Qualche giorno fa Rachele Barbieri giocava praticamente in casa, per lei che è originaria di Pavullo del Frignano il campionato italiano era quel piccolo sogno che aveva un ulteriore spinta per essere raggiunto: soltanto Elisa Balsamo l’ha preceduta in una volata che ha visto sfidarsi le migliori velociste italiane. Un secondo posto che per la portacolori della Liv Racing Xstra, in quell’occasione in corsa per le Fiamme Ore, rappresenta la conferma di aver trovato finalmente la luce, non solo su pista, ma anche su strada.
Gli ultimi anni per Rachele non sono stati facili, gli allenamenti nel velodromo sono stati il motore per andare avanti, non arrendersi e la partecipazione a Tokyo 2020 ha dato ancora più vigora ai suoi sogni. A San Felice sul Panaro erano tutti per lei, amici e parenti l’hanno applaudita dopo il traguardo riservandole un tifo da stadio che si faceva sentire dimostrando tutto l’affetto che avevano nei suoi confronti. La Barbieri li ha abbracciati uno ad uno ringraziandoli per il sostegno mentre qualcuno si lasciava andare alle lacrime: «Non ha vinto, ma per noi è come se fosse lei la campionessa italiana, è il nostro orgoglio» dice una signora mentre sventola il tricolore e fa i complimenti anche ad Elisa Balsamo, campionessa del mondo e ora anche campionessa d’Italia.
Tutto si è deciso in una volata rispettando pienamente tutti i pronostici, Rachele Barbieri e le ragazze del gruppo sportivo Fiamme Oro sembravano essere le uniche a poter tenere testa alla straordinaria forma della campionessa del mondo che è stata però la più forte. Il sorriso più grande sul podio è però proprio quello della seconda classificata che non si recrimina nulla, anzi mostra tutta l’emozione per un secondo posto di prestigio. «Elisa è stata la più forte, non c’è veramente nulla da dire, io ho cercato di dare il meglio di me e alla fine sono molto contenta di quello che ho raggiunto, non dimentichiamoci che è un secondo posto alle spalle della campionessa del mondo - spiega Rachele a tuttobiciweb - l’emozione era tanta, non capita tutti i giorni di correre un campionato italiano in casa. Per me sono venuti tantissimi parenti ed amici, anche sotto il podio si sono fatti sentire, è anche grazie alla loro carica che ho raggiunto questo risultato, per me sono come una ventata di aria fresca, anche quando non ci sono diventano il mio motore»
Il gruppo sportivo Fiamme Oro aveva davvero tante carte da giocare, una squadra forte composta da atlete che nei loro team di appartenenza sono abituate a fare la differenza. Come in tutti campionati italiani gli occhi sono puntati su di loro, ci si aspetta che facciano la corsa ed è così che è successo anche domenica. Quando negli ultimi quaranta chilometri si è staccato un terzetto con Elena Pirrone, proprio appartenente al gruppo della polizia di stato, ecco che in gruppo nessuno sembrava volersi prendere la responsabilità di ricucire. Soltanto l’intervento delle Fiamme Azzurre, altro squadrone del plotone, ha ricucito con un’azione mirata e decisa. Poi nel finale tra scatti e contro scatti l’interesse di tutti è stato arrivare in volata dove Rachele Barbieri è diventata automaticamente l’atleta delle fiamme oro per giocarsi il tutto e pur tutto.
Dopo due stagioni non troppo facili Rachele Barbieri si conferma al vertice del ciclismo italiano e fa sentire la sua voce anche a livello internazionale. Quest’anno ha raggiunto già due vittorie che lasciano presagire che sia solo l’inizio di una vera e propria rinascita che porterà a molti successi. La Liv Racing ha creduto in lei mostrando che la venticinquenne di Pavullo nel Frignano non è forte solo in pista, ma su strada è in grado di fare la differenza e anche tanta.
«Non mi aspettavo di certo di fare una stagione così folle e sono molto orgogliosa - prosegue -: essere passata nel World Tour è un onore grandissimo che mi ha dato la spinta per migliorarmi ancora e ancora. L’anno scorso avevo basato praticamente tutto sulla pista rischiando di mettere la strada da parte, i risultati arrivavano ormai solo nei velodromi, ma in realtà non mi sono mai persa d’animo e la fiducia in me stessa c’è sempre stata. La squadra mi sta dando tantissime possibilità, finalmente anche su strada ho la possibilità di giocarmela di fronte ad una platea internazionale, sta andando molto bene e spero che questo sia solo l’inizio».
La pista rimane parte del cuore di Rachele, un amore che non ha mai abbandonato ma che ogni anno diviene sempre più forte. «Non ho mai abbandonato la pista, non ci riesco, mi piace correre nei velodromi, fa ormai parte di me - ci spiega - durante il mio ritiro in altura a Livigno sono scesa più volte per allenarmi in pista con le altre ragazze, abbiamo creato veramente un bel gruppo. Da inizio anno ci alleniamo ancora più affiancate ai ragazzi, c’è Marco Villa a coordinare il tutto e ogni volta abbiamo l’esempio di come con tanto lavoro si possono raggiungere prestigiosi come un oro olimpico. Per noi l’obiettivo è già Parigi 2024 e ci stiamo allenando duramente per raggiungerlo. Molti sottovalutano la pista, ma io ritengo che sia una disciplina che da tanto, insegna il sacrificio, toglie la paura e rende più forti, non è un caso se le prime quattro classificate del campionato italiano vengono da lì. Una cosa non esclude mai l’altra se viene fatta nel modo giusto»
Il ritorno sul parquet è previsto però non prima di qualche settimana, ad attendere Rachele Barbieri c’è infatti un appuntamento importantissimo: il Giro d’Italia. Sarà la velocista della Liv Racing e già dalle prime tappe in Sardegna la vedremo sfrecciare alla ricerca di una prestigiosa vittoria confrontandosi con le velociste più forti del mondo. Il secondo posto agli italiani la dà morale e le dà quella carica per non mollare, anzi migliorarsi sempre e ancora e noi siamo sicuri che cercherà già di prendersi una bella rivincita nei confronti di Elisa Balsamo.
Foto: Monguzziphoto
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