La Sentenza del Tar Emilia-Romagna, con sentenza depositata l’11 novembre 2024, ha respinto il ricorso presentato da due tassisti, costituito anche il Ministero dei Trasporti. I due tassisti e il nostro Ministro dei Trasporti chiedevano l’annullamento del progetto “Bologna Città 30”, sostenendo un danno all’attività imprenditoriale.
Il TAR ha dichiarato inammissibile il ricorso poichè non vi è da parte dei soggetti ricorrenti un requisito fondamentale: l’interesse ad agire, di conseguenza nessun danno concreto alle attività imprenditoriali.
Inammissibilità del ricorso per carenza di interesse ad agire, quindi, per carenza di prova circa una lamentata lesione di interessi economici dei tassisti quale conseguenza della diminuzione della velocità a 30 orari nelle vie cittadine.
Nessun danno dimostrato, nessuna violazione alla mobilità, Diritto Costituzionalmente garantito e richiamato a sproposito dai ricorrenti e dal Ministro dei Trasporti, nessun ostacolo al diritto al lavoro, che non subirà alcuna lesione se i cittadini dovranno spostarsi a non più di 30 km orari, velocità per di più superiore alla media impiegata considerando semafori e traffico.
Il progetto mira invece, spiega il TAR, a garantire SICUREZZA STRADALE, LA VITA UMANA E UN TRAFFICO URBANO PIU’ ORDINATO”!
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