ALESSANDRO DONATI "MENTORE" DELL'ABRUZZO CYCLING TEAM GIOVANISSIMI: «WORLD TOUR MANCANTE? IL BUCO È NELLA BASE!»

GIOVANISSIMI | 05/12/2024 | 08:10
di Nicolò Vallone
Quest'anno in Abruzzo c'è una nuova realtà ciclistica di base, che conta 40 Giovanissimi da G1 a G6 (30 maschi e 10 femmine) tutti praticanti mountain bike e quasi la metà anche strada. Qualcuno sta continuando pure col ciclocross quest'inverno, tanto per non interrompere la striscia virtuosa che vede l'Abruzzo Cycling Team correre e divertirsi ogni weekend da marzo a questa parte.
Il "deus ex machina" (o come preferisce definirsi, il mentore) della struttura è Alessandro Donati, una vita da corridore in Acqua&Sapone e oggi direttore sportivo della VF Bardiani Csf Faizanè: le sue due figlie corrono tra i Giovanissimi e lui l'anno scorso ha raccolto la richiesta di alcuni genitori di mettere in piedi una nuova squadra. Parola mantenuta: Donati non può ricoprire incarichi veri e propri, non solo per questioni di tempo ma perché le norme vietano di fare il diesse per due squadre contemporaneamente, però è riuscito a trovare la giusta compagine. A partire dalla moglie, Marzia Di Fazio, che oltre a essere presidentessa del sodalizio è a tutti gli effetti uno dei tecnici che seguono i piccoli ciclisti e cicliste. Con lei Lorys Andreoli, Ryan Gridelli, Samuele Del Papa e Diego Angelozzi. Il vicepresidente, nonché main sponsor con l'azienda di famiglia CIC Carni, è un altro ex Acqua&Sapone: Francesco Di Paolo.
La casa dell'Abruzzo Cycling Team è Pescara, o per essere più precisi Montesilvano. Lì domenica sera, al ristorante Bolsena, si è tenuta la festa di fine anno, alla presenza anche del presidente del comitato regionale abruzzese della FCI Mauro Marrone e l'assessora allo Sport di Pescara Patrizia Martelli, nella quale sono stati premiati internamente tutti i bimbi e bimbe della squadra per festeggiare questa annata inaugurale. Questo progetto s'inserisce all'interno di un movimento che, lo sappiamo, vede progressivamente scomparire squadre e praticanti, specialmente su strada. «In Abruzzo siamo una decina di società nei Giovanissimi, che si riducono drasticamente a 2 per quanto riguarda Esordienti e Allievi, e arrivano a 3 nella categoria Juniores... e anzi per il Centro-Sud ci difendiamo egregiamente!» ci racconta Alessandro Donati, che completa la sua riflessione con delle parole che sembrano tratte direttamente dall'intervista del "suo" patron Bruno Reverberi a BlaBlaBike: «Si parla tanto della mancanza della World Tour italiana, ma qua è la base che piano piano sta venendo a mancare, i giovani corridori e le famiglie che ancora li mettono su una bicicletta ad oggi sono destinati a trovare un buco sempre più ampio. Difatti, più che il 2° posto nella classifica regionale 2024 che comprende Giovanissimi, Esordienti e Allievi (ottenuto facendo solo attività Giovanissimi) la nostra vera vittoria è l'avere in squadra tanti bambini provenienti da altri sport.»
Un risultato non da poco, in effetti. Ecco un paio di considerazioni finali di Donati. «Innanzitutto ringrazio Roberto e la famiglia Reverberi, che pur non essendo in alcun modo legata all'Abruzzo Cycling Team ha accettato di donarci tantissimo materiale: chiavi, cavalletti, gazebi, ci hanno davvero riempiti! E poi metterei in evidenza una problematica a cui vanno incontro generalmente le squadre Giovanissimi di tutta Italia: la difficoltà estrema nel trovare bici da corsa su strada delle misure così piccole. Le case produttrici sembra non ne facciano più, quindi per la strada dobbiamo far usare ai nostri atleti bici usate anche di trent'anni fa

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COMMENTI
Le bici si sistemano poco da fare
5 dicembre 2024 11:24 Bullet
Non vorremmo mica usare bici in carbonio già da g1 spero, in passato era la normalità usare bici "usate" fin da allievo e poi si ricondizionavano per la stagione successiva. Inutile poi lamentarsi che per le famiglie diventa un salasso se si pensa di usare bici nuove che sono per forza in carbonio dato che i metalli saldati non sanno più cosa sono i grossi costruttori.

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