L'incidente di Micheal Antonelli, avvenuto il 15 agosto 2018 durante la Firenze-Viareggio, poteva essere evitato. E per questo il tribunale di Pistoia ha individuato i primi due responsabili:Gian Paolo Ristori, 82 anni, di Firenze, presidente della As Aurora, la società organizzatrice della gara in cui avvenne l’incidente, condannato a 2 anni, e il direttore di gara Rodolfo Gambacciani 72 anni, di Prato, condannato a un anno e 8 mesi (riconosciute le attenuanti generiche a entrambi, pena sospesa).
Antonelli, che correva per la squadra Mastromarco Sensi Nibali di Lamporecchio, era caduto nel dirupo al termine della discesa di Monte Oppio.
I due dirigenti, difesi dall’avvocato Nuri Venturelli, legale della Federazione ciclistica italiana, sono stati processati con l’accusa di omicidio colposo: nei rispettivi ruoli avrebbero dovuto provvedere alla segnalazione della pericolosità di quella curva cieca e stretta che per 28,6 metri era senza alcuna protezione. Il sostituto procuratore Leonardo De Gaudio aveva chiesto per entrambi gli imputati una condanna a due anni.
Il giudice Pasquale Cerrone ha condannato entrambi gli imputati al pagamento di una provvisionale immediatamente esecutiva nei confronti dei famigliari di Michael: 300mila euro per la madre Marina Mularoni, 170mila per il fratello di Michael, Mattia, e 140mila per il padre Luca Antonelli, rappresentati dagli avvocati Fiorenzo e Alberto Alessi e Flavio Moscatt.
Michael Antonelli è morto il 3 dicembre 2020 a soli 21 anni per insufficienza respiratoria acuta da Covid, dopo quelli che sua madre Marina ha descritto come "841 giorni di agonia", tra ricoveri continui.
Le parole di mamma Marina dopo la sentenza sono un atto d'accusa a tutto il mondo del ciclismo: «Mio figlio non aveva colpe: era quello che volevo che fosse riconosciuto. Per noi è stato uno strazio perché di Michael tutti si sono dimenticati molto presto. Quando mio figlio vinceva si parlava tanto di lui, ma dopo l’incidente nessuno ci ha aiutato».
I legali dei due dirigenti condannati hanno già preannunciato il ricorso in appello.