LA E3 SAXO CLASSIC VUOL DIVENTARE LA CORSA PIU' SICURA DEL MONDO

PROFESSIONISTI | 22/06/2023 | 08:12
di Francesca Monzone

La sicurezza in corsa è purtroppo un tema sempre più attuale e la E3 Saxo Classic di Harelbeke vuole diventare la corsa più sicura al mondo. L'incidente accaduto al Giro di Svizzera, in cui ha tragicamente perso la vita  Gino Mäder, ha fatto alzare il livello di attenzione tra gli organizzatori di gare in tutto il mondo e si sta cercando di capire come limitare cadute e incidenti. Il primo a rispondere a questa richiesta di vigilanza è ancora una volta il Belgio, nazione simbolo della bici a 360°. A lanciare un messaggio importante è la E3 Saxo Classic, che entro la prossima primavera vuole introdurre nuove misure di sicurezza che riguardano i corridori ma anche il pubblico che sia affolla lungo il percorso. Gli organizzatori al riguardo, hanno spiegato che al termine di ogni corsa e per diverse settimane, riguardano tutte le immagini televisive per almeno 5 volte, ma non per vedere i corridori, bensì per osservare se lungo il percorso, ci sono dei passaggi pericolosi che devono essere immediatamente corretti.


I preparativi per l’edizione del 2024 sono già iniziati e, dopo l’incidente in cui ha perso la vita Gino Mäder, la questione sicurezza è il tema centrale della corsa belga. Jacques Coussens, presidente della società che organizza la E3 Saxo Classic, ha voluto spiegare in quale modo la sua corsa potrà essere considerata la più sicura al mondo. La svolta nell’organizzazione è arrivata nel 2020, quando la E3 ha chiesto il supporto della  Boplan, un'azienda di Moorslede nelle Fiandre occidentali specializzata nella protezione anticollisione industriale. Insieme, organizzazione e azienda, hanno potuto sviluppare un sistema di apparecchiature dedicate alla sicurezza, appositamente studiate per le corse di ciclismo. Tutto è stato passato al setaccio e la zona di partenza, così come quella di arrivo, rotatorie, isole spartitraffico e segnali stradali, sono tutti evidenziati da specifici totem di sicurezza, dalle dimensioni gigantesche. Ci sono poi i coni e le frecce provviste di segnali luminosi e sonori, che avvisano i ciclisti di restringimenti stradali e spartitraffico centrali. Per alcuni aspetti questi sistemi visivi e sonori e che in alcuni casi hanno anche un movimento sul posto, oltre a garantire la scurezza, possono essere un sostegno quando ci sono delle carenze di segnalatori umani.


Entro la prossima primavera, Boplan ed E3 sperano di poter lanciare un'altra novità. Sono ancora nella fase concettuale, ma stanno studiando per creare dei segnalatori specifici per le discese. Nella E3 Saxo Classic ci sono 17 colline e altrettante discese dove i ciclisti raggiungono la velocità di 80 chilometri orari e ci sono anche delle curve. L’idea è dunque quella di trovare un sistema efficace per mettere in sicurezza le parti di discesa in cui la velocità diventa elevata  e creare dei segnalatori che in qualche modo aumentino l’attenzione del ciclista che sta affrontando la discesa.

Gli studi e la sperimentazione sono a buon punto e la corsa fiamminga spera di poter diventare un esempio di sicurezza, da prendere come modello per tutte le altre corse del World Tour.

Copyright © TBW
COMMENTI
Strada giusta ma difficile
22 giugno 2023 09:02 runner
La strada da percorrere per gli organizzatori è proprio questa. Certamente ci sono dei costi, ma è necessario per diminuire i rischi (es. rotatorie segnalate in modo meccanico e non mettendo a rischio dei poveri volontari con un giubbottino giallo che rischiano di essere investiti da un momento all'altro...). Poi. certamente, ci sono anche i corridori stessi però, che spesso si prendono troppi rischi e quin cosa si può fare? Senza contare i numeri spericolati delle ammiraglie e dei veicoli al seguito. Infine il pubblico assiepato lungo le strade (in salita se ne vedono di ogni...). Isomma è molto complicato.

Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La scorsa settimana Giulia De Maio ha raccontato la nuova avventura rallistica di Vincenzo Nibali, oggi vi facciamo sentire dieci minuti del grande campione siciliano al microfono della nostra inviata: ci sono alcune curiosità su come un ex ciclista professionista...


Una bravata, qualcuno parla di spregio, sicuramente un furto e comunque un gesto deplorevole. Una mano ignota ha portato via la piccola statua raffigurante un ciclista in bici poggiata sul basamento in pietra con tre bulloni (vedi foto) presso il...


La VF Group Bardiani-CSF Faizanè ha annunciato il roster per il 2025, che comprenderà ben 23 atleti, di cui 20 italiani. La squadra si distingue come il team professionistico più giovane al mondo, con un’età media di 21,...


La UAE Team Emirates ha completato la sua formazione per il 2025 ingaggiando per una stagione il danese Julius Johansen, il cui arrivo porta a 29 il numero di corridori del team emiratino per la prossima stagione. Il 25enne Johansen ...


Come vuole la prassi,  le selle Prologo garantiscono prestazioni elevate,  una caratteristica che possiamo ritrovare in ogni prodotto dell’azienda, sia che si tratti di modelli unisex, adatti sia per gli uomini che per le donne. Oggi Prologo ritiene essenziale soddisfare...


A soli 66 anni, vinto da una malattia muscolare degenerativa, si è spento ieri pomeriggio l’ex professionista olandese Jos Lammertink. Già da giovane si era messo in luce conquistando il titolo nazionale olandese tra i dilettanti ed è stato tra...


Sette trionfi, sette Oscar! Elisa Longo Borghini eguaglia il record di Fabiana Luperini e torna su quel trono di miglior ciclista italiana che aveva ceduto momentaneamente lo scorso anno, al termine di una stagione difficile, conclusa anzitempo a causa di...


La nebbia mattutina avvolge l’ombra del Vigorelli nella tipica atmosfera d’autunno ormai inoltrato. Tutto è silenzio intorno, ma laggiù in lontananza, al bordo della pista umida e sdrucciolevole, si scorgono quattro figure che, leggere, diremmo quasi eteree, fanno capannello intorno...


Ottantatrè anni, fiorentino, campione italiano dilettanti nel 1962 e una settimana dopo già professionista fino al 1978, Roberto Poggiali fa parte della commissione che aggiudica i premi del Giglio d’oro. Questa è la seconda puntata dei suoi ricordi e racconti,...


E’ stata una grande sorpresa per Ivano Fanini l’arrivo di una troupe della televisione tedesca ARD, ovvero la Rai teutonica, per intervistarlo sul tema del doping nel ciclismo professionistico.  Sullo slancio anche dell’interesse sollevato nel mondo del ciclismo per...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024