L'ORA DEL PASTO. ELIO TRIFARI, L'EXTRATERRESTRE DEL GIORNALISMO

NEWS | 02/04/2023 | 08:10
di Marco Pastonesi

Avrebbe desiderato iscriversi a Lettere. Si laureò in Ingegneria elettronica. Il giorno in cui guadagnò papiro e alloro, consegnò tutto ai genitori e cominciò finalmente a seguire quello che, a sussurri, gli urlava il cuore. Sport. Da scrivere. Che significa studiare, seguire, approfondire. Che significa andare, venire, vedere. Che significa consultare, telefonare, viaggiare. Che significa domandare, ascoltare, capire. E finalmente scrivere.


L’altro giorno, a Milano, l’Unione stampa sportiva italiana, con Sport e salute, l’Ordine dei giornalisti e la Federazione nazionale stampa italiana, ha indetto una mezza giornata tra convegno e premiazioni, dedicata a Elio Trifari. Vicedirettore della “Gazzetta dello Sport” quando il direttore era Candido Cannavò e direttore di “Sportweek”, solo per dirne due. Autore dei due volumi della indispensabile “Enciclopedia dello sport” e della monumentale “110 anni di gloria” sulla storia dello sport italiano e mondiale raccontata dalla “Gazzetta dello Sport”, per dirne altre due. Un giornalista di quelli che, a prescindere dalle iniziali di nome e cognome, per la sua scienza e anche per la sua modestia, già appare come un ExtraTerrestre.


Seduta nell’ultima fila della sala-stampa del Palazzo Lombardia c’era Luciana, la moglie di Elio. Non sarebbe neanche voluta venire, ma nel braccio di ferro con il senso del dovere aveva perso ed eccola lì. Sottovoce, mi ha raccontato di quando Elio la conquistò (“Da ragazzi, casualmente nello stesso campeggio, poi l’autostop, lui lo chiese anche a un carro funebre. Quella determinazione mi coinvolse subito”), di quando Elio abbandonò l’ingegneria per l’atletica (“Si pagava le trasferte dando lezioni di latino e greco, quella era la sua grande dote, sapeva tradurre a vista dal latino al greco e dal greco al latino senza passare per l’italiano”), di quando Elio si specializzò nell’atletica (“Il punto di riferimento per quella maschile era Roberto Luigi Quercetani, lui lo divenne di quella femminile, poi la collaborazione con Dante Merlo e con Gianni Merlo, padre e figlio, poi la chiamata in “Gazzetta”), di quando Elio lavorava in “Gazzetta” (“Era la sua famiglia, non so se la prima o la seconda, diciamo l’altra”), di quando lasciò la scrittura per la direzione (“Gli dissi di non farlo, gli dissi che se ne sarebbe pentito, gli disse che gli sarebbero mancati gli stadi, le piste, i meeting, gli dissi che a scrivere era bravissimo, leggevo i suoi pezzi e a me sembrava di essere proprio lì, ma niente da fare”).

Napoletano di Mergellina, nato un mesetto prima della Liberazione, morto quasi due anni fa, Trifari era il nostro punto di riferimento: per le conoscenze, per la saggezza, per l’equilibrio, per l’ironia, per la competenza. Capace di passare da Astylos a Giovanni Roccotelli, da Fidippide a Franco Bitossi, da Alfonsina Strada a Sara Simeoni, senza sbagliare una misura, senza confondere un anno e senza dover ricorrere a una cancellatura. “La cosa più incredibile – ha aggiunto Luciana – è che se doveva scrivere quattromila battute, quattromila erano senza neanche doverle contare”.

E forse grazie a tutti questi primati Elio era l’unico che, in redazione, poteva concedersi il lusso di calzare, d’estate, sandali francescani, ovviamente a piedi nudi. “Quante volte provai a dissuaderlo – ha sospirato Luciana – ma anche qui invano, finché rinunciai”. Gianni Merlo, prendendomi in disparte, mi ha poi confessato che, sempre d’estate, non nella sede di via Solferino ma in quella precedente di piazza Cavour, Trifari aveva osato lavorare in costume da bagno e ciabatte. Oggi lo denuncerebbero ai probiviri. Ma ci sono ancora, i probiviri?

 

Copyright © TBW
COMMENTI
Hai dimenticato i tuoi dati, clicca qui.
Se non sei registrato clicca qui.
TBRADIO

00:00
00:00
La valorizzazione del ciclismo italiano, delle squadre e degli organizzatori è stata al centro del dibattito negli ultimi giorni, con diversi team manager che hanno sollevato il tema. L’argomento è tornato di grande attualità anche oggi, durante la tappa...


Nel mondo del ciclismo tutti conoscevano e apprezzavano Walter Todaro, fotografo sempre presente in particolare nelle gare giovanili. Walter ci ha lasciato oggi a soli 61 anni: da qualche tempo lottava contro un male che lo aveva colto all'improvviso, e...


La sua trentanovesima vittoria in carriera, Olav Kooij non la ricorderà certo come una delle più facili. Ed è proprio il ventitreenne olandese della Visma Lease a Bike a spiegarne i motivi: «Ho davvero lottato tanto per ottenere questa vittoria....


Lenny Martinez festeggia la prima vittoria in maglia Bahrain - Victorious sul traguardo in cima alla Côte de Notre Dame de Sciez, dove oggi si è conclusa la quinta tappa della Parigi - Nizza. Con una "sparata" negli ultimi 150 metri,...


Olav Kooij centra l'azione decisiva sul traguardo della quarta tappa della Tirreno-Adriatico, la Norcia - Trasacco di 190 km, conquistando un successo prestigioso davanti al connazionali Pluimers (Tudor Pro Cycling) e Mathieu Van der Poel (Alpecin Deceuninck). Tanta Italia nella...


Si sta correndo la Tirreno-Adriatico, siamo alla vigilia della Sanremo ma i pensieri vanno veloci al Giro d'Italia e a quelle wildcard che non sono ancora state assegnare. Di questo problema ha parlato Mauro Vegni ai microfoni di RaiSport: «Tutti...


Si è aperto con il successo di Gleb Syritsa il Tour of Rhodes Powered by Rodos Palace che oggi è scattato nel centro abitato di Rodi (Grecia) con un prologo a cronometro di 5, 1 chilometri. Il possente russo della...


Un altro corridore costretto allo stop a causa di problemi cardiaci: è Lars van den Berg, ventiseienne ciclista olandese della Groupama FDJ. Ad annunciarlo è la stessa formazione francese con un comunicato che recita: «Con un profondo senso di emozione,...


Il polacco Marceli Boguslawski è il primo leader della Istrian Spring Trophy che oggi è scattata dalla Croazia con il prologo a cronometro dall'aeroporto di Vrsar sulla breve distana di 1500 metri. Il corridore della Continental ATT Investments ha coperto...


Torna questa sera alle 21.30 l'appuntamento settimanale con Radiocorsa sulle frequenze di RaiSport. Con Mauro Gianetti (Team Principal della UAE Emirates XRG) per capire se Tadej Pogacar, dopo le Strade Bianche 2025, può prendersi anche Milano-Sanremo e Parigi-Roubaix. Con...


TBRADIO

-

00:00
00:00





DIGITAL EDITION
Prima Pagina Edizioni s.r.l. - Via Inama 7 - 20133 Milano - P.I. 11980460155




Editoriale Rapporti & Relazioni Gatti & Misfatti I Dubbi Scripta Manent Fisco così per Sport L'Ora del Pasto Le Storie del Figio ZEROSBATTI Capitani Coraggiosi La Vuelta 2024