Partirono in 8 in quella strana notte del 1876 per affrontare la prima edizione della Milano-Torino: era la preistoria del ciclismo, l'alba di una nuova era. Oggi la Milano-Torino non lo stesso fascino di allora ma è una corsa che fa da gustoso antipasto alla più nobile Milano-Sanremo e promette di regalare più emozioni di quel che ha fatto il suo recente passato.
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Quella che sulla carta è una corsa che sorride ai velocisti, stavolta nasconde insidie nel finale di un percorso nuovo che vede la sua partenza fissata a Rho e il traguardo a Salassa, nel cuore del Canavese.
Il percorso è sostanzialmente pianeggiante nella prima metà, ondulato con alcune asperità degne di nota nella seconda. Partenza da Rho per attraversare su strade pianeggianti l’alta pianura padana nella zona delle risaie toccando Magenta, Novara e Vercelli per portarsi quindi nel Canavese percorrendo le prime salitelle a Cossano Canavese e San Martino Canavese.
Dopo Rivarolo Canavese, primo passaggio a Salassa per iniziare un circuito di circa 44 km con due salite di circa 4 km ciascuna. La salita da Rivara a Prascorsano con pendenze attorno al 9% nella prima parte per poi addolcirsi e, dopo Cuorgnè, la salita di Colleretto Castelnuovo un po’ più pedalabile. Dall’ultimo scollinamento all’arrivo mancheranno circa 18 km. Sarà su queste due ascese che gli attaccanti di giornata proveranno a mettere in difficoltà i velocisti puri e sarà sicuramente un bel braccio di ferro fino al traguardo...