Il ciclismo è uno degli sport più eroici e avvincenti ma nonostante le ore di fatica e i duelli all’ultimo colpo di pedale, nella classifica dei premi in denaro Mathieu van der Poel, Pogacar, Vingegaard e Van Aert, sono tra gli assi sportivi più poveri. Decisamente più pover di quanto accade in tutti gli altri sport.
Van der Poel domenica ha vinto il titolo Mondiale di ciclismo su strada dopo una sfida estenuante: il campione olandese, dopo aver pedalato per 6 ore 7 minuti e 27 secondi, ha ricevuto un premio in denaro di appena 8.000 euro anche perché la federazione ciclistica olandese non assegna premi in denaro quando uno dei suoi ciclisti conquista un titolo internazionale.
Per restare a Van der Poel, per la vittoria alla Milano-Sanremo ha ottenuto 20.000 euro, mentre per la Parigi-Roubaix ha avuto 30.000 euro. L’olandese quando ha vinto per due volte il Giro delle Fiandre, ogni volta ha portato a casa 20.000 euro. Certamente ci sono gli sponsor che portano guadagni ai corridori e uno di questi esempi è Wout van Aert, che può vantare un giro di soldi di tutto rispetto. Anche Van der Poel ha i suoi sponsor e oggi può essere considerato uno dei ciclisti più ricchi al mondo. Guardando ai grandi giri, naturalmente quello con il montepremi più alto è il Tour de France. Il trionfo quest'anno ha fruttato a Vingegaard 500.000 euro e anche le vittorie di tappa sono le più pagate. Per quanto riguarda il nostro Giro d’Italia, i premi sono molto più contenuti e infatti e per ogni giorno in maglia rosa il corridore prende 2.000 euro, una vittoria di tappa vale 11.000 euro e la vittoria finale vale 115.000, 58 mila euro vanno al secondo classificato e 30 mila al terzo
La pista è la disciplina che paga meno, mentre il ciclocross in Belgio e Olanda consegna i premi più alti. I corridori in questa disciplina vengono pagati per partecipare e a parte guadagnano un bonus per una vittoria. Avere per esempio un van der Poel e un Van Aert in una tappa del Superprestige o in una tappa di Coppa del Mondo, vuol dire pagare un ingaggio di non meno di 20.000 euro a presenza.
Il ciclismo è uno sport fatto di eroi autentici, capaci pedalare per ore sotto la pioggia o con temperature elevate e forse: non tutti sanno che con il Covid molti corridori hanno rinunciato ad una parte del loro stipendio e le stelle del ciclocross, per aiutare gli organizzatori che non avevano più pubblico pagante, hanno deciso spontaneamente di ridurre al minimo i compensi e certe volte hanno anche chiuso un occhio, tornando a casa solo con una coppa o una medaglia.
I corridori naturalmente percepiscono uno stipendio, ma come abbiamo potuto vedere i premi in gara, rispetto a tutti gli altri sport, sono sicuramente tra i più bassi. Anche gli sciatori guadagnano più dei ciclisti, ad esempio Sofia Goggia con le vittorie ottenute in una sola stagione può arrivare a prendere intorno ai 315.000 euro mentre uno sciatore come Marco Odermatt, vincendo la classifica generale della Coppa del Mondo, ha chiuso la stagione con un bottino di oltre 900.000 euro.
Il mondo del World Tour è fatto di veri campioni dentro e fuori la gara e nella classifica dedicata alla solidarietà, i ciclisti sono in assoluto gli sportivi più generosi, perché sono quelli che più di tutti hanno devoluto l’intero montepremi di una vittoria, per una causa benefica.