Dopo due anni alla Eolo-Kometa e la scorsa stagione trascorsa con la casacca della Q36.5 indosso, Alessandro Fancellu è sceso di categoria e nel 2025 difenderà i colori del JCL Team Ukyo, team Continental giapponese che nell’ultimo periodo abbiamo imparato a conoscere molto bene anche grazie alle vittorie ottenute da Matteo Malucelli e Giovanni Carboni.
Quest’ultimi poi, una volta rilanciatisi alla corte di Manuele Boaro, nell’ultima sessione di ciclomercato hanno trovato posto rispettivamente in una squadra World Tour (l’XDS Astana Team nel caso del forlivese) e una ProTeam (gli Unibet Tietema Rockets in quello del marchigiano), un cammino che Fancellu spera di replicare mettendosi in luce il più possibile nei prossimi mesi.
“La speranza è quella di seguire il loro percorso quindi cercare di far bene per tornare nella Serie A del ciclismo. Il calendario che farò mi piace, dopo Alula farò Muscat Classic e Oman quindi un blocco di corse nella Penisola Arabica” ha dichiarato ai nostri microfoni il corridore comasco prima di raccontarci qualcosa in più sul suo inverno e sui suoi traguardi a breve termine.
“L’inverno è andato bene, rispetto all'anno scorso ho avuto pochi intoppi il che è già una cosa molto positiva. Ho fatto 15 giorni a Serra Nevada in altura prima di iniziare la stagione così da partire col piede giusto e…spero di riuscirci. Obiettivo stagionale? Direi le corse di marzo e aprile, ovvero Tour of the Alps, Coppi e Bartali e Giro dell'Abruzzo. Quei mesi, ossia marzo e aprile, sono per noi molto importanti. Ovviamente poi ci sono tante altre corse di livello in cui comunque bisognerà farsi trovare pronti”.
In tutto ciò sarà fondamentale il supporto che egli avrà dal team Ukyo, una realtà che sta imparando a conoscere sempre meglio giorno dopo giorno
“È un ambiente molto serio, i giapponesi sono molto precisi, sul pezzo e dunque c'è tanta professionalità. L’AlUla Tour è la prima corsa che facciamo assieme e cerchiamo di integrarci tutti al meglio” ha chiosato il giovane azzurro, bravo a concludere al 10° posto (primo degli italiani) la seconda frazione della corsa saudita con arrivo in salita a Bir Jaydah Mountain Wirkah.