Tutto pronto per la 18^ edizione della Strade Bianche Crédit Agricole, prima corsa UCI WorldTour italiana dell'anno. La Classica del Nord più a Sud d'Europa rinnova il suo percorso, superando per la prima volta i 200 km, ma mantiene immutato l'appeal visto l'alto livello dei partecipanti.
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I principali favoriti sono gli ultimi due vincitori ovvero Thomas Pidcock, primo britannico ad imporsi poco meno di dodici mesi fa, e Tadej Pogačar, dominatore dell'edizione 2022. Tra coloro che si sono già imposti vedremo al via anche Julian Alaphilippe (2019) e Michal Kwiatkowski (2014, 2017). L'iridato di Ponferrada 2014, vincendo la Strade Bianche, eguaglierebbe Fabian Cancellara a quota tre successi guadagnandosi il diritto all'intitolazione di un cippo in uno dei settori. Tra i tanti grandi nomi al via si segnalano Matej Mohorič, Valentin Madouas, Lennert Van Eetvelt, Christophe Laporte, Attila Valter, Kasper Asgreen, Davide Formolo e Alberto Bettiol.
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PERCORSO. Percorso molto mosso e ondulato sia sul piano planimetrico che altimetrico, privo di lunghe salite, ma costellato di strappi più o meno ripidi specie su sterrato. Sono presenti poco più di 40 km di strade sterrate divise in 12 settori (tutti in comune con la corsa dei professionisti). Partenza da Siena (zona Stadio/Fortezza Medicea), primi chilometri ondulati su asfalto fino a raggiungere il 1° settore sterrato (2.1 km) perfettamente rettilineo costantemente in lieve discesa. Pochi chilometri separano dal 2° settore (5.8 km), prima vera asperità della corsa che presenta un lungo tratto in salita con pendenze anche oltre il 10%. Si raggiunge quindi Radi dove si incontra il 3° settore (4.4 km) e subito dopo il 4° settore “La Piana” (6.4 km) altimetricamente meno impegnativo che porta a Ponte d’Arbia da dove, percorrendo la Cassia, si raggiunge Monteroni d’Arbia. Qui inizia il 5° settore sterrato (San Martino in Grania, 9.5 km) in mezzo alle crete senesi.
Un settore sterrato lungo e con un susseguirsi di leggeri saliscendi nella prima parte per concludersi con una scalata a tornanti che immette nuovamente nell’asfalto. Segue un tratto asfaltato con poche difficoltà fino alla immissione, a Monteaperti, nel percorso classico maschile con il medesimo impegnativo finale. Subito dopo Monteaperti c’è il 6° settore di soli 600 m, ma con uno strappo sterrato con pendenze a doppia cifra. Si ritrova poi l’asfalto a Vico d’Arbia dove si entra nel circuito di 30 km.
Gli ultimi km si snodano per la prima parte all’esterno dell’abitato di Siena su strade larghe e lunghi rettifili collegati tra loro da ampie curve, prima in discesa e poi in leggera salita fino ai 2 km dall’arrivo dove viene imboccata la via Esterna di Fontebranda con pendenze fino al 9%. A 900 m dall’arrivo si supera la Porta di Fontebranda e inizia la pavimentazione lastricata. La pendenza supera il 10% fino a raggiungere attorno ai 500 m dall’arrivo, in via Santa Caterina, punte del 16%. Segue una svolta decisa a destra nella via delle Terme e l’immissione in via Banchi di Sotto. Dai 300 m la strada è sempre in leggera discesa. Ai 150 m svolta a destra in via Rinaldini. Ai 70 m si entra nel Campo, ultimi 30 m in discesa al 7%, traguardo pianeggiante.