«Partecipare a più competizioni europee e far crescere i corridori giapponesi e di altre nazioni è il nostro imperativo». Lo esclama particolarmente compiaciuto Alberto Volpi che ha concluso il suo primo anno da team manager alla JCL Team Ukyo, formazione Continental giapponese. «Sono estremamente soddisfatto – aggiunge il tecnico di Cogliate (Monza Brianza) - per il lavoro svolto con la grande collaborazione di Manuele Boaro nelle vesti di direttore sportivo. Manuele si è integrato perfettamente con i meccanismi della squadra. È stato un supporto importante».
I viaggi intercontinentali si sono moltiplicati per Volpi e Boaro. «Il 2024 – continua Volpi, che prima di occuparsi dei boys JCL Ukyo è stato alla guida di diversi team di World Tour – è stato assai impegnativo. Avevamo due poli: Tokyo e Brianza monzese e lecchese. Qui in Italia infatti i nostri corridori hanno alloggiato al Colle Brianza. Gestire tutto è stato faticoso, il coordinamento intercontinentale richiede estrema precisione e io sono soddisfatto del lavoro svolto».
La JCL Ukyo ha come team leader Ukyo Katayama. «Lo ringrazio tantissimo per i supporti e la fiducia concessami», aggiunge Volpi. Nella JCL Ukyo hanno brillato in particolare gli italiani Matteo Malucelli, velocista vincitore di 10 gare nel 2024, Giovanni Carboni, 4 successi e Thomas Pesenti, pluripiazzato e 2° classificato al Tour de Langkawi in Malesia. La JCL Ukyo ha schierato i giapponesi Atsushi Oka, primo classificato al Tour de Kumano, Manabu Ishibashi, Koki Kamada, Nariyuki Masuda, Sato Koryo, Masaki Yamamoto, Yuma Koishi, e l’australiano Nathan Earle.
La legge dei numeri dà ragione a Volpi: la JCL Team Ukyo ha concluso la stagione su strada 2024 al 32° posto assoluto al mondo. Se si considera che tra le squadre davanti ben 18 sono World Tour mentre la JCL Ukyo è Continental s’intuisce che il risultato è di notevole rilievo. La JCL Ukyo è tra le prime 17 squadre al mondo come numero di vittorie ottenute, e nel ranking dell’Asia Tour occupa la seconda posizione.
«Ho lavorato su due facce della stessa medaglia – dice Volpi -, in quanto avevo Carboni e Malucelli, atleti che da professionisti avevano già ottenuto risultati di rilievo tuttavia reduci da una stagione non brillantissima, quindi alla caccia del rilancio e altri corridori come Pesenti e i giapponesi da valorizzare. In particolare Koki Kamada della leva 2004 e Sato Koryo nato nel 2005. Tuttavia anche quelli nati prima del 2004 hanno margini di miglioramento».
Il forlivese Malucelli si è regalato un grande 2024: infatti nel 2025 sarà una punta veloce dell’Astana che, a meno di clamorosi ribaltamenti, dovrebbe essere team World Tour. «Dei 10 successi – sottolinea Volpi – Matteo ne ha ottenuti almeno 4 davanti a corridori del World Tour».
In Italia il forlivese si è imposto nella tappa d’apertura del Giro del Friuli Venezia Giulia al quale hanno partecipato le migliori “development” del World Tour e alcune Uci Professional. «Fuoriclasse bravi in qualunque gara e grandi velocisti a parte, Malucelli ha ottenuto più vittorie di tanti capitani vip. È un ragazzo bravissimo, gli auguro tutto il bene possibile per il futuro. Bravi Carboni per le vittorie ottenute e il pluripiazzato Pesenti. Quest’ultimo ha gettato le basi per diventare un ottimo professionista».
Uno dei senatori della squadra non ha brillato: «Benché sia un corridore del 1988, alla fine della carriera o quasi, ci attendevamo di più da Nathan Earle, vincitore in passato di numerose gare in Asia tra i quali due Giri del Giappone». Earle è stato altresì nelle squadre Sky e Israel. «Purtroppo nell’economia di squadra 2024 Earle ha dato poco».
Kamada in passato si era laureato Campione del Giappone Under 23. «Ha faticato nel suo primo anno di sfide coi professionisti. Però è normale per un giovane. Ho ad esempio Ishibashi che con attività più continuativa in Europa può diventare un bel professionista, e vale anche per Yamamoto». La squadra continuerà a gareggiare su bici Factor. Malgrado la vittoria ottenuta nel 2024, Oka non ne farà più parte. «Pur avendo solo 29 anni – spiega Alberto – Oka preferisce continuare a gareggiare in Giappone o comunque in Asia. Il nostro progetto prevede l’attività intercontinentale seppur con soli 12 corridori. Avrò tre italiani, uno spagnolo, un eritreo e i giapponesi».
Sarà ancora una Continental, comunque sono in molti gli atleti, anche italiani, che vorrebbero gareggiare nella JCL Ukyo 2025. «Ogni giorno ricevo molte mail di ragazzi che mi chiedono di inserirli in organico. Purtroppo non è possibile». Prossimamente la JCL Ukyo ufficializzerà il roster 2025. Volpi lancia un messaggio all’Unione Ciclistica Internazionale: «I dirigenti devono lavorare per garantire più sicurezza ai corridori. È uno dei motivi per i quali le radio in dotazione agli atleti sono importanti, purché usate razionalmente. Non bisogna creare assillo ai corridori, non si può parlare a loro per ore e ore».
Alberto vuole le radio per i gregari. «Ai capitani non servono. Sono utili per chi in corsa coordina strategicamente le squadra. Nella mia carriera da diesse ho diretto per 6 anni Peter Sagan, un fenomeno che vinceva anche senza radio».
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