Il Giro d'Italia torna a Seregno a 63 anni dal trionfo di Jacques Anquetil. Per la città brianzola, sarà una sensazione inspiegabile, un momento indimenticabile, un'entrata in Paradiso per quanti amano il ciclismo e la Corsa Rosa. Sessantatre anni dopo come al Giro d'Italia del 1960, la generazione dei Baldini, Nencini, Carlesi, Pambianco, Gaul , Poblet, Van Looy, Massignan e molti altri. Era la quattordicesima tappa e purtroppo fu segnata da una tragedia: due bambini, Augusto Colombo e Gianni Lomazzi, trascinati dall'entusiasmo attraversarono improvvisamente la strada mentre sopraggiungeva l'auto del direttore di corsa Vincenzo Torriani. L'impatto fu inevitabile e i due bambini persero la vita.
La frazione prese il via dall'azienda Italsilva in via Monte Santo (tuttora in attività) per dirigersi in via Montello, via Circonvallazione e Piazza Prealpi tra due ali di folla. Come il francese Jacques Anquetil, il bello di quell'epoca, che vinse la Seregno-Lecco a cronometro individuale, 68 chilometri bruciati con una prova di forza sulle strade della Brianza. Anquetil allora indossava i colori della formazione transalpina Heylett-Leroux.Fynsec Hutchinson, trionfò con un minuto e ventisette secondi di vantaggio su Ercole Baldini (Ignis) e tre minuti e venticinque su Diego Ronchini (Bianchi Pirelli). Quarto fu Gastone Nencini, quinto lo spagnolo Miguel Poblet. Quel Giro lo vinse proprio Anquetil che nella sua lunga e luminosa carriera conquistò 5 volte il Tour de France e un'altra volta il Giro d’Italia nel 1964.
Seregno torna così ad abbracciare la Corsa Rosa. A quaranta anni precisi (stessa data, 21 maggio 1983) da un'altro evento storico per la città, la visita dell'allora pontefice Papa Giovanni Paolo II. La quindicesima tappa Seregno-Bergamo dunque fungerà da "cuscinetto" tra la giornata di riposo del giorno successivo, e la sedicesima frazione con arrivo in quota sul mitico Monte Bondone. Una volta lasciata Seregno la corsa prenderà la direzione verso il territorio della Bergamasca per affrontare un circuito il cui finale ricorda molto quello del Giro di Lombardia. Si scalerà infatti la Valcava con le sue dure pendenze. Primo passaggio in città (non sull'arrivo) per salire sui tornanti di Selvino. Finale con lo strappo della Boccola quindi Roncola dal versante di Barlino per poi puntare su Bergamo fino all'arrivo in città.
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