Per tutti gli amici collaboratori del Giro d’Italia era il “Volo”, Antonio Volonterio, scomparso ieri a Como, all’Ospedale Sant’Anna. Era nato nella città lariana nel 1940 ma la famiglia era di Copreno, frazione di Lentate sul Seveso, ora in provincia di Monza e Brianza.
Per circa due decenni, fino alla fine degli anni 2010, Antonio Volonterio è stato un nascosto ma sempre operativo e volonteroso, per tenere fede all’assonanza del suo cognome, rappresentante della “compagnia dei furgoni” guidata dal compaesano Giancarlo Dell’Oca, della S.C. Lentatese, che provvedevano al rifornimento dei molteplici materiali necessari ad ogni arrivo di tappa della corsa rosa. E Antonio, meglio “Togn”, in lombardo, trasportava soprattutto tavoli e sedie d’emergenza per il quartiertappa che provvedeva ad allestire sotto le indicazioni di Angelo Morlin e Antonio Maiocchi, spostando e trasportando suppellettili varie, magari da un piano all’altro, incorrendo nelle amichevoli critiche del concittadino Giancarlo Dell’Oca, loquace leader riconosciuto dei furgoni, che il Togn chiamava “avucat” (avvocato) per la sua sciolta parlantina brianzola. E Dell’Oca rimproverava sempre al “Togn” di fare maggiore fatica a spostare tavoli e sedie quando, con minor dispendio d’energie, poteva scaricare quelli che trasportava. Disputa amichevole, in dialetto brianzolo-comasco, mai risolta, neppure oggi. E il Togn, prima d’iniziare il lavoro, era solito annodarsi un fazzoletto attorno al collo per proteggere la camicia o la polo dall’abbondante sudore.
Volonterio e Dell’Oca abitavano assai vicini, in via Aureggi, a Lentate, ed erano molto molto amici di Peppino Dante, ex professionista dal 1957 al 1965 in formazioni anche di primo piano, d’origine veneta, che lì gestito poi una rivendita enologica e di bibite. Abitavano nella medesima via anche Angelo Zomegnan e pure Roberta “Robertina” Ceppi, nomi che non necessitano d’ulteriori spiegazioni ciclistiche. Una via anche ad alta gradazione “ciclistica”, senza dubbio alcuno.
Non è mai stato tesserato come corridore il “Volo” ma il ciclismo era la sua grande passione che occupava il suo tempo libero dall’attività lavorativa, dapprima come falegname e poi come magazziniere-autista in un’azienda di materiali di cancelleria varia. Collaborava, sempre in seconda linea, e sempre fattivamente, con vari incarichi con la blasonata U.C. Comense del d.s. Giovanni Roncoroni e pure con i giovani della Puginatese, società vivaio della zona comasca. Era sempre disponibile ad aiutare tutti quelli delle biciclette, soprattutto.
E agli arrivi delle tappe vicini al traguardo era solito salutare con discrezione, ricambiata da un sorriso, i diversi corridori che seguiva già dalle giovanili.
Era legatissimo alla signora Ileana Possieri, sua affezionata e delicata compagna di vita - “la mia sciura” la definiva l’omone “Togn” con tenera delicatezza e visibile devozione - con la quale ha condiviso molti anni sereni nella loro bella casa con vista sul lago e sulla città di Como, lungo la strada verso Monte Olimpino, passaggio classico del Giro di Lombardia con traguardo nella città lariana. Antonio seguiva sempre con passione alla tv il suo amatissimo ciclismo e discutendone con un suo fedele amico, assai più giovane, Luciano Pedretti che già andava sovente a trovarlo in diverse tappe del Giro.
I funerali sono previsti per giovedì 22 giugno, ore 16, alla chiesa parrocchiale di Copreno.
Alla signora Ileana, alla sorella di Antonio, Rita, al fratello Oscar e alle loro famiglie affettuose condoglianze da tuttoBICI e tuttobiciweb.it
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