![](/bundles/tuttobici/images/classiche_menu.jpg)
Se ci fosse un campionato dedicato alla trasferta dei fanclub più temeraria e più lontana, Gianmarco Garofoli si troverebbe nei punti più alti della classifica e sarebbe addirittura difficile da battere. Certo, ormai tutti i corridori hanno un gruppo di tifosi, spesso con bandiere e maglie abbinate, ma chi sarebbe disposto ad andare a migliaia di chilometri da casa? Quelli del corridore marchigiano l’hanno fatto e sono volati fino in Oman per supportare il proprio beniamino.
Bisogna dirlo, all’inizio non ci credevamo nemmeno noi, ma poi l’abbiamo visto con i nostri occhi e abbiamo capito che era tutto vero. Immaginatevi la scena: un caldo atroce degno della Puglia nei mesi estivi, il deserto, il nulla intorno, poi d’un tratto una bandiera italiana su un cappellino, una scritta stampata in grande su una maglietta: “Gianmarco Garofoli fanclub”. È stato Jonas, un collega belga, ad indicarmi quello che credevo fosse un autentico abbaglio con tanto di battuta “voi italiani vi fate sempre riconoscere”. Allora mi sono messa ad osservare anche io attentamente tre uomini che si aggiravano nella zona del Team Soudal Quick Step ammirando le bici e scambiandosi qualche parere. Ancora non sapevo che da lì a poco avrei fatto conoscenza di Gianluca, Luca ed Alessandro, ma soprattutto della loro passione per il ciclismo.
Sono partiti dall’Italia in tre seguendo un piano d’attacco studiato nei minimi dettagli: aereo notturno e diretto da Malpensa a Muscat, arrivo alle prima delle 7 e poi già pronti per assistere alla prima tappa del Tour of Oman. A guidare la piccola spedizione non ci poteva che essere papà Gianluca, il vero animatore del fanclub nato ufficialmente il 6 ottobre 2024 (il giorno del ventiduesimo compleanno di Gianmarco) e che si illumina letteralmente al nome tuttoBICI iniziando cos’ a parlarci della sua passione. «Io sono sempre stato appassionato di ciclismo e quando mio figlio ha iniziato a praticarlo sono stato felicissimo. Fin da quando era nelle categorie giovanili ho iniziato a seguirlo e poi si sa, si parte con le prime corse e poi è difficile smettere. Ad agosto durante la Vuelta ho approfittato delle vacanze per fare avanti e indietro, ho perso il conto di quanti viaggi ho fatto, ma è stato tutto per mio Gianmarco, è giusto che qualcuno lo supporti da vicino».
In Oman insieme a Gianluca sono arrivati anche Luca Cossu e Alessandro Coletta, quest'ultimo vicepresidente del fanclub nonché amico di lunga data del padre. Appena atterrati all’aeroporto hanno letteralmente “sequestrato” un taxista omanita, come ci dicono loro scherzando, hanno caricato sul mezzo tutte le valigie e si sono precipitati alla prima tappa. Per i prossimi giorni il piano è noleggiare la macchina per seguire la corsa ovunque e poi, terminato il weekend tornare a casa con bei ricordi, ma soprattutto con l’orgoglio di aver supportato il proprio beniamino in un altro continente.
È l’inizio della stagione e i piani del Gianmarco Garofoli Fan Club per seguire il beniamino sono già definiti: torneranno in Spagna e poi in Italia con le gare di casa e con un occhio di riguardo per le Strade Bianche per cui si prevede una trasferta in pullman di un centinaio di persone. «Qui in Oman è solo il riscaldamento, ma abbiamo portato tutta la tenuta ufficiale, anche le bandiere, vogliamo farci riconoscere» ci dicono. Siamo costretti a salutarci prima che il pulmino stampa ci abbandoni in mezzo al nulla, ma ormai abbiamo capito che oltre a noi in Oman c’è anche un altro pezzo di Italia, anzi un vero e proprio plotone delle Marche.
Se sei giá nostro utente esegui il login altrimenti registrati.