ROTONDA DI BADOERE, UN PREMIO CHE AFFONDA LE SUE RADICI NELLA PASSIONE PER IL CICLISMO

PREMI | 30/10/2022 | 08:08
di Francesco Coppola

La storica ex chiesetta di Sant'Antonio, edificata nel 1645 a Badoere di Morgano, in provincia di Treviso, è stata sabato mattina lo scenario della cerimonia di premiazione della 28a edizione del Premio "La Rotonda di Badoere" il riconoscimento nato nel 1991 e destinato a quanti sono stati impegnati nella promozione del ciclismo a tutti i livelli a 360 gradi. La manifestazione, organizzata dal Comune di Morgano con la collaborazione dei Gs, Gc e Ssd Badoere e dell'Uct Montebelluna, è stata patrocinata dal Comune di Montebelluna ed è stata inaugurata dal sindaco di Morgano, Daniele Rostirolla.


«È sempre un piacere ritrovarsi con gli amici del ciclismo - ha detto il primo cittadino nel portare il saluto dell'Amministrazione Comunale - e desidero ringraziare la presenza degli illustri ospiti e i componenti la Commissione del Premio Rotonda». Sono seguiti poi gli interventi del Consigliere Nazionale della Federciclismo, Fabrizio Cazzola, del Presidente del Coni di Treviso, Mario Sanson, dell'Assessore allo Sport del Comune di Montebelluna, Andrea Manente, del Presidente del Comitato Provinciale Fci di Treviso, Giorgio Dal Bo' e quindi quello della Uct Montebelluna, Gianni Zanatta. Quest'ultimo ha tenuto a ricordare quelli che sono stati gli ideatori ed i padri fondatori del Premio, Orlando Guerra e Roberto Voltan e che quest'anno ricorre il 70° anniversari della nascita del sodalizio da lui presieduto nato nel 1952.


A ricevere per primo il Premio Rotonda di Badoere, quello riservato ai direttori sportivi del Triveneto, è stato Alessandro Coden della Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino. Ex corridore e vincitore nel chilometro da fermo di diverse gare, da direttore sportivo, in questa stagione, è riuscito a portare ai vertici mondiali due grandi atleti come Matteo Bianchi e Mattia Pedromo.

 «Il mondo del ciclismo prima da corridore e poi da tecnico mi ha regalato tante grandissime emozioni - ha precisato Coden - e mi ricordo con grande piacere che il primo maggio del 2018 abbiamo vinto la corsa di Badoere riservata agli juniores con Edoardo Zambanini e quest'anno alla stessa ci siamo piazzati secondi e terzi. Il prossimo anno faremo ancora la categoria Under 23, con 13 Juniores e realizzeremo un gruppo pista. Ci tengo a ringraziare i nostri sponsor perché senza loro non avremmo potuto realizzare quello che è stato fatto quest'anno». A premiarlo è stato il sindaco Rostirolla.

Subito dopo il corridore della Campana Imballaggi Geo&Tex Trentino, Matteo Bianchi e lo sponsor Roberto Campana, hanno donato al sindaco di Morgano le due maglie conquistate, quella iridata ed europea, dal sodalizio in questa stagione. A loro volta dal sindaco hanno ricevuto un piatto in cristallo con la riproduzione della Rotonda di Badoere. 

E' toccato poi a Pier Augusto Stagi, direttore di tuttobiciweb, ricevere il Premio per il Giornalismo Sportivo dedicato alla Memoria dell'ex Consigliere della Federciclismo, Adriano Morelli. Una carriera la sua iniziata dalla gavetta con la collaborazione a diverse testate giornalistiche e che dal 1995 dirige il mensile specializzato in ciclismo tuttoBICI e dal gennaio 2014 entrato a far parte del Web. Riferimenti importantissimi per il settore dedicato allo sport del pedale. Numerosi sono stati i riconoscimenti ricevuti da Stagi nel corso della carriera, tra i quali quelli di "Ambasciatore della Sicurezza", "Dante Ronchi", "Giornalista dell'Anno", "Pietro Rodella" e "Vincenzo Torriani". 

«Grazie agli organizzatori del Premio Rotonda di Badoere perché chi fa parte di questa famiglia ha una grande caratteristica - ha detto Stagi - . Ognuno di noi ha sicuramente oltre che la passione per il ciclismo il senso assoluto della nostra storia. Sono molto emozionato e felice di ricevere questo premio perché lo hanno ricevuto grandi colleghi e in ricordo uno che ho avuto il piacere di conoscere all'inizio della mia professione come Adriano Morelli, punto di riferimento della Coppa d'Oro, che mi ricordava la valenza e l'importanza di questa corsa l'unica che si ricorda di noi tutti perché quotidianamente con le nostre azioni promuoviamo e facciamo del bene al ciclismo». «Sono veramente felice di essere qui oggi con voi - ha proseguito Stagi - perché ci sono persone che andrebbero premiate e che sanno che cosa è il ciclismo e quale è l'importanza nel fare di noi tutti quotidianamente. Sono io a dovervi ringraziare. La passione mi è nata da bambino, come corridore sono stato scarsissimo ma ci ho provato. Conosco la fatica del ciclismo e la rispetto. Rispetto tutti i corridori che vincono ma soprattutto quelli che perdono perché da lì nasce la passione costante dal desiderio di diventare un campione».

Alla domanda sull'evoluzione che sta vivendo il ciclismo il giornalismo ha rilevato: «Per la pista dobbiamo essere orgogliosi mentre per la strada stiamo vivendo un momento di passaggio. Stiamo salutando un grandissimo del settore come Vincenzo Nibali. Non dobbiamo essere pessimisti perché alle loro spalle c'è una scuola italiana. Intanto nella pista siamo un'eccellenza così come nel settore femminile sia su strada che su pista e quindi dobbiamo essere orgogliosi di questo. I maschietti stanno facendo un po' fatica e quindi lasciamogli il tempo e tra pochi mesi sentiremo un vagito». A premiarlo è stata Giovannina Collanega presidente della Federciclismo di Trento.

E' intervenuta poi Alessandra Cappellotto, prima donna italiana a vincere a San Sebastian il titolo mondiale e che negli ultimi tempi ha dato, tra l'altro, un grosso apporto alle ragazze dell'Afghanistan.

A ricevere il premio Organizzazione Sportiva, dedicato alla Memoria di Orlando Guerra e di Roberto Voltan, è stato Adriano Zambon instancabile promotore, tra l'altro, di tantissime gare come il Giro del Piave, Giro del Veneto e l'Astico-Brenta. «Per organizzare le gare è necessario l'apporto delle amministrazioni comunali, degli sponsor e della Regione Veneto - ha sottolineato - . Ho iniziato ad organizzare le gare l'11 novembre del 2011 e devo ringraziare Cipriano Chemello che nel 1977 organizzammo la Sei Giorni Ciclistica di Bassano. Nella vita bisogna prima imparare e poi mettere a frutto. Questo Premio mi ha dato tanta grande gioia e forza di continuare perché non è come gli altri e ad assegnarlo è una commissione. Ho fatto la richiesta per organizzare il campionato italiano under 23 del 2024». A premiare Zambon è stato Paolo Apolloni, presidente del Comitato dell'Alto Adige.

Ad introdurre il Premio Nazionale dedicato alla Memoria di Gerd Hufschmidt è stato l'ex presidente della Federciclismo dell'Alto Adige e componente la Commissione del Premio Rotonda di Badoere, Nino Lazzarotto che ha precisato: «La mia soddisfazione è anche quella di vedere un gruppo di premiati che veramente non ricordo da sempre. Perché quest'anno abbiamo pensato alla Germania e per questo bisogna fare un passo indietro di 25 anni quando abbiamo avuto la fortuna di conoscere un personaggio straordinario come Gerd Hufschmidt, vice presidente della Federazione Ciclistica e componente del Comitato Olimpico della Germania. Dirigente che giornalmente si metteva a disposizione del movimento ciclistico giovanile della Germania che ho conosciuto per la partecipazione ad una gara a Canicattì. Per cui ci siamo confrontati e lo invitai a partecipare a due manifestazioni e da allora avviammo quella forma di collaborazione che si è consolidata nel tempo. Da tanti anni portiamo avanti questo interscambio che riteniamo fantastico e riusciamo a regalare alle nostre ragazzine. Mai i nostri comitati del NordEst siano stati così compatti». 

A riceverlo dalle mani dal sindaco Daniele Rostirolla e dal presidente della Federciclismo del Veneto, Sandro Checchin, è stato il tecnico tedesco Josef Schuller.  «Sono molto onorato di ricevere questo premio - ha detto Schuller - e di quanto avvenuto in tutti questi anni di collaborazione anche perché le ragazze hanno avviato rapporti di amicizia».

La conclusione della manifestazione è stata affidata a Sandro Checchin, che ha sottolineato: «Il segreto di questo premio è legato all'attenzione nei confronti delle persone che lavorano dietro le quinte ma fondamentali sono anche le persone che dedicano il loro tempo anche in un momento particolare della crescita dei ragazzi. Il Premio la Rotonda è l'immagine stessa delle persone che sono vicine al momento fondamentale della loro crescita e dare loro soprattutto valori corretti. Aprire le porte verso l'estero e rinsaldare i legami di amicizia con la Germania e il resto d'Europa è un segnale che in questo momento storico è straordinario».

Saluti sono stati portati dal consigliere comunale di Montebelluna, Walter Baseggio e dalle componenti la Struttura Tecnica della Federciclismo del Veneto, Diana Ziliute ed Alessandra Cappellotto.

La conclusione della cerimonia è stata affidata a Rostirolla che ha detto: «Vi do appuntamento all'anno prossimo. Ma una cosa mi dispiace è che tra un anno e mezzo io non sarò più ricandidato a sindaco e sono dispiaciuto per non aver raggiunto i 30 del Premio Rotonda di Badoere a causa dell'anno che per il Covid non potette svolgersi. Voglio ringraziare tutti i presenti e l'emozione è sempre grande perché colpisce l'anima del ciclismo e mai come questo anno abbiamo veramente colto, grazie a tutta la commissione, lo spirito che bisogna festeggiare e onorare».

 

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