Egan Bernal alla Liegi-Bastogne- Liegi ha dimostrato di essere sulla strada giusta per tornare ai massimi livelli. La vita del colombiano della Ineos-Grenadiers è cambiata da quel gennaio 2022 in cui ebbe il terribile incidente in allenamento, ma non è cambiata la sua voglia di mettersi alla prova e migliorare, tanto che alla Doyenne, ha attaccato più volte in salita. Bernal non era il capitano della Ineos-Grenadiers ieri visto questo ruolo era stato affidato a Tom Pidcock. In corsa però possono succedere molte cose e mentre il britannico è rimasto bloccato nella caduta di gruppo Bernal, che aveva buone sensazioni, ha ripetutamente accelerato nel finale per tentare andare a riprendere Bardet, che poi ha chiuso in seconda posizione dietro al vincitore Pogacar.
«Penso che l'incidente abbia cambiato un po' le sorti della gara – ha raccontato il colombiano - Tom (Pidcock) deve aver aspettato e cambiato bici. Abbiamo cercato di fare del nostro meglio, ma ci riproveremo l'anno prossimo. Non vedo l'ora di tornare».
Bernal ieri ha affrontato per la prima volta la Doyenne: alla fine si è dovuto accontentare di un ventunesimo posto ma ha fatto vedere tanto sul suo stato e questo risultato è la conferma della sua rinascita dopo l’incidente del 2022.
«In gara avevo delle ottime gambe, ci ho provato più volte perché mi sentivo bene. Avevo le gambe buone ma non abbastanza per fare la differenza vera».
Bernal nel finale non si è mai nascosto e senza dubbio, è stato il corridore che ha attaccato maggiormente, inserendosi nel gruppo alle spalle di Tadej Pogacar dopo che questi aveva lanciato il suo attacco. In questa stagione il colombiano sta finalmente dimostrando di essere tornato competitivo. E’ stato terzo assoluto al Giro della Catalogna e al Gran Camino e con ottimismo sta già guardando ai prossimi impegni, in particolare al Giro di Romandia da domani e poi alla Vuelta in Spagna.
«Quando eravamo su la Redoute ed ero in quel piccolo gruppo, mi sono emozionato perchè sentivo di avere gambe buone e non vedo l’ora di correre nuovamente a Liegi. Ho provato più volte a rilanciare ma le cose non sono andate. Posso dire però di essere veramente felice per quello che ho fatto e voglio pensare ai miei prossimi impegni, in particolare al Romandia dove voglio fare bene».
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