Forse questo non sarà il Tour de France che Primoz Roglic riuscirà a vincere, ma lo sloveno sta bene e non ci sarebbe da stupirsi se nei prossimi giorni lo vedessimo attaccare, staccando in classifica parte dei suoi avversari. La battaglia sarà contro Pogacar, Evenepoel e Vingegaard, ma per il momento Roglic si accontenta di guardare i suoi avversari da lontano, cercando di perdere meno tempo possibile per salire sul podio della corsa.
«Evenepoel sta dimostrando di essere un gran corridore – ha detto Roglic durante la conferenza stampa del giorno di riposo – Non mi sorprende quello che sta facendo e già in passato ha dimostrato di essere bravo». Lo sloveno quest’anno corre con la Red Bull - Bora Hansgrohe, squadra che ha puntato tutto sulla vittoria dello sloveno al Tour. Per il momento Roglic sta studiando i suoi avversari e sta aspettando di migliorare fisicamente, con la consapevolezza, che il Tour si vince al termine di 3 settimane di corsa.
«Remco non mi sta sorprendendo, è un grande campione. Ha già vinto gare molto importanti come la Vuelta e adesso sta correndo il suo primo Tour, una corsa di tre settimane molto dura. Nel Delfinato ha fallito a causa delle cadute, ma qui sta dimostrando di avere grande classe».
Lo sloveno al momento si trova al quarto posto nella classifica generale a 1’36” da Pogacar che veste la maglia gialla, ma davanti a lui ci sono anche Vingegaard ed Evenepoel e Roglic dovrà trovare il sistema di superarli.
«Come penso di battere Pogacar, Evenepoel e Vingegaard? Se continuano a correre così velocemente, sarà difficile. Ma vedremo cosa accadrà nella seconda settimana del Tour. Dobbiamo ancora correre due settimane e può succedere ancora molto e io voglio credere nel nostro progetto e rimanere positivo. Alla fine saranno le gambe a parlare».
Roglic dopo il traguardo si intrattiene sempre con lora sua moglie e i suoi due figli e ogni volta appare sereno e il sorriso non gli manca. «Era da molto tempo che non mi sentivo così bene nel primo giorno di riposo del Tour. La partenza in Italia è stata ovviamente intensa e ho perso tempo nella tappa a Bologna, sul Galibier e nella cronometro, ma tutto questo può essere normale nella prima settimana di corsa. Vorresti sempre essere al top, ma questa è la nostra realtà adesso».
Lo sloveno non appare preoccupato ed è certo che più avanti la situazione cambierà a suo vantaggio. «Sono abbastanza felice. Adesso sarà importante continuare a dare il massimo possibile per la classifica generale. Il Tour durerà ancora molto tempo e solo più avanti si capirà in che direzione andrà la corsa».
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