidente dell'UCI David Lappartient, ma è bene non dare nulla per scontato anche alla luce del complicato sistema elettorale che verrà adottato: i grandi elettori, infatti, saranno chiamati ad una lunga serie di votazioni, al termine di ognuna delle quali sarà eliminato il candidato che ha ottenuto meno voti e, in caso di parità, una votazione intermedia decide chi esce,
Le votazioni si svolgono a porte chiuse e a tutti i membri viene chiesto di lasciare fuori qualsiasi tipo di dispositivo elettronico. I risultati degli altri candidati sono tenuti segreti fino alla proclamazione del vincitore, e ciò aggiunge un elemento di incertezza che potrebbe durare fino al sesto turno delle votazioni. Unico risultato che può interrompere in anticipo la sequenza delle votazioni è che un candidato ottenga la maggioranza assoluta dei votanti. A complicare ulteriormente un'elezione incertissima, il fatto che i membri che hanno un connazionale in corsa possono votare solo quando quest'ultimo viene escluso, quindi paradossalmemte il numero dei votanti - inizialmente di 99 (pochissimi se si pensa che sono 205 i comitati olimpici nazionali che fanno parte del CIO) - aumenta ad ogni tornata.
Il nuovo presidente, che succederà al tedesco Thomas Bach dal prossimo 25 giugno, resterà in carica per otto anni e potrà essere riconfermato eventualmente per altri quattro anni.
Davvero difficile fare pronostici in un momento in cui la politica fa sentire più che mai il suo peso sullo sport con temi davvero importanti come la prossima edizione dei Giochi Olimpici (Los Angeles 2028) negli Stati Uniti dell'era Trump, il tema transgender ai Giochi, la possibile riammissione degli atleti russi e bielorussi, i casi che hanno scosso il "sistema Wada" negli ultimi mesi solo per citarne alcuni.
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