Il Tour de France 2025 è stato svelato da pochi giorni e tutti hanno subito pensato a come lo affronteranno Pogacar e Vingegaard, che sono stati i dominatori delle ultime 5 edizioni della corsa gialla. Ci saranno lo sloveno e il danese e poi anche il belga Evenepoel, ma in pochi hanno fatto il nome di Primoz Roglic che, dopo aver vinto il Giro d’Italia lo scorso anno e la quarta Vuelta quest’anno, potrebbe decidere di non essere al via della Grande Boucle il prossimo anno. Il percorso sarà impegnativo e il campione sloveno, che lo scorso 29 ottobre ha compiuto 35 anni, è anche cosciente del fatto che i suoi avversari sono molto più giovani di lui. Vingegaard di anni ne ha 27 e Pogacar 26, mentre Evenepoel, il più giovane, a gennaio spegnerà 25 candeline.
«È un dato di fatto che non ho più 20 anni – ha commentato Roglic in Giappone in occasione del Saitana Criterium – Non sono più così giovane e ogni anno, è un anno in più che mi porto dietro».
Per il corridore della Red Bull - Bora Hansgrohe, non c’è solo il problema dell’età, ma anche la difficoltà di battere un corridore come Pogacar, che in questa stagione, dopo aver vinto Giro e Tour, ha conquistato anche il titolo di campione del mondo a Zurigo. «Al momento è semplicemente imbattibile – ha detto Roglic riferendosi a Pogacar - Sicuramente è molto difficile competere con lui anche se è chiaro che vorrei vincere, ma la realtà è chiara a tutti. Tadej ha corso ad un livello diverso quest'anno, molto alto. Inoltre non sai come sarà l'anno prossimo e potrebbe essere anche migliore rispetto a quello che abbiamo visto fino ad ora. Cercherò comunque di dare la migliore versione di me stesso in ogni gara».
Pogacar è praticamente imbattibile. Il suo anno è stato scandito da successi continui, cominciando dalla vittoria a Strade Bianche e finendo l’anno con il successo al Giro di Lombardia con la maglia iridata sulle spalle. Il Tour de France, rispetto alle ultime edizioni, sarà più duro e Roglic pensa di potersi ritenere soddisfatto della sua carriera, anche se non dovesse riuscire mai a vincere la Grande Boucle.
«Posso dire di essere molto contento dei risultati che ho ottenuto. Non c’è una sola gara che devo ancora vincere per sentirmi soddisfatto dei miei anni da corridore. Non cambierà la mia carriera se non riuscirò a vincere altre gare. Sarebbe bello poter vincere il Tour, ma senza quella vittoria il mio sarà comunque un palmares ricco e di questo devo ritenermi fortunato»