Il suo futuro, Mathieu Van der Poel lo vede ancora con i colori dell’arcobaleno: va alla ricerca di una nuova maglia iridata a Tabor e con la voglia di vincere su strada gare importanti. L’olandese, che viene da una importante dinastia del ciclismo, vuole anche l’oro olimpico e, in un 2024 dove la stagione sarà scandita dagli eventi di Parigi, vuole fare del suo meglio in tutte le discipline del ciclismo.
«Voglio vincere gare importanti indossando la maglia iridata – ha raccontato Van der Poel in una intervista al quotidiano spagnolo Marca -: averla conquistata è senza dubbio un sogno diventato realtà e cercherò di onorarla vincendo più gare possibili con questo simbolo sulle spalle».
L'olandese a breve farà il suo esordio nel ciclocross e il suo obiettivo sarà quello di riconfermarsi campione del mondo a Tabor, nella Repubblica Ceca a febbraio.
«Ho già iniziato ad allenarmi in vista della stagione del ciclocross e voglio difendere il mio titolo mondiale. Prima avremo altre gare entusiasmanti, ma poi guarderemo alla Repubblica Ceca. Non ho studiato a fondo il percorso, ma penso che potrebbe essere adatto a me e, se avrò una buona giornata, forse potrò mantenere la maglia iridata. Penso che la mia tabella di marcia sarà simile a quella del 2022 e se tutto andrà bene allora riuscirò a tenere la maglia iridata».
Van der Poel è un corridore che ha vinto tanto nella sua carriera e a 28 anni, vanta 41 successi tra i quali ci sono Parigi-Roubaix, Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre e vittorie di tappa al Giro d’Italia e al Tour de France, oltre al titolo mondiale.
«I miei obiettivi, in linea di massima, saranno simili a quelli dello scorso anno, a cominciare dalle classiche primaverili. L’anno olimpico deciderà tutto in termini di calendario. Non so se voglio vincere tutte e cinque le Classiche Monumento, certamente non è facile e il Giro di Lombardia non è il Monumento più adatto a un corridore come me. Ma, come ho detto, mi piace sempre vincere le gare che non ho ancora vinto».
Allo scorso Tour de France abbiamo visto Van der Poel lavorare molto per il suo compagno Philipsen, ma nella nuova stagione potrebbero cambiare le cose all’interno della squadra.
«È stato un lavoro di squadra. Abbiamo lottato per le vittorie e per la maglia verde, abbiamo ottenuto cose importanti nel Tour. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro. Avrei voluto anche vincere una tappa, ma non è stato possibile. Vedremo nel futuro cosa ci sarà, so per certo che voglio vincere delle tappe in un grande giro. È una possibilità anche andare alla Vuelta di Spagna, ma vedremo dopo i Giochi Olimpici, per il momento posso dire che è una possibilità aperta».
Il nome di Van der Poel è stato molto spesso avvicinato a quello di Van Aert, per quella loro rivalità nata nel ciclocross e che si è trasferita poi sulla strada. Il belga e l’olandese sono stati protagonisti di sfide che hanno incantato l’intero mondo del ciclismo e tutti gli appassionati, sperano di poter assistere ancora ai duelli di questi due straordinari atleti.
«Non mi stanco della rivalità con Van Aert, continueremo così per tanti anni. E’ vero che sono tanti anni che ci confrontiamo, ma non ci annoiamo mai. Ci sono anche altri corridori forti, questa è una generazione davvero competitiva, fatta di atleti che vogliono vincere ogni volta che mettono un numero sulla schiena e il mio dovere è quello di cercare di batterli ogni volta che c’è un’occasione».