In questo Giro d’Italia U23 2022 mancava la firma del grande mattatore della stagione giovanile, quella di Romain Grégoire. Il talentuosissimo atleta della Groupama-FDJ ha aspettato l’ultima tappa di Pinerolo per piazzare la sua zampata, anche se il suo Giro, nel complesso, è stato tutto tranne che anonimo.
«Volevo questa vittoria con tutto me stesso. L'avevo messa nel mirino sin dall'inizio e la squadra ha fatto un lavoro eccezionale per mettermi nella posizione di vincere: l'obiettivo era arrivare ai piedi del muro con me e Sam Watson in buona posizione – ha detto Grégoire -. L'abbiamo fatto e sono davvero felice. Fino a stamattina non ero del tutto soddisfatto del mio Giro, ero arrivato qui per vincere e invece ieri sono crollato. Oggi però lo sono, perché torniamo a casa con una vittoria di tappa, il podio di Lenny Martinez e le due maglie (azzurra di miglior scalatore e bianca di miglior giovane, ndr). Purtroppo, Hayter e Van Eetvelt si sono dimostrati più forti».
Il transalpino deve ancora capire quali sono i suoi limiti, che al momento non si vedono: «È tutta una questione di testa, se comincio a dubitare di me stesso finisce male, come capitato ieri. Se invece parto deciso e convinto di poter vincere allora riesco a dare il meglio di me stesso» ha detto ancora Grégoire.
Classe 2003, è al primo anno da U23, ha ancora un anno di scuola superiore, anche se non si definisce un grande studente, e sicuramente tanti anni per diventare un grande corridore: «Sì, sono giovane e ho tanti anni davanti, ma non mi importa, voglio vincere!».
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