’Vorrei una maglia tricolore bella come quella di Colbrelli’, il primo desiderio di Filippo Zana a campionato italiano appena vinto. Accontentato: otto giorni dopo la Alè Cycling gliene scodella una perfetta perché ancor più fedele alla tradizione, i tre colori della nostra bandiera e stop.
Gliela consegna l’amministratore delegato Alessia Piccolo, fresca di Maratona delle Dolomiti (‘Con la bici muscolare’, puntualizza), e il ragazzo del ’99 non sta davvero nella pelle. ‘Non vedo l’ora di indossarla’, dice il vicentino, cedendo a un’emozione sincera e non alla semplice ragion di sponsor: vestito così si aggira nei vari reparti dell’azienda veronese, vestito così andrà ad allenarsi dopo una settimana in cui, fra festicciole e un paio di giorni di relax in montagna, la bici è stata più un passatempo che un attrezzo del mestiere.
A casa Alè, per ricevere la nuova maglia, Zana si presenta di prima mattina, puntualissimo. Lo accompagna la fidanzata Francesca, che il giorno del tricolore quasi non si è accorta dell’impresa perché stava festeggiando l’annuncio del matrimonio della sorella di Pippo: ‘E’ stato l’urlo di gioia di suo papà a riportare l’attenzione di tutti sul ciclismo’, dice rivelando come il 26 giugno resterà una data speciale in quella casa. Ci sono anche Bruno e Roberto Reverberi, che hanno più motivi per andare orgogliosi di questa maglia: intanto perché capita una volta ogni morte di papa che un team Professional la soffi agli squadroni di Pro Tour, poi perché loro due sono di Reggio Emilia, la città in cui la nostra bandiera nazionale è nata. ‘E’ finita la cuccagna, Pippo: adesso sarà difficile nascondersi nel gruppetto senza farsi notare’, scherza lo zio Bruno, che il prossimo anno dovrà salutare il suo portabandiera: ad aspettare Zana sono la BikeExchange e molto facilmente il destino che tocca ai nostri talenti giovani, lavorare per altri capitani.
‘So che può capitare anche a me, ma spero di avere anche qualche occasione di fare la mia corsa. Nelle gare a tappe mi sono trovato bene, ma mi serve ancora qualche anno prima di poter affrontare un grande Giro puntando alla classifica. Lo vedete tutti: chi non nasce fenomeno come Pogacar ha bisogno di tempo per crescere e io posso farlo anche aiutando altri a vincere. Intanto cerco di onorare questa maglia, il mio prossimo obiettivo è vincere indossando il tricolore’, racconta Pippo Zana, che sogna di correre il Giro da protagonista: a lui dire se la strada per arrivarci è quella che l’attende oppure se l’avrebbe aiutato di più lievitare con calma nel team attuale. Aspettando che sia la strada a rispondere, lui si accinge a completare il nuovo kit con una bici Cipollini appositamente ridisegnata, sulla quale il tricolore è ovunque, dal telaio al manubrio e sulle ruote. Con le insegne nazionali debutterà in agosto al giro della Repubblica Ceca, dove avrà il numero uno che spetta all’ultimo vincitore, poi correrà il giro di Danimarca prima di concentrarsi sulle gare italiane.
‘Questa maglia è uno sogno che si realizza, chi inizia a correre spera prima o poi di indossarla. Mi chiedete se credevo di metterci così poco tempo per arrivare a conquistarla, visto che ho solo 23 anni: già non pensavo di vincerla quando ho preso il via al campionato italiano, figuriamoci prima. E’ un risultato che dedico a chi mi è sempre stato vicino, bello ricevere questa maglia nel Veronese dove sono cresciuto, in squadre che mi hanno dato tutte qualcosa. La prima settimana da campione italiano è stata impegnativa, soprattutto per le tante telefonate che ho ricevuto: tutto splendido, ma ora devo rimettermi sotto perché questa maglia non va solo indossata, ma soprattutto onorata’, aggiunge Zana, al quale subito dopo la vittoria ha telefonato per congratularsi anche Sonny Colbrelli, il suo predecessore, felicissimo per aver lasciato a un giovane lanciato dal suo vecchio team questa divisa, bella almeno quanto quella indossata da lui. Se non di più.
LE CARATTERISTICHE TECNICHE
La divisa tricolore di Filippo Zana è realizzata sulla linea PR-S, acronimo di Pro Racing System, nato dalla stretta collaborazione e sinergia con i team professionistici con cui il marchio Alè collabora. Tessuti che rappresentano il massimo della tecnologia e della ricerca. I punti distintivi di questa speciale linea, sono l’attenzione all’aerodinamicità attraverso il “Body Mapping” e la costruzione anatomica, che consente di strutturare i capi ad esigenze di ventilazione, protezione e traspirazione.
La colorazione della maglia è realizzata nel rispetto del tricolore più classico ed evidente, in modo essere fortemente distintivo in gruppo. La novità è rappresentata dalla fascia laterale bianca che ben si sposa con la tonalità del tricolore e con lo sponsor Ghigi di tonalità rossa. Il pantaloncino su base nera dona invece la giusta eleganza e neutralità, focalizzando l’attenzione sulla maglia tricolore.