Tom Pidcock ha impiegato appena 273 chilometri di gara per sbloccarsi coi nuovi colori della Q36.5. Il britannico classe 1999 infatti, alla seconda fatica stagionale con la nuova squadra, si è messo tutti alle spalle cogliendo sull’arrivo in salita della seconda frazione dell’AlUla Tour 2025 il primo successo con la sua nuova squadra. Un successo, che come lui stesso ha poi rimarcato dopo il traguardo, ha un valore notevole per lui.
“È super importante. Volevo iniziare bene ed ero molto motivato perché volevo ripagare i miei compagni che oggi si sono impegnati al 100% ma anche dimostrare subito di aver fatto la scelta giusta e che siamo qui per vincere, per ottenere risultati. Quindi è davvero molto bello aver vinto oggi” ha dichiarato Pidcock prima di raccontare cosa è accaduto negli ultimi movimentati chilometri di gara della 2ᵃ tappa.
“Sono successe parecchie cose. Mi dispiace molto per l'organizzazione, per A.S.O., perché stanno lavorando tantissimo per questo evento e posso capire la loro frustrazione. Mi dispiace davvero. Oggi credo che la strada dovesse essere sistemata o pulita ma non è stato così. A un certo punto, eravamo a 70 km all'ora in discesa con il vento laterale e improvvisamente ci siamo trovati su un tratto in sterrato. Non era sicuro, non si poteva affrontare in quel modo. A quel punto, tolto un giro, abbiamo dovuto inseguire a tutta per poi fare 10 minuti di discesa senza pedalare e quindi disputare gli ultimi 5 km. Quindi, sì, è stato un po' come giocare a gatto col topo” ha affermato il campione olimpico della MTB, chiamato ora a difendere la maglia verde di leader della generale.
“Sapevamo che oggi era la giornata più importante per la classifica. Ora, avendo fatto bene, è più facile difendersi e poi provare a guadagnare terreno. I rivali più pericolosi? Non lo so. Hanno concluso dietro di me. La Jayco comunque è ovviamente venuta qui per portare a casa qualcosa quindi penso vorranno provare a vincere e noi dovremo stare attenti fino all'ultimo giorno”.