Nome Enrique, cognone Maranchon. Per molti è ancora uno conosciuto, per le grandi squadre del World Tour è già un sorvegliato speciale. A detta di Eusebio Unzue, general manager della Movistar, il giovane Maranchon (classe 2007) è un talento su cui puntare. Originario di Caudete de las Fuentes comune spagnolo di 820 abitanti situato nella comunità autonoma Valenciana, Maranchon pedala da soli due anni.
Giocava a calcio nell’Utiel, da centrocampista, ma con l’arrivo del Covid è rimasto a casa. I genitori lo hanno incoraggiato a fare sport e ha iniziato ad uscire con il nonno la domenica, poi si è iscritto con l’amico Félix Rodriguez alla Ikascola Amiñur Consulting AEL. E tutto è iniziato.
L’anno scorso, nella sua ultima stagione con gli allievi, ha conquistato il doppio titolo nazionale spagnolo: cronometro e strada, ha vinto la Vuelta Bajo Arangon a tappe e numerose gare in linea.
Il due volte campione cadetto spagnolo, per il quale già combattono le migliori squadre del mondo compresa la squadra di Unzue, si è presentato nella nuova categoria degli juniores conquistando per distacco il Circuito del Guadiana diventando il primo leader della Coppa di Spagna. Nella città di Don Benito, dove si è conclusa la 58sima edizione della classica di 120 km, Maranchon ha preceduto i connazionali Juan Jose Lopez di 33” e Tomas Alvarez Pombo di 48”.
Un trionfo che ha scatenato l’entusiasmo della sua nuova equipo, El Picusa Academy una squadra nata nel 2024 nella cittadina galiziana di Porriño dove il ciclismo è una consolidata tradizione. In questo team Maranchon sarà seguito e diretto da Djamel Avendaño come primo direttore sportivo, e Miguel Ángel Ortega come secondo, mentre è entrato a far parte della strutttura anche l’ex professionista Jose Herrada (Movistar, Cofidis, Caja Rural).
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