Dopo una “sosta” di tre anni determinata dalla pandemia, sabato 6 maggio 2023, circa centotrenta ex corridori, di varia levatura ed età, provenienti da diverse regioni dell’Italia settentrionale, hanno risposto all’iniziativa conviviale che, per lunga tradizione, propone Alberto Morellini, attivo ottantatrenne, già buon corridore – strada e pista - e tricolore dei dilettanti della gara in linea nel 1967.
E, nel giorno in cui è partito il Giro d’Italia 2023 con i loro giovani colleghi e successori impegnati nella cronometro individuale dei trabocchi abruzzesi, i convenuti all’agriturismo La Torrazza di Cambiago che, da vari anni ospita la manifestazione, hanno diviso i loro interessi ciclistici fra i ricordi del loro passato (invero prevalenti) e l’attualità proposta dagli schermi televisivi. Unanimità d’intenti invece per gustare le proposte gastronomiche, come da consolidata tradizione ciclistica.
È stato tutto un fiorire e rifiorire di ricordi, episodi, testimonianze incrociate, magari non nuovissime o inedite ma sempre piacevoli per i protagonisti-attori delle vicende richiamate e apprezzate anche da vari ospiti presenti, legati al ciclismo da attività professionali, come giornalisti ad esempio ed operatori del settore bici come, e qui basta il nome, Ernesto Colnago, un’attività ultra settantennale nel settore, con impegni e iniziative con molteplici sfaccettature, riconosciuta icona ai vertici mondiali della notorietà fra i costruttori.
Maglie di leader di grandi giri e altro, medaglie di vari metalli in campionati e manifestazioni nazionali e internazionali ai massimi livelli, unitamente a differenti interpreti dei ruoli e compiti ciclistici competitivi, presenti in profusione, renderebbero l’elencazione oltremodo dispersiva e lunga.
Per tutti un applauso e un arrivederci alla prossima “chiamata a tavola” (non alle armi) di Alberto Morellini.
g.f.
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