Franck Bonnamour getta la spugna e mette la parola fine alla sua carriera ciclistica. Ventinove anni, nove stagioni da professionista, poi lo stop nel marzoi scorso quando l'Uci lo ferma per anomalie nel suo passaporto biologico e pochi giorni dopo arriva il licenziamento dalla squadra, la Decathlon Ag2r La Mondiale. Nel comunicato, il team precisava come i valori anomali risalissero ad un periodo precedente rispetto all'ingaggio di Bonnamour, che fino ad allora aveva sempre corso per l'attuale Arkea sotto le sue varie denominazioni.
In una intervista concessa al quotidiano bretone Ouest France, Bonnamour spiega la sua decisione: «Andare avanti in questo procedimento è estremamente costo, troppo costoso: non posso permettermi di perdere tutto e nemmeno di attendere due o tre anni prima del giudizio definitivo. Mi fermo qui»
E poi aggiunge: «Quelli che ho affrontato sono stati mesi difficili, ci sono periodi complicati dal punto di vista emotivo. Per fortuna posso contare sul sostegno della mia famiglia, ma ho dovuto affidarmi anche all'aiuto di uno psicologo perché ho paura del futuro. Io, comunque, so quello che ho fatto e quello che non fatto: ora il mio obiettivo mantenere un equilibrio e chiudere questa pagina. Anche se dopo una vinta in bicicletta non è facile».