«Bisogna ringraziare Thomas che oggi ci dà modo di dire qualcosa». Mario Cipollini attacca con il sorriso. Del resto la caduta nei chilometri finali del gallese della Ineos, 3°nella generale, è da principiante per non dire ridicola.
«No no, oggi le comiche – prosegue Re Leone -. Però lui o ha delle limitazioni tecniche con la bici da strada o si distrae troppo. Te lo ricordi quando, sempre al Giro, tamponò una moto? Secondo me non è tanto capace, lo vedi che non ha fluidità. Poi che ti giri? Avrà visto un pub dove andare a bere una birra stasera?».
Caduto anche Piccolo.
«È un corridore? Secondo te è un corridore un professionista che corre senza guantini? Hai visto come dopo al caduta come si guardava le mani? Del resto se strisci sull’asfalto in velocità ti fai un male boia. Boh, ne parlano come fosse un corridore… contenti loro».
A Vendrame bisogna fare i complimenti.
«Assolutamente si. È stato molto bravo, ha avuto testa e gambe. Gli altri che erano in fuga, invece, non hanno avuto né testa, né gambe. Quando vedi che uno va via e ti prende venti secondi devi coalizzarti e cominciare a girare. Una volta ripreso inizia un’altra corsa».
Gruppo a sedici minuti: ha senso?
«Normalmente no. Può succedere con una fuga bidone, ma nelle prime tappe. Così vuol dire che c’è troppa rilassatezza».
Domani l’atteso doppio Grappa. Pogacar l’ha dichiarata.
«Domani anche se lui non volesse sulla seconda salita si ritrova da solo. Chi lo tiene? Guarda che il Grappa da quel versante è lungo e duro impestato. Da noia a farlo in discesa».
Mario da qualche giorno mi frulla in testa un’idea. Secondo me in gruppo ci sono le squadre fantasma. Sono composte da corridori con maglie diverse ma che fanno parte della stessa scuderia ovvero hanno lo stesso procuratore. Squadre che, oltretutto, sono sconosciute, stanno nell’ombra, perché - che io sappia - non esiste una lista ufficiale. Voglio dire che non sempre si conosce chi gestisce un corridore.
«Credo che queste cose succedano da sempre. Però quali siano le dinamiche ora in gruppo non te lo so dire. Certo è possibile che per amicizia o interesse anche economico qualche favore venga fatto. Ci sono gli amici e gli amici degli amici… e magari qualcuno che gestisce la situazione».