Sono ancora i vulcani dell'Auvergne a fare da scenario alla tappa odierna del Tour de France. Il più famoso di questi vulcani, che formano la Chaine des Puys, è stato affrontato domenica, ma anche oggi se ne toccato diversi lungo la strada che da Vulcania porta a Issogne per 167 chilometri.
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Intnato, la partenza avviene in un contesto unico: Vulcania è un parco interamente dedicato alla vulcanologia, con tante attrazioni ma anche con installazioni scientifiche e con la sorprendente météorite ferreuse de Tamentit, formatasi miliardi di anni fa e caduta nel XVI secolo vicino ad un'oasi algerina. Accarezzarla significa tenere fra le mani un frammento di storia dell'universo...
Come detto, si affronta la Chaine des Puys, ci sono ben 5 Gpm da superare, pochissima pianura davanti alle ruote e il terreno ideale per chi ha voglia di attaccare. Poco dopo la partenza ecco il Col de la Moreno, terza categoria, 4,8 chilometri al 4,7%, che potrebbe essere il trampolino di lancio per la fuga di giornata. A seguire il Col de Guery (7,8 chilometri al 5%, 3a categoria). Dopo un falsopiano di una ventina di chilometri si arrivaal traguardo volante di Le Mont Dore al chilometro 59 per affrontare poi il Col de la Croix Saint Robert (6 chilometri al 6,3%, 2a categoria).
Tutti in discesa per affrontare poi la Côte Saint Victor Riviere (3 chilometri al 5,9%, anche questo di 3a categoria) prima di un lungo tratto di saliscendi e arrivare infine alla Côte de la Chapelle Marcousse (6,5 chilometri al 5,6%, 3a categoria) con scollinamento a 30 km dal traguardo. Da qui, quasi tutta discesa verso Issoire, prevedibilmente con i battistrada lanciati a tutta e gli inseguitori sulle loro tracce.
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