
Terzo giorno di gara in questo 2025 e seconda vittoria per Juan Ayuso. Il corridore iberico, dopo il successo conseguito domenica in scorsa in Francia sulle strade della Faun Drome Classic, si è confermato al Trofeo Laigueglia facendo sua la classica italiana davanti a Christian Scaroni e Michael Storer.
Per il portacolori dell’UAE Team Emirates-XRG, terzo in Liguria scorso anno e secondo nel 2022, è arrivata così un’importante conferma del proprio ottimo stato di forma, una condizione con la quale ora guarderà con ancora più fiducia ai prossimi obiettivi stagionali.
“Questa è una gara dura, che mi piace. Ho fatto una volta secondo, una volta terzo e oggi finalmente ho ottenuto il posto sul podio che ancora mi mancava, il primo” ha dichiarato dopo la corsa il classe 2002 di Barcellona.
“La squadra ha lavorato molto bene per me tirando e controllando la corsa tutto il giorno e impostando un ottimo ritmo in salita per favorirmi. Nel circuito conclusivo poi ho sempre avuto qualcuno al mio fianco per curare i movimenti degli altri e sono contento di aver portato a termine al meglio il lavoro. I rivali? In salita Scaroni è andato molto forte, non sono riuscito a staccarlo, poi in seguito sono rientrati su di noi Storer e Powless ma avevo fiducia nel mio sprint e sapevo che in volata avevo buone chance di batterli” ha proseguito Ayuso prima di parlare del suo futuro più prossimo.
“Affronto le prossime gare con fiducia, ho lavorato molto bene questo inverno e sono contento di vederne i risultati in gara. Adesso andiamo alla Tirreno-Adriatico con fiducia e la voglia di fare il meglio possibile. Vincerla? Sì, l’anno scorso ho fatto secondo e, dato che alla fine uno vuole sempre migliorarsi, per riuscirci io non posso che arrivare primo. È difficile ma si può fare”.
Ancora più arduo sarà imporsi al Giro d’Italia, grande obiettivo di stagione che lo spagnolo, come confermano le sue parole, ha già seriamente messo nel mirino.
“Adesso andremo a Siena a vedere la tappa dello sterrato e la crono di Pisa quindi rimarremo in zona per la Tirreno. Il Giro? È una gara che mi entusiasma, l’ho vinto quando ero Under 23 e quel successo, non posso dire che mi abbia cambiato la vita, ma certamente mi ha aiutato tanto successivamente facendomi passare tra i pro’ con più fiducia. L’Italia poi mi ha sempre trattato bene e anche per questo voglio fare il meglio possibile”.
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